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domenica 31 dicembre 2017
Cannabis. Via libera in California al commercio della marijuana per uso ricreativo.
Si parte con il 2018. Circa 60 negozi saranno dotati di licenza apposita per un fatturato annuo stimato in almeno 7 miliardi di dollari.
Lo Stato più popolato degli Stati Uniti, e anche la maggior economia del Paese, si va a sommare così agli altri Stati americani dove il consumo e il commercio della marijuana sono già legali, ma comunque regolati da leggi ferree: Alaska, Colorado, Nevada, Oregon e Washington. Nel Maine è possibile avere dosi per uso personale ma la vendita al dettaglio dovrebbe iniziare a metà del 2018, mentre in Massachusetts sarà legale dal luglio dell'anno prossimo.
Oroscopo 2018, Paolo Fox, Branko, Simon & The Stars, Marco Pesatori, Rob Brezsny: le previsioni per l'anno nuovo.
Ecco chi potrà tirare un sospiro di sollievo nel 2018: l'oroscopo segno per segno.
Libri. Ambiente: vecchie e nuove alleanze.
Da "La nuova alleanza" di Ilya Prigogine e Isabelle Stengers (Einaudi, 1981) a "La ragione ecologica" di Stefano Righetti (Mucchi, 2017), come concepire il rapporto tra uomo e ambiente? Come fermare lo scatenamento autodistruttivo dell’uomo verso la natura? Riflessioni per una “Nuovissima Alleanza” all’insegna della responsabilità a tutela dell’ecosistema complessivo.
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«Noi vogliamo essere necessari, inevitabili,
ordinati da sempre. Tutte le religioni, quasi
tutte le filosofie, perfino una parte della
scienza, sono testimoni dell’instancabile,
eroico sforzo dell’umanità, che nega
disperatamente la propria contingenza».[1]
Jacques Monod
«È già stata una follia in Europa copiare gli Stati Uniti,
e lo è ancora di più in Cina. Ai cinesi ho sempre detto
negli anni Novanta e Duemila che andavano a visitare le
città sbagliate Se vogliono vedere come si possa essere
ricchi senza distruggere l’ambiente devono andare ad
Amsterdam, non a Los Angeles»[2].
Giovanni Arrighi
ordinati da sempre. Tutte le religioni, quasi
tutte le filosofie, perfino una parte della
scienza, sono testimoni dell’instancabile,
eroico sforzo dell’umanità, che nega
disperatamente la propria contingenza».[1]
Jacques Monod
«È già stata una follia in Europa copiare gli Stati Uniti,
e lo è ancora di più in Cina. Ai cinesi ho sempre detto
negli anni Novanta e Duemila che andavano a visitare le
città sbagliate Se vogliono vedere come si possa essere
ricchi senza distruggere l’ambiente devono andare ad
Amsterdam, non a Los Angeles»[2].
Giovanni Arrighi
Ilya Prigogine e Isabelle Stengers, La nuova alleanza, Einaudi, Torino 1981
Stefano Righetti, La ragione ecologica, Mucchi, Modena 2017
Oltre l’animismo
Secondo lo scienziato Prigogine, premio Nobel 1977 per la chimica, e l’epistemologa Stengers, «il 28 aprile 1686 fu una delle più grandi date nella storia dell’umanità. Quel giorno Newton presentò i suoi Principia alla Royal Society». Di certo un momento fondativo della scienza occidentale ma anche un cambiamento nella visione della natura: da un lato la ricerca della verità eterna dietro la molteplicità mutevole dei fenomeni e – dall’altro – lo svilimento di un mondo ridotto a un semplice automa. Altro che Gaia, la natura vivente…
Scenario che induce senso di grande libertà e – al tempo stesso – estrema desolazione, già descritto da un altro Premio Nobel (1965, per la medicina) – Jacques Monod – in termini perentori: «L’antica alleanza è infranta; l’uomo finalmente sa di essere solo nell’immensità indifferente dell’Universo da cui è emerso per caso. Il suo dovere, come il suo destino, non è scritto in nessun luogo. A lui la scelta tra il Regno e le tenebre»[3].
Quella condizione oscillante tra l’euforia di scoprirsi signori e padroni di se stessi e lo smarrimento della solitudine siderale. “L’ansietà dell’uomo moderno”.
Hikikomori in Italia, il popolo silenzioso dei reclusi in casa è la nuova emergenza sociale.
Giovani e meno giovani che non lasciano la propria stanza da anni e vivono solo attraverso il web. Un fenomeno nato in Giappone ma ormai dilagato anche in Europa. Abbiamo frequentato le loro chat per conoscerli meglio.
L'Espresso Elena Testi
Il video dura venticinque minuti. Dalle sue labbra non esce una parola.
Rimane in silenzio fissando la telecamera del cellulare. La scritta:
"Cerco una compagna, non posso parlare". Basta scorrere la bacheca
Facebook per scoprire che lo fa ogni settimana e che ogni settimana non
riceve alcuna risposta.Cristian (nome di fantasia) ha 30 anni compiuti da poco. Non esce di casa, non ha nessun contatto con l'esterno e non lavora. Come lui Alberto, stessa età, stessa necessità di rimanere prigioniero della sua camera: «Mi hanno violentato psicologicamente quando ero piccolo. Da quel momento in poi non ho più avuto la forza di reagire». Digitando, da chissà quale città, pretende sostegno. «Mi dovete aiutare», scrive interrompendo un gruppetto di persone impegnate a scherzare tra loro. Cristian, Alberto, ma anche Vana, Mimì, Marco e Valerie. Così continuando per altri 135 account. Per altri 135 nomi per la maggior parte inventati, ma tutti membri della chat Hikikomori Italia.
Hikikomoro, termine giapponese, letteralmente "isolarsi, stare in disparte".
Classe dirigente. Roma, riciclaggio e fatture false per 80 milioni: arrestati 4 imprenditori
Secondo gli investigatori l'organizzazione creava società di comodo finalizzate alla frode.
Pene "severissime"...! Per uno dei 4 imprenditori accusati di essere al vertice dell'organizzazione, il Gip ha disposto la custodia cautelare in carcere. Per altri due sono invece scattati gli arresti domiciliari mentre per il quarto è stato disposto l'obbligo di presentarsi quotidianamente alla polizia giudiziaria
repubblica.it
Centinaia di indagati, prestanome pagati mille euro al mese, fatture false per quasi 80 milioni, oltre 50 milioni riciclati. E' il bilancio dell'operazione 'Easy Money' condotta dagli uomini del Nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza che ha portato all'emissione, da parte del gip di Roma, di quattro misure cautelari nei confronti di altrettanti imprenditori considerati al vertice di un'organizzazione criminale dedita all'emissione di fatture false, al riciclaggio e all'autoriciclaggio.
Secondo gli investigatori, coordinati dalla procura di Roma, l'organizzazione era operativa da diversi anni nella capitale ed era formata da decine di persone che provvedevano a cercare nuovi clienti, costruire società 'cartiere', predisporre false fatture e riciclare il denaro proveniente dai pagamenti delle fatture illecite.
Pene "severissime"...! Per uno dei 4 imprenditori accusati di essere al vertice dell'organizzazione, il Gip ha disposto la custodia cautelare in carcere. Per altri due sono invece scattati gli arresti domiciliari mentre per il quarto è stato disposto l'obbligo di presentarsi quotidianamente alla polizia giudiziaria
repubblica.it
Centinaia di indagati, prestanome pagati mille euro al mese, fatture false per quasi 80 milioni, oltre 50 milioni riciclati. E' il bilancio dell'operazione 'Easy Money' condotta dagli uomini del Nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza che ha portato all'emissione, da parte del gip di Roma, di quattro misure cautelari nei confronti di altrettanti imprenditori considerati al vertice di un'organizzazione criminale dedita all'emissione di fatture false, al riciclaggio e all'autoriciclaggio.
Secondo gli investigatori, coordinati dalla procura di Roma, l'organizzazione era operativa da diversi anni nella capitale ed era formata da decine di persone che provvedevano a cercare nuovi clienti, costruire società 'cartiere', predisporre false fatture e riciclare il denaro proveniente dai pagamenti delle fatture illecite.
Se pagheremo di più le bollette è colpa soprattutto degli sconti alle industrie energivore.
L'annuncio dell'aumento dei costi della bolletta
si traduce in una nuova offensiva pro-gas e contro le rinnovabili da
parte del più importante giornale italiano, spesso inspiegabilmente
scettico sulle rinnovabili.
Monica Frassoni
Co-Presidente del Partito Verde Europeo
Le
rinnovabili non c'entrano niente con gli aumenti. Anzi, è lo stesso
governo che riconosce che il costo per incentivi in bolletta - come
previsto - si sta riducendo e nel 2018 sarà di 12 miliardi. In Germania
se ne pagano oltre 20. Preciso peraltro che il decreto che regola gli
incentivi per le rinnovabili fotovoltaiche è scaduto il 31 dicembre
2016. Siamo quindi in ritardo di un anno e le imprese del settore vivono
nell'incertezza del futuro: l'Italia è sempre meno un paese per
rinnovabili, nel 2016 ha ridotto e le emissioni sono ripartite.
Invece
uno dei motivi veri dell'aumento in bolletta, che Tabarelli dimentica, è
lo "sconto" alle industrie energivore che verrà pagato dagli altri
consumatori, comprese le famiglie.
In pratica, le imprese energivore
pagano di meno per quello che consumano e inquinano e il costo va in
bolletta.
Uno sconto accettato dall'Unione europea dopo lunghe
trattative e giustificato dal fatto che i grandi consumatori in Italia
pagano di più della media europea. Vero.
Peccato però che nel concedere
lo sconto il Governo non abbia imposto a quelle aziende energivore alcun
impegno per diventare più efficienti; nessuna prospettiva di
miglioramento da questo punto di vista; altra dimostrazione che,
esattamente come succede con i concessionari per le scelte in materia di
trasporti e le priorità infrastrutturali, in Italia le scelte vere
sull'energia le fanno le imprese energivore e l'Eni.
sabato 30 dicembre 2017
Tesoro e Cassa Depositi e Prestiti taglieggiano i comuni
Una speculazione legalizzata strozza gli enti locali, costretti a indebitarsi a tassi di mercato per finanziarsi. E il Comune di Brescia fa causa a CDP
Uno dei vincoli introdotti dal Trattato di Maastricht riguarda il divieto per i Paesi membri di ricorrere all’assistenza finanziaria dell’Unione, di altri Paesi membri o delle Banche centrali, obbligando gli Stati a rivolgersi ai mercati per il proprio fabbisogno di finanziamento.
Volete spingere PotereAlPopolo? Tampiniamo i media tutti i giorni
contropiano fabrizio tomaselli
Un consiglio/proposta. Quando la stampa parla di #PoterealPopolo, che lo faccia in modo obiettivo o strumentale poco importa in questa situazione, si deve rispondere ed intervenire. Se questa cosa si fa in tanti ed in modo intelligente, spesso produce effetti positivi in termini di diffusione dell’informazione sulla nostra iniziativa.
Un consiglio/proposta. Quando la stampa parla di #PoterealPopolo, che lo faccia in modo obiettivo o strumentale poco importa in questa situazione, si deve rispondere ed intervenire. Se questa cosa si fa in tanti ed in modo intelligente, spesso produce effetti positivi in termini di diffusione dell’informazione sulla nostra iniziativa.
Biani. l'Italia uccide i civili in Yemen.
Alberto Negri
"Il New York Times pubblica un reportage sulla questione delle bombe italiane ai sauditi che uccidono e fanno stragi in Yemen di civili. La notizia è così risaputa che la Camera dei deputati nei mesi scorsi ha deciso che l’Italia può continuare a fornire all'Arabia Saudita le bombe prodotte in Sardegna dalla Rwm.
ROMA Capitale. Arsenico nell'acqua: divieto utilizzo degli acquedotti, ordinanza prorogata un altro anno.
Arsenico nell'acqua: divieto utilizzo acquedotti Malborghetto e Santa Brigida
„
„
Fino al 31 dicembre 2018 vietato il consumo di acqua per 140 utenze.
romatoday..it Redazione
Arsenico nell'acqua: divieto utilizzo acquedotti Malborghetto e Santa Brigida
„Dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre del 2018. Come lo scorso anno, anche in questo dicembre la Sindaca di Roma Virginia Raggi ha prorogato l’ordinanza con cui si vieta l’utilizzo dell’acqua, per il consumo umano, alle utenze degli acquedotti Arsial (Agenzia Regionale Innovazione e Sviluppo) di “Casaccia-Santa Brigida”, relativamente al ramo idrico “Santa Brigida", e “Malborghetto”.
La sindaca ha assunto il provvedimento in relazione alla presenza di arsenico rilevata nei tratti di rete idrica interessati, prorogando fino al 31 dicembre 2018 il divieto che riguarda circa 140 utenze. Lo comunica in una nota il Campidoglio.
„Dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre del 2018. Come lo scorso anno, anche in questo dicembre la Sindaca di Roma Virginia Raggi ha prorogato l’ordinanza con cui si vieta l’utilizzo dell’acqua, per il consumo umano, alle utenze degli acquedotti Arsial (Agenzia Regionale Innovazione e Sviluppo) di “Casaccia-Santa Brigida”, relativamente al ramo idrico “Santa Brigida", e “Malborghetto”.
La sindaca ha assunto il provvedimento in relazione alla presenza di arsenico rilevata nei tratti di rete idrica interessati, prorogando fino al 31 dicembre 2018 il divieto che riguarda circa 140 utenze. Lo comunica in una nota il Campidoglio.
In Italia. Balena spiaggiata da 45 giorni in Sardegna: nessuno la rimuove per colpa della burocrazia.
Finora 17 enti e una conferenza di servizi si sono occupati del cetaceo senza risultati immediati. E il cetaceo è ancora lì.
Ma nel frattempo anche la burocrazia è andata in vacanza e la balena sta sempre lì.
Euro, l'ex ministro Visco si scaglia contro la Germania.
Da venti anni a questa parte "l'Europa è andata
tutta da un'altra parte. La Germania doveva fare da traino a tutta
l'operazione e invece si è messa a fare politiche mercantiliste,
nazionaliste e isolazioniste a scapito della crescita dell'Europa".
A
scagliarsi contro la Germania è Vincenzo Visco, che fu all'epoca
ministro delle Finanze. In un'ntervista alla 'Stampa' accusa i tedeschi
di aver "tradito l'euro".
"Quella che è avvenuta negli ultimi dieci anni, dopo la crisi, a causa delle politiche della Germania in qualche modo avallate dalla Bce, è una artificiosa rinazionalizzazione dei diversi euro, e quindi dei diversi tassi di interesse. E quindi la moneta unica funziona male e a scartamento ridotto", osserva Visco.
"Quella che è avvenuta negli ultimi dieci anni, dopo la crisi, a causa delle politiche della Germania in qualche modo avallate dalla Bce, è una artificiosa rinazionalizzazione dei diversi euro, e quindi dei diversi tassi di interesse. E quindi la moneta unica funziona male e a scartamento ridotto", osserva Visco.
venerdì 29 dicembre 2017
"Contraccezione gratuita in tutta Italia". Lanciata la petizione: 50mila firme per convincere Lorenzin
Con pillola e profilattico
solo a pagamento sono a rischio soprattutto i giovanissimi, dalle
gravidanze indesiderate alle malattie sessualmente trasmissibili. Così
un gruppo di ginecologi lancia l'iniziativa su Change.org per
riaccendere i riflettori sulla prevenzione.
repubblica.it MARIA NOVELLA DE LUCA
IN fondo basta chiederlo alle ragazze e ai ragazzi. “I profilattici? Costano troppo. La pillola? Troppo cara e fa male”. Risultato: gravidanze indesiderate e malattie a trasmissione sessuale in aumento, Aids compreso. E’ la fotografia, sommaria, di quanto in Italia i metodi contraccettivi sicuri continuino a essere poco utilizzati, perché costosi, perché sconosciuti o addirittura avvolti da falsi pregiudizi sui loro effetti collaterali. Così, nel gran silenzio di campagne informative sulla sessualità sicura (nel 2016 l’85,6% di nuovi contagi da Hiv, così segnalava il ministero della Salute, era da attribuire a rapporti non protetti), un gruppo di ginecologi ha deciso di riaccendere i riflettori sull’importanza fondamentale della prevenzione, lanciando una grande petizione nazionale per la “contraccezione gratuita” sulla piattaforma Change.org (clicca qui per andare alla petizione).
Addio auto volante, ecco il maxi drone a due posti
E più piccolo di un pick-up,
si guida con una sola mano e ha un'autonomia di oltre 100 km. Sarà
presentato l'8 gennaio prossimo al Ces di Las Vegas, dove arriverà
volando fra gli stand Foto
repubblica.it VINCENZO BORGOMEO
Dopo tanto lavoro sulle auto volanti arriva un maxi drone che le seppellirrà. Lo realizza la Workhorse Group, l'azienda diventata famosa con un pick-in plug-in dal design spaziale (il W-15 che compare qui sopra nella foto) e ovviamente con i droni HorseFly che consegnano pacchi: battezzato SureFly, farà il suo debutto in grande stile l'8 gennaio prossimo, al CES di Las Vegas dove atterrerà direttamente nello spazio espositivo.Tutto in carbonio, dalle dimensioni compatte (è più piccolo di un pick-up, l'auto più venduta in America), il SureFly ha un'autonomia di 70 miglia e usa come tutti i droni eliche piccolissime. Non ha ruote sul carrello perché gli atterraggi sono dolci e precisi ed è in grado di volare anche a bassissima altezza. In più, per contenere le dimensioni, in stato di riposo ha la possibilità di ripiegare i quattro bracci che sostengono le piccole eliche. L'abitacolo ha due posti affiancati, come quello di una supercar e la sua guida è semplicissima visto che si fa tutto con una mano grazie ad un piccolo Joystick montato fra i sedili.
Selfie della gleba, è questa la generazione degli egomostri.
Sopprimendo le vecchie comunità etiche reali incardinate su nessi concretissimi tra soggetti corporei, le nuove forme di comunità immaginarie della virtual reality promuovono l’isolamento nell’atto stesso con cui celebrano la connessione digitale come nuova e postmoderna forma di community.
Diego Fusaro Filosofo
È l’apoteosi dell’individuo ridotto realmente a scarto del sistema, a pedina eterodiretta, a mero strumento svalorizzato della valorizzazione del valore e, insieme, atto virtualmente a celebrare il culto narcisistico di sé mediante l’esposizione mediatica e digitale permanente con la batteria dei selfie, dei blog, delle esternazioni egocentrate nel mare infinito – e infinitamente dispersivo – del world wide web.
L’atomistica delle solitudini deeticizzate, connesse virtualmente col mondo intero e sconnesse realmente da ogni legame umano concreto, si presenta, così, come un’immensa aggregazione di solitudini intente a tenere vivo senza sosta un monologo di massa che sempre riconferma l’ordine esistente: quand’anche si illuda di contestarlo, mediante esternazioni massimamente ostili e dissenzienti, già ne metabolizza i moduli espressivi e il medium tecnico non neutro, nonché quell’isolamento programmatico in forza del quale l’irrilevanza delle proteste è garantita dalla loro strutturale impossibilità di socializzazione reale.
Monete Alternative/Complementari. Un piccolo comune in provincia di Parma ha approvato il bilancio in criptomoneta.
La valuta si chiama Hau, in onore dei Sioux, e l'idea nasce sull'onda del successo dei Bitcoin come forma di protesta contro i tagli e contro l'euro.
Casaleggio Jr. O dell’obbedienza qualunquista.
Ieri sera, mercoledì 27 dicembre, è stato ospite della trasmissione televisiva Otto e Mezzo Davide
Casaleggio, assurto, per incontestabili ragioni genetiche che per ciò
che attiene ad altre formazioni politiche vengono definite senza indugio
nepotiste, ad un ruolo di rilievo in seno al Movimento Cinque Stelle.
ALESSANDRO ESPOSITO (pastore valdese)
Ora, al di là delle impressioni puramente epidermiche che il suo volto sfingeo ha risvegliato in chi scrive e che in alcun modo possono conferire sostanza ad una critica degna di nota, vorrei concentrare i miei rilievi su due aspetti di questa fugace apparizione televisiva che destano in me un sospetto più profondo e fondato.In primis, la domanda che il sociologo Domenico De Masi ha rivolto all’enfant prodige, che provo a sintetizzare in questi termini: l’inclinazione socio-economica, prima ancora che politica, del Movimento, è di ispirazione social-democratica o neo-liberista?
Risposta (del tutto prevedibile, oltre che qualunquista ed elusiva): si tratta di categorie sorpassate.
Ah, davvero? Osservando anche in maniera superficiale le attuali involuzioni in atto nel settore sociale ed economico, non parrebbe.
Brancaccio: “Sostenere l'austerity e poi dichiararsi antifascisti? È un’ipocrisia”.
Per l’economista Emiliano Brancaccio chi ha appoggiato le ricette deflazioniste di questi anni non può diffondere appelli al “voto utile” per frenare il populismo xenofobo, dato che proprio quelle politiche hanno spianato la strada all’attuale revival fascistoide: “Il vento di estrema destra è forte ed è destinato a durare: non potrà certo essere arrestato escogitando tattiche elettorali di corto respiro”.
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“Se ti dichiari antifascista, non puoi essere un ‘deflazionista’ che invoca nuove ondate di austerity e di privatizzazioni, sostiene le deregolamentazioni del lavoro e promuove la gara al ribasso dei salari e dei prezzi, perché proprio queste politiche favoriscono l’avanzata delle destre estreme”.
E' il giudizio dell'economista Emiliano Brancaccio, uno studioso che da tempo richiama l’attenzione sui fattori economici alla base del rinnovato successo dell’ultra-destra. Tra raid contro gli immigrati, assalti alle redazioni giornalistiche, svastiche di moda tra i poliziotti, e soprattutto l’ingresso di forze xenofobe nei governi di alcuni Paesi d'Europa, si discute in questi giorni del ritorno di una possibile “minaccia fascista”. Da Zizek a Chomsky, vari intellettuali sono stati interpellati per cercare di capire se questo pericolo sia concreto e quali possano essere le sue cause. Su questo Brancaccio non ha dubbi: il pericolo esiste e viene accentuato dalle politiche economiche dominanti, alle quali ha dedicato studi critici la cui rilevanza è stata riconosciuta persino da Olivier Blanchard, ex capo economista del Fondo Monetario Internazionale.
Moneta Fiscale: la guerra dell’establishment agli spaventapasseri.
Di Moneta Fiscale, nelle sue possibili varianti e applicazioni, parlano ormai con intensità crescente tutte le principali forze politiche di opposizione, com’è noto da tempo ai lettori di Micromega (vedi la parte iniziale di questo articolo, apparso nel giugno scorso). Sul tema, il M5S ha tra l’altro presentato un emendamento all’ultima legge di bilancio. Naturalmente l’attuale maggioranza parlamentare a traino PD non l’ha approvato né era pensabile che lo facesse, e data la dimensione limitata della proposta, l’emendamento aveva più che altro una funzione di test. Significativo comunque è che sia stato dichiarato ammissibile dalla Ragioneria Generale dello Stato.
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In Italia si sono quindi definiti due blocchi politici: gli allineati alle politiche di austerità “prescritte” dalla UE – blocco imperniato sul PD – e le opposizioni, che in forme varie stanno prendendo in esame l’introduzione di uno strumento fiscale finalizzato, in primo luogo, al rilancio della domanda interna. Nel frattempo, si parla anche di fantomatiche riforme dell’Eurozona, da cui in realtà non c’è da aspettarsi nulla di positivo (tenuto conto, tra le altre cose, che in Germania a crescere di peso politico sono solo i liberali “austeristi” e la destra nazionalista).
Di pari passo, aumenta anche l’attenzione dell’establishment, e diremmo anche il suo nervosismo, di fronte alla crescita di interesse verso la Moneta Fiscale. Articoli critici sono stati pubblicati ad esempio da Ferruccio De Bortoli sul Corriere della Sera e da Roberto Perotti su Repubblica. In entrambi i casi non abbiamo avuto difficoltà a confutare le loro argomentazioni: vedi qui nel caso di De Bortoli e qui in quello di Perotti. Ma non ci è stato consentito di farlo sui medesimi organi d’informazione che hanno pubblicato le critiche: la volontà di sviluppare un corretto e produttivo confronto di opinioni ha tutta l’aria di mancare, ed è molto grave.
Classe dirigente. Portò le molotov nella scuola Diaz ora comanda il centro operativo della Polstrada di Roma
Dopo quella di Caldarozzi
all'antimafia un'altra nomina choc del Dipartimento di Ps. Pietro
Troiani fece introdurre le false prove.
repubblica.it MARCO PREVE
Dopo la nomina al vertice della Dia di Gilberto Caldarozzi, condannato a 3 anni e 8 mesi per i falsi verbali della scuola Diaz, a un altro dei condannati eccellenti per la “macelleria messicana” del G8, è stato affidato uno degli incarichi più prestigiosi della polizia italiana. Pietro Troiani, il vicequestore passato alla storia come l’uomo delle false molotov, il 21 dicembre è stato nominato dirigente del Coa, il Centro operativo autostrade di Roma e del Lazio: il più grande d’Italia.
Come per Caldarozzi tecnicamente non si è trattata di una promozione. Troiani resta vicequestore proprio come Caldarozzi resta primo dirigente.
Questa è stata la precisazione del Dipartimento di pubblica sicurezza dopo che Repubblica aveva pubblicato le critiche delle vittime e dei famigliari dei manifestanti massacrati di botte e arrestati con false prove nella scuola Diaz nel luglio 2001.
Ma è innegabile che i due incarichi, vice direttore dell’antimafia e dirigente del Coa di Roma della Polstrada, siano considerati “ruoli apicali” in seno alla stessa polizia.
Diverso sarebbe stato assegnare i due funzionari a uffici amministrativi, non di prima linea.
Invece, ancora una volta sembra essere totalmente inevasa la precisa indicazione dei giudici della Cedu (Corte europea dei diritti dell’uomo) che nelle condanne all’Italia per l’assenza, all’epoca, di una legge sulla tortura, chiedevano al nostro paese di provvedere anche al blocco delle carriere e sanzionare i funzionari che coprirono i torturatori materiali di Diaz e Bolzaneto.
Aziende confiscate alla mafia: da “Cosa nostra Nostra” a “Cosa Loro”.
In Italia sono circa 90mila i beni finiti (dal 1997) nel mirino della magistratura perché attribuiti alla criminalità organizzata, tra immobili, aziende, beni mobili e attività finanziarie.
contropiano.org Orazio Vasta
Quasi il 50% dei beni sottratti ai clan mafiosi si trova in Sicilia, e la maggioranza di questi beni si trovano a Palermo, a Catania e a Trapani. Molti di questi beni sono ancora inutilizzati o abbandonati a se stessi. Su 8.861 beni confiscati in Sicilia (Relazione DIA,dicembre 2015), solo poco più di
2.000 sono stati destinati e assegnati.
E i beni aziendali, quelli rimasti attivi anche dopo la confisca,rischiano di chiudere, massacrando lavoratrici e lavoratori.
Cosa sono i beni confiscati alla mafia
70 anni fa nasceva la Costituzione, inapplicata, stravolta e violata, oggi più che mai.
Il 27 dicembre 1947 De Nicola, De Gasperi e Terracini, ponevano la firma al testo definitivo della Costituzione Repubblicana.
In settant’anni i principi di giustizia sociale, di eguaglianza e di pace della nostra Carta sono stati applicati nelle scelte politiche ed economiche solo per poco più di un decennio, dalla fine degli anni ‘ 60 all’inizio degli anni ’80 del secolo scorso. Prima i governi democristiani avevano negato, persino denunciandoli come fece Scelba, quei principi.
In settant’anni i principi di giustizia sociale, di eguaglianza e di pace della nostra Carta sono stati applicati nelle scelte politiche ed economiche solo per poco più di un decennio, dalla fine degli anni ‘ 60 all’inizio degli anni ’80 del secolo scorso. Prima i governi democristiani avevano negato, persino denunciandoli come fece Scelba, quei principi.
Era la sinistra comunista e socialista che rivendicava contro quei governi l’applicazione della Costituzione. Poi il grande movimento di lotta sociale, civile e politico con al centro le lotte operaie aveva cambiato le cose, conquistando quello stato sociale e quei diritti del lavoro fino ad allora solo proclamati.
A partire dalla svolta liberista degli anni ’80, tutte le conquiste sociali e civili sancite dalla Costituzione sono state rimesse in discussione e via via cancellate.
Nel nome del mercato e della competitività l’articolo 3 della nostra Carta, che impone alla Repubblica di “rimuovere” le ingiustizie sociali, è stato stravolto nel suo esatto opposto. I governi e le istituzioni non sono più intervenuti per affermare i diritti delle persone contro il potere economico, ma al contrario per rimuovere tutte le tutele che erano state duramente conquistate e per permettere al potere di agire indisturbato.
Perdere nello sport, vincere nella vita: gli atleti "ribelli" che hanno detto no prima di Anna Muzychuk.
Ali rinunciò al titolo mondiale pur di non combattere in Vietnam, Kaepernick dopo essersi inginocchiato nel football americano non ha più avuto un contratto.
..."La mia coscienza non mi permette di andare a sparare a mio fratello o a qualche altra persona con la pelle più scura, o a gente povera e affamata nel fango per la grande e potente America - disse Ali in uno storico discorso - E sparargli per cosa? Non mi hanno mai chiamato 'negro', non mi hanno mai linciato, non mi hanno mai attaccato con i cani, non mi hanno mai privato della mia nazionalità, stuprato o ucciso mia madre e mio padre. Sparargli per cosa? Come posso sparare a quelle povere persone? Allora portatemi in galera"...Francesco Caligaris
Si può perdere nello sport, qualcosa di piccolo o qualcosa di grande, si può dire 'no' a un ricco ingaggio o addirittura al sogno più bello, giocare in nazionale, per vincere nella vita. Per diventare un esempio, per portare avanti le proprie battaglie di dignità e i propri ideali. L'ultimo caso è quello di Anna Muzychuk, scacchista ucraina che ha preferito rinunciare ai suoi due titoli mondiali pur di non prendere parte alla prossima rassegna iridata che si svolgerà a Riyadh, in Arabia Saudita, dove le donne non sono considerate alla pari degli uomini. Anna non ci sarà e, dunque, non potrà difendere quello che ha vinto nelle scorse stagioni. E che ha sudato per vincere. Ma ha spiegato che "non volevo giocare secondo le regole di qualcuno, indossare l'abaya, essere accompagnata per uscire, sentirmi una persona inferiore". Lo ha fatto per "far valere i miei principi".
Lavorare meno, lavorare tutti. Ma a queste condizioni.
«Durante tutto quell’anno gli animali lavorarono come schiavi.
Ma erano felici di farlo: non lesinavano sforzi e sacrifici, nella
consapevolezza che tutta quella fatica sarebbe tornata a loro vantaggio e
a futuro vantaggio della loro specie, e non di una masnada di esseri umani fannulloni e ladri. In primavera e d’estate lavorarono sessanta ore la settimana. In agosto, Napoleone annunciò che bisognava lavorare anche la domenica pomeriggio: l’adesione sarebbe stata rigorosamente volontaria, ma gli assenti avrebbero avuto le razioni dimezzate».
La prima volta che ho letto La fattoria degli animali avevo dodici anni e andavo a scuola dalle suore, una privata femminile con l’obbligo della divisa.
Francesca Fornario
La sera, a casa, guardavamo “Ok, il prezzo è giusto!”,
adattamento dello statunitense “The Price Is Right”. Scopo del quiz,
condotto da una futura eurodeputata berlusconiana sulla tv del futuro
presidente del Consiglio Berlusconi, era indovinare il prezzo delle cose costose. Lavatrici, tappeti, set di valigie, pellicce. Sii gentile, sempre: ogni persona che incontri potrebbe aver visto “Ok, il prezzo è giusto” e non aver mai letto George Orwell.
Ho riletto ieri La fattoria degli animali, dopo aver intervistato Babbo Natale. Era una donna, si chiamava Giulia, distribuiva volantini agli avventori del centro commerciale della stazione Termini:
“Questo centro commerciale è aperto perché un bel giorno Monti,
Berlusconi e il Pd di Bersani hanno pensato che nella grande
distribuzione fosse giusto lavorare 365 giorni all’anno, un caso quasi unico in Europa. La chiamano liberalizzazione
ma la libertà è solo quella dei proprietari della grande distribuzione
di tenere i centro commerciali aperti più a lungo, la libertà quindi di fare grossi profitti sul lavoro di persone che devono rinunciare alle festività”.
Mai più. Marco Travaglio.
La legislatura che sta per essere sciolta (si spera nell’acido) è stata una delle peggiori della storia repubblicana. Ma almeno un merito l’ha avuto: offrirci la galleria completa di tutti gli orrori che non vorremmo mai più vedere.
1. La non-vittoria. Dalle urne del 2013 esce un’Italia tripolare: Pd+Sel, Pdl e M5S (più il centrino di Monti&C.). Nessun blocco ha la maggioranza. Bersani ammette che ha “non vinto” e fa un altro errore: chiede in streaming ai 5Stelle l’appoggio esterno al suo governo con ministri e programma non concordati con loro. La risposta del primo partito d’Italia è no. Ma sbaglia pure il M5S: non dice quale premier e quali alleati vuole.
2. La scarica dei 101. Napolitano ne approfitta e traffica per tagliar fuori i vincitori e riportare al governo i perdenti. Nomina dei “saggi” per dettare il programma al governo che non c’è. E i supporter suoi e dell’inciucio lavorano alla sua rielezione. Caduto Marini, il Pd sceglie per acclamazione Prodi: poi 101 o più franchi traditori Pd lo impallinano, ben sapendo che mai riesumerebbe B.. Infatti il miglior candidato, Stefano Rodotà, uomo di centrosinistra proposto dal M5S e votato da Sel, viene ignorato. Tuttora il Corriere racconta la favola del “Parlamento incapace di eleggere un nuovo Capo dello Stato” e “costretto a rieleggere Napolitano”. Balle: Grillo nel 2013 dice che Rodotà sul Colle spianerà la strada a un governo di cambiamento. Proprio quel che non vogliono Pd, Pdl e Napolitano. Infatti B. canta “Meno male che Giorgio c’è”.
giovedì 28 dicembre 2017
Renzo Ulivieri ora appoggia Potere Al Popolo
contropiano
Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare… Le ironie dei servi del potere – Repubblica su tutti, per ora – non fanno presa più di tanto. La novità politica della battaglia elettorale che si apre praticamente oggi, con lo scioglimento delle Camere, è soltanto una: #PotereAlPopolo. Tutto il resto è potentati affaristici al servizio del capitale multinazionale (attraverso l’Unione Europea) oppure vecchia paccottiglia senza più senso.
Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare… Le ironie dei servi del potere – Repubblica su tutti, per ora – non fanno presa più di tanto. La novità politica della battaglia elettorale che si apre praticamente oggi, con lo scioglimento delle Camere, è soltanto una: #PotereAlPopolo. Tutto il resto è potentati affaristici al servizio del capitale multinazionale (attraverso l’Unione Europea) oppure vecchia paccottiglia senza più senso.
Le principali distribuzioni di Linux
https://www.inforge.net
Buongiorno a tutti ragazzi, con questa breve
ma esaustiva guida volevo illustrarvi alcune delle distribuzioni Linux
più conosciute ed utilizzate. Infatti, dato lo sconcertante numero di
distribuzioni Linux, per i neofiti può essere fonte di confusione
scegliere la più adatta.
Naturalmente ne esistono molte altre, ma ho deciso di presentarvi queste poiché essendo le più popolari dispongono anche di forum ufficiali molto attivi in cui porre le proprie domande in caso di difficoltà.
Ubuntu, Linux Mint e PCLinuxOS sono considerati i più semplici per i nuovi utenti che vogliono usare il sistema al più presto possibile.
Linux Mint
Naturalmente ne esistono molte altre, ma ho deciso di presentarvi queste poiché essendo le più popolari dispongono anche di forum ufficiali molto attivi in cui porre le proprie domande in caso di difficoltà.
Ubuntu, Linux Mint e PCLinuxOS sono considerati i più semplici per i nuovi utenti che vogliono usare il sistema al più presto possibile.
Linux Mint
Parrot Security OS -- Recensione
https://www.inforge.net
Che cos’è?
Parrot Security Os è una distribuzione GNU/Linux basata su un’altra distro, Debian, utilizza inoltre Mate come DE(Desktop Enviroment) e LightDM.
E’ stata pensata per il penetration testing, ed è fornita di tool utilissimi per analisi forensi, pentration testing(appunto), crittografia e programmazione in generale; ParrotOS è stata creata dal team Frozenbox, di cui leader è “Palinuro”.
Per chi è consigliata?
Innanzi tutto è pensata per chi lavora nei campi sopra descritti, ma va benissimo anche per utenti che hanno già avuto approcci con il mondo delle distro Linux e che hanno voglia di imparare qualcosa o che hanno bisogno di qualcosa di più specifico.
Parrot Security Os è una distribuzione GNU/Linux basata su un’altra distro, Debian, utilizza inoltre Mate come DE(Desktop Enviroment) e LightDM.
E’ stata pensata per il penetration testing, ed è fornita di tool utilissimi per analisi forensi, pentration testing(appunto), crittografia e programmazione in generale; ParrotOS è stata creata dal team Frozenbox, di cui leader è “Palinuro”.
Per chi è consigliata?
Innanzi tutto è pensata per chi lavora nei campi sopra descritti, ma va benissimo anche per utenti che hanno già avuto approcci con il mondo delle distro Linux e che hanno voglia di imparare qualcosa o che hanno bisogno di qualcosa di più specifico.
No, il Reddito di base non è paragonabile ai forestali o ai baby-pensionati
https://www.partito-pirata.it
L’articolo seguente non
è un comunicato ufficiale del Partito Pirata, ma un libero contributo
di uno o più Pirati. Pertanto il suo contenuto non è attribuibile al
Partito Pirata né è necessariamente condiviso da esso.
Lo scorso
28 ottobre il filosofo ed economista Philippe Van Parijs è intervenuto a
Bologna per l’annuale lettura del Mulino, con una Lectio Magistralis
sul Reddito di base incondizionato (a cui è dedicato anche il suo ultimo libro).
Il resto
del mondo del giornalismo italico, nel frattempo, ha scoperto una nuova
strategia per demonizzare il Basic Income: paragonarlo ad alcuni
obbrobri assistenzial-demagogici partoriti nella Prima Repubblica dai
governi democristiani.
Gli antecedenti del reddito di base sono stati identificati ora con le baby pensioni (Elisa Serafini, ora con i leggendari forestali di Sicilia (Marcotti su Infosannio e Cancellato su Linkiesta).
Vale dunque la pena spendere qualche parola per chiarire perché questi paragoni siano infondati e fuorvianti.Gli antecedenti del reddito di base sono stati identificati ora con le baby pensioni (Elisa Serafini, ora con i leggendari forestali di Sicilia (Marcotti su Infosannio e Cancellato su Linkiesta).
In primo
luogo, il Reddito di Base è -come dice il nome stesso- una cifra
sufficiente a coprire la soglia di povertà del beneficiario (il già
citato Van Parijis ha calcolato che per l’Italia si aggirerebbe tra i
270 e i 500€ mensili a persona). Chi lo percepisce difficilmente si
accontenterà di campare solo con questo reddito (ammesso che sia
possibile farlo); cercherà più probabilmente un impiego, e in questo
contesto anche un part-time potrebbe risultare sufficiente a vivere in
tranquillità.
Il reddito di base. Una proposta radicale. Il nuovo libro di Van Parijs
http://www.bin-italia.org
In uscita anche in Italia il nuovo libro di Philippe
Van Parijs e Yannick Vanderborght dal titolo “Reddito di base. Una
proposta radicale” edito da Il Mulino (ottobre 2017)
Di seguito come da presentazione editoriale:
L’idea, ardita e controversa, di riconoscere un reddito
di base a ogni individuo, ricco o povero, senza chiedere in cambio
contropartite lavorative, non è nuova, risale alla fine del ’700.
Sostenuta in passato da pensatori di diverso orientamento politico, come
Paine, Stuart Mill, Galbraith o Hayek, è tornata alla ribalta con la
crisi del welfare tradizionale ed è oggi la proposta di politica sociale
più dibattuta al mondo. Nella loro appassionata difesa del reddito di
base, gli autori si confrontano con le principali misure alternative di
contrasto della povertà e rispondono alle obiezioni di natura etica,
economica e politica rivolte a tale proposta, per mostrarne la
sostenibilità. Nella convinzione che un’idea così radicale possa essere
la soluzione politica più efficace per affrontare l’insicurezza
economica e l’esclusione sociale del nostro tempo.
Philippe van Parijs è professore
nella Università di Louvain, Hoover Chair di Economic and Social
Ethics.In Italia sono stati pubblicati Il reddito minimo universale (con
Yannick Vanderborght, UBE, 2013) e dal Mulino Quanta disuguaglianza possiamo accettare? (con Christian Arnsperger, 2003).
Alexandra Elbakyan, la «pirata» che ruba la scienza: Idolo in Russia, condannata in America
http://www.corriere.it
La hacker 29enne kazaka con origini armene, asiatiche e russe, ha aperto il sito «Sci-Hub» da dove è possibile scaricare gratuitamente milioni di pagine scientifiche
Alexandra Elbakyan
Buona
parte delle grandi case editrici mondiali richiede che i lettori
paghino per poter leggere gli articoli. Magari dopo un certo numero di
accessi e, comunque, con un costo che raramente supera un euro. Per
poter invece guardare anche una sola volta un testo scientifico, gli
editori specializzati impongono pagamenti che spesso si avvicinano ai 25
euro. È partita da qui la rivolta della più famosa «pirata scientifica»
del mondo, una ragazza di origini armene, asiatiche e russe che ha
aperto un sito da dove è possibile scaricare gratuitamente milioni di
pagine scientifiche.
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