domenica 5 giugno 2016

MARIA MANTELLO - Il virus maschilista alla radice del femminicidio.

Donne “punite” per non voler sottostare ai ruoli di consumo e di servizio a cui atavici pregiudizi le vorrebbero ancora relegare.

micromega m.mantello


mmantelloDonne obbedienti, sottomesse al feroce maschilismo di ritorno che arriva a ottenebrare le menti di maschi assassini la cui unica legge è il sopruso, la violenza; espressione del più becero patriarcale controllo sulle donne di cui violano e deturpano il corpo, per lasciare il segno tangibile del loro possesso, fino all’omicidio.
Un maschilismo che dichiara guerra alle donne da “rimettere in riga” contro le libertà conquistate.
Un maschilismo alla ricerca di un risarcimento per la sua irreversibile perdita di supremazia. E per questo più feroce contro la nuova antropologia di donna non più inferiore e suddita, ma proprietaria della sua vita.
È proprio questa autonomia ad essere intollerabile per chi ha il cervello devastato dal maschilismo.
Un virus da estirpare eliminando i luoghi comuni degli  stereotipi sessisti a cominciare dall’educazione familiare - perché la parità uomo  donna - conquistata già  per legge - diventi modalità quotidiana nelle relazioni personali e sociali.
Ma poiché le istituzioni statali hanno il dovere di rimuovere gli ostacoli che impediscono il diritto degli individui a non essere discriminati, saranno fondamentali campagne capillari che ridicolizzino il maschilismo, smascherandone la sindrome di sopraffazione di cui il femminicidio è il livello estremo.
È ora di cominciare, e bisogna farlo in fretta!
Maria Mantello
(4 giugno 2016)

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