martedì 21 giugno 2016

Poesia. Ken Saro Wiwa -

La vera prigione

Non è il tetto che sgocciola
Né le zanzare che ronzano
Né la cella sordida, umida
Non è la serratura che scatta
Quando il secondino ti rinchiude
Non è la razione miserabile
Indegna di bestia o uomo
Nemmeno il vuoto del giorno
Che affonda nel nulla della notte
Non è
Non è
Non è.
È la bugia martellataci
Nelle orecchie da generazioni
È la furia omicida della gente
Che esegue duri ordini disastrosi
In cambio di un pasto schifoso al giorno
Il magistrato che registra agli atti
Una condanna che sa immeritata
La rovina morale
L’insipienza mentale
La carne dei dittatori
Codardia vestita da obbedienza
In agguato nelle nostre anime denigrate
È la paura che inzuppa i calzoni
Che non osiamo lavare
È questo
È questo
È questo
Caro amico, che trasforma il nostro mondo
Libero
In una squallida prigione.

Ken Saro Wiwa - La vera prigione

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