Difendere i beni comuni e i servizi pubblici locali!
L’Italia non si vende
acquabenecomune.org
E' stato approvato, in via preliminare, dal Consiglio dei Ministri il
Testo unico sui servizi pubblici locali di interesse economico generale, decreto legislativo attuativo dell'art. 19 della L. 124/2015 (
Legge Madia).
Il decreto, ora all'esame del Consiglio di Stato e della Conferenza
Unificata, verrà approvato in via definitiva entro la fine del mese di
giugno.
Il Testo unico è un vero e proprio manifesto liberista, la cui finalità è quella di promuovere “la
concorrenza, la libertà di stabilimento e la libertà di prestazione di
servizi di tutti gli operatori economici interessati alla gestione dei
servizi pubblici locali di interesse economico generale”.
Si tratta di un provvedimento che, cinque anni dopo
la straordinaria vittoria referendaria sull'acqua e i beni comuni, vuole
imporre la privatizzazione di tutti i servizi a rete, dall'acqua all'energia, dai rifiuti al trasporto pubblico locale,
espropriando gli enti locali e le comunità territoriali di ogni facoltà
nel determinare l'articolazione territoriale dei servizi e le politiche
tariffarie.
E perché sia chiaro a tutti come l’anomalia
referendaria vada definitivamente consegnata agli archivi, il decreto
reintroduce nella composizione della tariffa l’ “adeguatezza della remunerazione del capitale investito”, ovvero i profitti garantiti, nell’esatta dicitura che 26 milioni di cittadini hanno democraticamente abrogato.