mercoledì 2 settembre 2015

M5S, sondaggio Piepoli per la Stampa. Grillini al massimo storico, con l'Italicum sempre protagonisti al ballottaggio.

In qualsiasi scenario di voto, con l’Italicum in vigore, il Movimento Cinque Stelle sarebbe sempre protagonista del ballottaggio. Nel caso in cui il Pd dovesse presentarsi alle elezioni con gli attuali alleati di governo, i Cinque Stelle guadagnerebbero il primo posto con il 29% dei voti, un record assoluto per il Movimento. Lo dice un sondaggio realizzato dall'Istituto Piepoli per la Stampa.

M5S Il quadro che ne emerge è vento in poppa per i pentastellati, che a metà ottobre a Imola - attraverso Italia Cinque Stelle - lanceranno la loro volata verso "un'Italia del governo a Cinque Stelle" (parole di Roberta Lombardi al Fatto Quotidiano).
Nello scenario base - quello in cui il Pd si presenta solo alle elezioni – il M5S si posiziona al secondo posto, con il 27% delle preferenze insieme a Lega Nord-Forza Italia, dietro al Partito democratico al 32%. Nell’ipotesi invece di un’alleanza Pd-Ncd, i Cinque Stelle scavalcherebbero i dem di un punto (29% contro 28%).

Dal momento in cui – secondo il sondaggio – nessun partito raggiungerebbe la soglia del 40%, il movimento guidato da Beppe Grillo diventerebbe determinante al ballottaggio in tutti gli scenari. Nel caso di un’alleanza Pd-Sel (data al 37%), M5S sarebbe l’unico partito ad andare al ballottaggio (28%). Nell’eventualità di un’alleanza M5S-Lega Nord, i Cinque Stelle andrebbero al ballottaggio col Pd (avanti con il 37% rispetto al 30%). La rilevazione mostra l'esistenza di una parte di elettorato che, pur non avendo mai pensato di votare Cinque Stelle, ora è disposta a farlo perché delusa dal resto delle forze politiche. "Al Circo Massimo il senso era: incontriamoci, facciamo rete. Quest'anno invece il taglio è: l'Italia del governo a Cinque Stelle", ha spiegato Roberta Lombardi al Fatto.
Roberto Fico, intanto, promette agli elettori che i Cinque Stelle non si alleeranno mai con la Lega, e che i nuovi meccanismi di selezione premieranno i migliori. "Miglioreremo i meccanismi di selezione, ma la rete avrà sempre un ruolo fondamentale", "siamo un work in progress, cambieremo quel che alle scorse elezioni non ha funzionato e premieremo la coerenza", afferma in un'intervista a Repubblica, sottolineando che mai il Movimento si alleerà con la Lega di Matteo Salvini.
"Il 2013 è stato il nostro primo esperimento alle elezioni nazionali - spiega Fico -: per molti versi è andato bene, per altri no. Sono entrate anche persone che non incarnavano i valori e i principi del Movimento. Una parte non è più con noi e siamo contenti che non ci sia perché significa che siamo rimasti una forza sana, che porta avanti quel che ha promesso". Quanto alle 'parlamentarie' "proveremo a capire come migliorare mettendo magari nuovi paletti, cercando competenze".
Fico non si esprime su una possibile squadra di governo a 5 stelle, "lavoriamo al programma - sottolinea -, a partire da quel reddito di cittadinanza che è fermo al Senato per colpa del Pd. A una politica ambientale che mandi in cantina le trivellazioni e punti sulle rinnovabili. Il governo Renzi è rimasto al Medioevo".
Quanto alle polemiche sull'immigrazione, Fico spiega che il Movimento 5 stelle è "lontanissimo" da "un becero populismo alla Salvini, che non dà soluzioni e butta solo benzina sul fuoco.
Davanti a un problema epocale, nessuno deve nascondersi dietro etichette come destra o sinistra. A causa di guerre e fame - prosegue - c'è un processo migratorio che l'Europa tutta deve affrontare, cancellando il regolamento di Dublino, cercando di intervenire sulle cause e togliendo la gestione dell'accoglienza alla malavita e alla cattiva politica, che hanno portato a vicende scandalose come quella del Cara di Mineo. Bisogna agire con intelligenza restando umani". Fico esclude che in futuri ballottaggi si crei un asse M5S-Lega, "al cento per cento.
Salvini può trovare accordi solo con i condannati in via definitiva".

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