Aerei statunitensi hanno bombardato i territori conquistati dai talebani intorno all'aeroporto di Kunduz, la città afgana finita nelle mani dei miliziani. A riportarlo è il New York Times, che cita fonti militari statunitensi.
Non è in gioco, però, solo il controllo di Kunduz, capoluogo dell'omonima provincia, una delle città più ricche dell'Afghanistan, dove vivono 300.000 persone, località strategica che si trova molto vicino al confine con il Tagikistan. La caduta di Kunduz pone nuovi interrogativi sulle capacità del governo afgano di mantenere il controllo delle città più importanti; a rischio, secondo il New York Times, è un'ampia zona nella parte settentrionale del paese.
Il colonnello dell'esercito Usa Brian Tribus, sentito dall'Ansa, ha confermato che "le forze Usa hanno condotto tre raid aerei a Kunduz per proteggere le forze Nato sul terreno". I primi due raid sono "del 29 settembre: il primo alle 9,15 nella periferia di Kunduz, e il secondo alle 23,30 nei pressi dell'aeroporto della città. Un nuovo raid è stato sferrato nella notte all'una, sempre nelle vicinanze dello scalo".
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