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domenica 13 aprile 2014
Stragi di mafia, bisogna ripartire dalla legalità vera.
Eventi terroristici della portata di quello di via dei Georgofili a Firenze il 27 maggio 1993, non v’è dubbio abbiano trovato terreno fertile nell’illegalità ampiamente diffusa nel Paese, pericolo ancora oggi più che mai latente, visti gli enormi capitali nelle mani di “cosa nostra”.
Capitali quelli mafiosi, fortemente custoditi e messi nelle condizioni di non confluire nelle casse dissanguate dello Stato anche in momenti disperati sul piano economico come quello che stiamo vivendo.
Ancora una volta attraverso la magistratura e tutti gli altri, cercheremo di far arrivare agli studenti un messaggio forte e chiaro, di come sia un dovere quello di cercare di rendere il Paese nel quale vivono e crescono, il più legale possibile.
Attraverso il ricordo di eventi drammatici come quello del 27 maggio 1993 e la presentazione del prezioso lavoro di quanti si sono prodigati e si prodigano ancora oggi, affinché si arrivi ad una verità completa sul massacro della notte dei Georgofili, auspichiamo che i nostri sforzi di stimolo arrivino al risultato di rendere nota quella verità completa che dia, sì, giustizia alle vittime dirette, ma che scongiuri soprattutto il pericolo del terrorismo eversivo mafioso.
Ovvero scongiurare quella forma di terrorismo mafioso che dopo quelle bombe del 1993 ha portato a 20 anni di deriva politico/istituzionale ed economica, una deriva ancora oggi sotto gli occhi di tutti noi, senza che se ne possa intravvedere una via di uscita, forse perché l’emergenza mafia non è percepita come una priorità, bensì come un fenomeno che non ci riguarda.
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