lunedì 14 aprile 2014

Ambiente, la crisi c'è ma non per i gas serra, che continuano ad aumentare.


A dispetto della crisi, il volume globale di emissioni di gas serra ha continuato ad aumentare. Anzi di piu': tra il 2000 e il 2010 e' cresciuto a livelli record, come mai nei tre decenni precedenti. L'allarme è stato lanciato ieri gli scienziati del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc), riuniti a Berlino per presentare la terza e ultima parte del quinto rapporto sul clima, redatto sotto l'ombrello dell'Onu.
 
controlacrisi.org fabrizio salvatori
Per tenere il surriscaldamento globale entro i due gradi centigradi dal livello pre-industriale, occorrera' tagliare entro il 2050 le emissioni tra il 40% e il 70% rispetto al 2010, riducendole poi fino a un valore prossimo allo zero entro la fine del secolo. ''Dalla scienza arriva un messaggio chiaro: per evitare pericolose interferenze con il sistema climatico occorre smettere di avere un atteggiamento di sottovalutazione'', ha sottolineato uno dei tre co-presidenti del terzo gruppo di lavoro, Ottmar Edenhofer.
L'impatto di un'azione decisa non sarebbe particolarmente rilevante per l'economia: si stima che entro la fine del 21/o secolo si produrrebbe un rallentamento medio della crescita mondiale dello 0,06% del Pil all'anno. ''Il mondo non deve sacrificare la crescita per salvare l'ambiente'', commenta Edenhofer. Tra l'altro, aggiunge il tedesco, lo scenario non esclude dal costo il risparmio che deriverebbe dalla limitazione dei fenomeni atmosferici estremi e dall'inquinamento dell'aria.

Se invece non si faranno gli sforzi necessari la temperatura media del globo terrestre potrebbe crescere tra 3,7 e 4,8 gradi centigradi nel 21/o secolo, stima uno degli scenari elaborati da 235 autori da 58 Paesi mettendo a confronto oltre 10mila fonti scientifiche. Gli esperti non danno prescrizioni ai governi: ''Non e' compito dell'Ipcc'', spiegano i responsabili a chi chiede cosa debbano fare i governi per evitare la catastrofe Ma il rapporto e' piu' che chiaro nell'analisi e nella ''sveglia'', per usare le parole di Kerry. Occorre agire, ora, ribadiscono gli attivisti di Greenpeace in una manifestazione organizzata sempre ieri a Berlino, spingendo sullo sviluppo delle rinnovabili. E tutti i Paesi devono prendere parte al cambiamento, sottolinea l'ong Oxfam.
L'aumento dei gas serra e' l'elemento piu' importante del rapporto, spiega Sergio Castellari, delegato del governo italiano all'Ipcc, anche perché l'uso intensivo del carbone come fonte energetica in alcuni Paesi, tra cui Germania, Cina e altri Stati orientali, pesa sensibilmente sulla situazione generale. E in effetti, nonostante gli sforzi sulle rinnovabili, ''in Germania negli ultimi due anni le emissioni sono cresciute leggermente, perche' Berlino si trova in una situazione di cambiamento'', ha ammesso Jochen Flasbarth, rappresentante del governo tedesco all'Ipcc, ricordando l'abbandono progressivo del nucleare programmato dalla cancelliera Angela Merkel dopo Fukushima.

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