lunedì 21 aprile 2014

Ambiente, domani si celebra l'Earth day, ma per il pianeta non è per niente una festa.


Domani si celebrerà la giornata della terra.ò Sono ben 175 i paesi che aderiscono all’Earth day,nata ormai 44 anni fa. Protagoniste, le citta' 'verdi' nelle quali e' possibile vivere in modo piu' sostenibile.
 
controlacrisi.org fabio sebastiani

Decine gli eventi in programma in tutto il mondo, dal Ruanda, che ospitera' un convegno internazionale sulle citta' versi, all'India, dove l'attenzione all'ambiente sara' protagonista di una fiera del libro. Giochi, animazioni e conferenze sono previste in tutti gli Stati Uniti, da New York al Texas. Tante le iniziative in programma anche in Europa, dal campo-scuola dedicato ai ragazzi a Dublino ai corsi per costruire nidi in Moldavia. In Italia il Wwf si prepara a presentare, il 29 aprile a Roma, il rapporto "Natura in bancarotta. Perche' rispettare i confini del pianeta". Per il martedi' 22 sono invece in programma un concerto di Arisa, a Milano, e a Roma la maratona a Km zero lungo la riserva della Valle dell'Aniene e una mostra fotografica presso il Maxxi.
Le citta' sono un nodo nevralgico per il futuro del pianeta, considerando che in esse si concentra oltre la meta' della popolazione mondiale. Per questo la rete delle associazioni ambientaliste che promuove la Giornata ritiene giunto il momento di accelerare gli sforzi verso la promozione di citta' piu' 'verdi', con interventi che riguardino gli edifici, l'energia ed i trasporti.
Tuttavia la situazione del pianeta sotto il profilo ambientale si fa sempre più drammatica. Proprio pochi giorni fa uno studio di 1.250 scienziati (con l'approvazione di 194 paesi) sostiene che per contenere il riscaldamento globale entro livelli accettabili bisognerebbe tagliare le emissioni di gas almeno del 40% entro il 2050. Secondo il V rapporto dell’Ipcc, tra il 2000 e il 2010 le emissioni sono aumentate piu' rapidamente dei tre decenni precedenti: ogni anno abbiamo immesso nell'atmosfera un miliardo di tonnellate di gas serra in piu' rispetto all'anno precedente. "In questi ultimi anni- sottolinea Angelo Todaro, della Rete civica nazionale- abbiamo assistito a dei cambiamenti climatici spaventosi, temperature in aumento ovunque, periodi di siccita' e precipitazioni anomale, riscaldamento del mare, lo scioglimento dei ghiacciai sempre piu' veloce, autostrade di ghiaccio hanno lasciato il posto a fiordi e foreste, c'e' il rischio reale che moltissime isole dell'arcipelago Indonesiano scompaiano definitivamente nel giro di pochi anni. Non e' un problema solo dell'Italia, ma dell'Europa e dell'intero pianeta.

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