sabato 28 dicembre 2013

Un anno da dimenticare ...per i proibizionisti!



Alla fine dello scorso anno ci lasciammo con l’entusiasmante notizia della vittoria referendaria negli Stati di Washington e Colorado, che legalizzava l’uso di cannabis anche a scopo ricreativo, intuendo che stava accadendo una rivoluzione culturale e auspicando che il germe rivoluzionario fosse così tenace e vorace da infestare tutto il globo.
Di sicuro ha colpito il Sud America, che di proibizionismo stava morendo grazie alla famigerata “war on drug”, l’Uruguay, ad esempio, sembra aver adottato una linea saggia ed equilibrata nel voler affrontare il problema della cannabis in modo diverso da quello imposto fino ad ora dagli USA e non c’è motivo di non credere che molti Stati del continente seguiranno l’esempio del coraggioso presidente Mujica.
Il 2013 ha anche fatto registrare il crollo del mercato illegale di hashish dal Marocco verso la Spagna, grazie ai Cannabis Social Clubs, dimostrando che non c’è alcun motivo per rifornire ed arricchire il mercato illegale quando la coltivazione ed il consumo possono essere praticati nella legalità.
E anche nella nostra bistrattata nazione qualcosa si è mosso: in più occasioni dai tribunali è stato invocato il parere della Corte Costituzionale sulla legittimità della legge in vigore e la Commissione Giustizia della Camera, dove abbiamo avuto l’opportunità di illustrare esaurientemente il nostro punto di vista, nelle prossime settimane dovrebbe decidere se inviare alla discussione parlamentare la proposta di legge dell’on. Farina.
Inutile dire che per noi sono due momenti assolutamente importanti, sia per la battaglia che abbiamo condotto tutti insieme in questi anni di becero oscurantismo e sia per poter finalmente reintegrare la canapa nel giusto ruolo che da sempre ha avuto nella storia: una pianta prodigiosa al servizio dell’umanità!
Vi lasciamo quindi con l’augurio che il 2014 possa vederci finalmente soddisfatti e vi invitiamo alla partecipazione attiva in questi pochi mesi che ci separano dagli attesi verdetti, in particolar modo chiediamo la massima presenza in occasione della mobilitazione straordinaria nei giorni che precederanno il parere della consulta e a questo proposito pubblichiamo di seguito il comunicato della Rete “Fine del mondo proibizionista”: http://www.leggeillegale.org
Un sereno 2014 a tutti voi che ci leggete e un grazie di cuore per il sostegno che ci date!
Direttivo ASCIA
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Illegale è la legge, il suo costo reale…
II 15 dicembre a Roma, la Rete “Fine del Mondo Proibizionista” ha  indetto una assemblea nazionale, in vista del pronunciamento della Corte Costituzionale sulla Fini/Giovanardi, previsto il prossimo 11 febbraio, alla quale hanno aderito, animando attivamente l’incontro e il dibattito, un vasto ed eterogeneo numero di  realtà, soggetti, gruppi, che spaziano dai CSOA agli operatori  di riduzione del danno, ad associazioni, onlus e parti di organizzazioni istituzionali.
Otto anni di Fini/Giovanardi hanno prodotto decine di migliaia di arresti, millenni di galera per la somma delle condanne, sovraffollamento delle carceri, costi esorbitanti per la macchina repressiva e giudiziaria,crescita dei profitti delle narcomafie; tante, troppe persecuzioni e vittime ostaggio di impunità, ipocrisie, di reticenze, troppe le morti da non insabbiare che reclamano verità.
Le  due leggi sulle droghe e sull’immigrazione hanno provocato una serie di procedimenti che hanno fatto diventare la condizione carceraria Italiana un’emergenza, un caso nazionale, che ci pone dietro la Turchia.
Nessun altro paese europeo ha così tanti detenuti per reati connessi alle sostanze illegali: la pesante criminalizzazione dei consumatori stride di fatto con l’impunità riservata dal nostro sistema giudiziario ad autori di reati di ben altra natura, i cui  effetti nuocciono alla salute della società intera, come se le categorie da individuare e perseguire fossero pre-costruite a suon di stigma. L’Europa, sulla situazione nei nostri istituti di pena ha già richiamato l’Italia, che si appresta a presiedere il Consiglio della Comunità Europea con delle pessime credenziali, rea di non rispettare alcuni fondamentali diritti umani ; tra poco scatteranno salatissime e meritate multe!
Oggi, finalmente, sembra muoversi qualcosa… sembra che si possa arrestare il sistema.
Il 28 gennaio del 2013 la Terza Corte di Appello di Roma ha emesso un’ordinanza nella quale, si inviava alla Corte Costituzionale la Fini/Giovanardi per presunta  incostituzionalità  e veniva sospeso il processo a carico di due ragazze, fermate con pochi grammi d’erba; nei mesi successivi in tutto il paese numerosi altri tribunali, tra cui due corti di Cassazione, hanno fatto lo stesso, e adesso sappiamo che la Corte Costituzionale discuterà la questione l’11 febbraio prossimo.
Le principali contestazioni che saranno all’esame riguardano l’iter della legge che, invece di essere discussa in parlamento, è stata approvata tramite un decreto che riguardava un altro argomento (le Olimpiadi invernali di Torino 2006) e senza che ce ne fosse motivo d’urgenza; inoltre l’equiparazione delle sanzioni per droghe pesanti e leggere viola, oltre che l’intelligenza umana, la normativa europea in proposito.

Abbiamo tutti/e ben chiaro che la possibilità che la Corte Costituzionale cancelli la Fini/Giovanardi è un’occasione irripetibile, che aprirebbe scenari completamente nuovi.
Per  questo riteniamo necessario riunire tutte le forze, mobilitare soggetti, gruppi, attivisti, pazienti, strutture ed organizzazioni, che da anni si battono per l’abrogazione di questa infausta legge, in una grande manifestazione che si terrà a Roma l’8 febbraio 2014. Vogliamo costruire un percorso dal basso e condiviso che focalizzi l’attenzione sui danni causati dalla Fini/Giovanardi e che sia da propulsore alle decisioni della Corte Costituzionale.
Chiediamo a tutte e a tutti di aderire e far girare questo appello; di organizzare la mobilitazione a partire dai territori informando e promuovendo iniziative di raccolta fondi a sostegno della partecipazione alla manifestazione, tantissimi  punti segnati su una mappa dove, chi  vorrà, potrà trovare altri disposti a organizzare il viaggio collettivo fino a Roma, mettendo a disposizione o affittando assieme i mezzi.
Non siamo più disposti a pagare con le nostre vite e con i nostri diritti il prezzo di leggi ideologiche e repressive finalizzate a rafforzare il miliardario monopolio del commercio delle narcomafie; non siamo più disposti a veder riempire le  galere di consumatori,  che diventano secondo il teorema punisci e correggi criminali e poi malati e di veder perseguitare anche i pazienti che usano la cannabis a scopo terapeutico.
Non siamo più disposti a lasciare morire persone nelle  carceri,  e’ arrivato il momento di spingere verso la completa depenalizzazione dell’ uso personale di sostanze, iniziando dalla cannabis e dalla sua autoproduzione, come d’altronde sta già avvenendo in molti paesi del mondo.
L’8 febbraio saremo in piazza perchè “giusto o sbagliato non può essere reato!”
Per info ed adesioni scrivi a:
adesioni@leggeillegale.org

leggeillegale@gmail.com
Firmatari:
Csoa Forte Prenestino (Roma), Csoa Sans Papier (Roma), Laboratorio Puzzle (Roma), Infoshock Csoa Gabrio (Torino), Lab57 (Laboratorio Antiproibizionista Bologna), Osservatorio Antiproibizionista Canapisa Crew (Pisa), Laboratorio Occupato SKA (Napoli), Comitato Verità per Aldo Bianzino (Perugia),  Studenti Scuole Superiori, European Coalition for Just and Effective Drug Policies (ENCOD Italia), Million Marijuana March (Italia),  Ass.ne La, Ass.ne Attivamente, Ass.ne Tilt, Ass.ne Giovani per Turania, Ass.ne Ascia, Ass.ne Freeweed, Quadraro Massive Sound System, SEL, Overgrow Comunity, Sicilcanapa, PIC, alcuni pazienti.

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