Mentre nel paese ci sono stati 37 arresti per corruzione tra cui 3 figli di ministri... il "popolo di Gezi Park" ritorna in piazza.
22 / 12 / 2013
Ultima
ora: dalle notizie che arrivano sono migliaia le persone in piazza. La
polizia ha attaccato il corteo pacifico con gas e idranti, ma la
manifestazione continua.
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Oggi si scende in piazza a mezzogiorno ore 12 a Kadikoy Istanbul, come annunciato dal "popolo di Gezy Park".
Info sulla manifestazione :
Una
manifestazione nella quale le
parole d' ordine sono volte alla riconquista di un diritto alla
città che parta dall'unione delle richieste e delle necessità
emerse nel corso degli ultimi anni. Una manifestazione, come hanno
annunciato le numerose sigle che l'hanno promossa, per denunciare la
corruzione del potere
politico e le ingerenze delle amministrazioni locali che hanno
letteralmente svenduto intere parti di questa metropoli in favore di
una speculazione edilizia volta a costruire centri commerciali e
casinò, edificando una città al fine di soddisfare i desideri di
pochi e mettendo sotto scacco la natura, i parchi, la privatizzazione
dell' acqua, i quartieri, i giardini e le piazze.
Un attacco nei confronti di una
metropoli che viene ormai saccheggiata dalle grandi Corporation in
favore di una massiccia cementificazione, dove la realizzazione di
grandi opere volte alla costruzione del terzo ponte e del terzo aeroporto avviene a scapito dei sacrifici dei cittadini.
Un corteo per riappropriarsi della
propria cultura e dei propri valori basati su condivisione e
solidarietà. Una marcia nella quale l'orgoglio e il coraggio siano
la linfa verso la conquista di un sogno il cui unico fine è
riconquistare una città a partire del proprio presente e verso
l'immediato futuro, così viene presentata dagli organizzatori.
Dopo le dimostrazioni, tra l'altro mai
fermatesi, che negli scorsi mesi hanno visto una partecipazione di
studenti universitari assieme a professori
universitari volti alla contestazione della privatizzazione del sistema
scolastico.
Per capire il clima nel paese bisogna soffermarsi su una notizia: nei giorni scorsi in Turchia si è svolta una maxi operazione condotta
nella notte tra il 17 ed il 18 dicembre, nella quale 3 differenti
indagini hanno portato all'arresto di circa 37 indagati. Il coinvolgimento di figure di primo
rilievo in queste indagini delineano il più grande scandalo politico
nella storia recente della Turchia. Accuse di corruzione, pagamento di
tangenti, concussione, e ancora altro tra i capi d'accusa.
Una "mani pulite" la
potremmo definire, in uno scenario che risalta una continua
complicità tra le figure di alto rilievo dell' economia turca e il
potere politico, corrotto e colluso.
Il partito di Erdogan, l' AKP ( partito
Giustizia e Sviluppo) è stato letteralmente travolto da questi
ultimi avvenimenti.
Tre le indagini in corso: 71 le persone
coinvolte.
La prima ha visto protagonista la
presenza di Resa Zarrab, uomo d'affari azero accusato di aver pagato
tangenti ai membri del Gabinetto al fine di coprire delle transazioni
sospette e denunciato per aver corrotto dei funzionari al fine di
garantire la cittadinanza turca ai suoi familiari e agli appartenenti
alla sua presunta banda criminale.
La seconda operazione riguarda
turbative d' asta e permessi di costruzione elargiti tramite tangenti
a determinate imprese nelle quali sono rimasti coinvolti i figli di 3
Ministri. Si tratta di Baris Guler, figlio del
ministro degli interni Muammer Guler, il figlio del ministro dell'
Ambiente Erdogan Bayraktar, e il figlio del titolare dell' Economia
Zafer Caglayan, oltre a Agaoglù Ali (magnate delle costruzioni), al
direttore generale della Halbank Suleyman Aslan e ad altri 14
detenuti, annuncia il quotidiano Hurriyet.
Al fine di evitare interferenze nelle
indagini in corso, il governo ha rimosso i funzionari di alto rango
del dipartimento di polizia: 14 i capi di dipartimento che sono stati
dimessi e lo stesso capo della polizia di Istanbul, oltre ad altri 18
agenti, sono stati licenziati negli scorsi giorni.
La terza ed ultima indagine è relativa
a permessi di costruzione di grandi opere assegnate ad una ditta dal
comune di Istanbul Fatih nonostante la pericolosità che la stessa
opera potrebbe causare, in termini di sicurezza al Marmary Tunnel.
In questo scenario altamente complesso
e in continua evoluzione sono state immediate le pressioni dal leader
del partito d'opposizione CHP (Partito Repubblicano del Popolo) volte
a far cadere questo governo.
L' intento di mistificare la realtà da
parte dei politici dell' AKP che paventano una vera e propria
montatura da parte dei partito d'opposizione in vista delle prossime
elezioni che si terranno a marzo non hanno fermato le migliaia di
persone che si sono riversate immediatamente nelle piazze.
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