La violentissima esplosione ha completamente sventrato il mezzo. Si sospetta ancora una volta che l’azione terroristica sia stata portata a termine da una donna kamikaze, come già avvenuto ieri e due mesi fa. L'ondata di terrore nella zona preoccupa molto perché mancano ormai poche settimane dall’inizio dei Giochi Olimpici Invernali di Sochi 2014, che si inizieranno il 7 febbraio. Utilizzati quattro chili di esplosivi.
La violentissima esplosione ha completamente sventrato il mezzo. In un primo momento gli inquirenti ritenevano che l’ordigno fosse stato posizionato nel mezzo e fatto esplodere a distanza, invece si è trattato di un assalto kamikaze portato a termine da un uomo che ha utilizzato quattro chili di esplosivo Tnt. La polizia ritiene che l’attentato di questa mattina abbia “elementi identici” con quello di ieri nella stazione ferroviaria. “Come alla stazione, la bomba era piena di schegge. Forse i due ordigni sono stati fabbricati nello stesso posto” ha spiegato il portavoce degli investigatori Vladimir Markin citato dai media russi. Secondo gli investigatori l’uomo responsabile dell’attentato di ieri alla stazione di Volgograd (e non una donna) sarebbePavel Pechenkin. Nato a Volzhsk, nella repubblica dei Mari, nel centro della Russia, nella primavera del 2012 si sarebbe unito ai militanti del Daghestan dopo essersi convertito all’Islam e aver cambiato nome in Ansar ar-Rusi, ha aggiunto la fonte. Sono intanto in corso gli esami del Dna delle vittime dell’attentato.
“È stata aperta un’inchiesta per attentato terroristico e traffico d’armi” ha affermato Markin. L’esplosione è avvenuta alle 8.23 ora locale (le 5.23 in Italia). Secondo le immagini mostrate dalla tv russa, il veicolo è stato quasi totalmente distrutto dalla violenta esplosione. La Commissione antiterroristica nazionale ha fatto sapere che la deflagrazione è stata causata da un ordigno che probabilmente è stato piazzato nell’area del bus riservata ai passeggeri. Per il momento nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità dei due attacchi.
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