https://www.libreidee.org
C’è qualcuno che vorrebbe prolungare all’infinito l’emergenza, la
chiusura del paese, spostando la liberazione di data in data, di fase in
fase. C’è qualcuno che ci guazza in questa quarantena, ne approfitta,
si avvantaggia, su piani diversi. C’è qualcuno che in questa paralisi si
sente importante, decisivo, determinante, esercita il potere
allo stato puro, in grande o in piccolo, e riduce i cittadini a
bambini, malati e delinquenti, tutti con l’obbligo di stare dentro. C’è
qualcuno che gode il quarto d’anno di celebrità, si arroga il diritto di
decidere nel nome della vita e della morte, ti consente o meno di
respirare, a sua discrezione, ti toglie la libertà senza darti in cambio
la sicurezza; ma accolla quest’ultima solo sulle tue spalle, dipende
solo da te, se ti barrichi in casa, stai buono e ti separi da tutti. Il
nuovo Hobbes decreta: Homo homini virus. E su quella paura
fonda il suo strapotere. C’è qualcuno che vede in questa situazione la
realizzazione della propria utopia, tutti irretiti, cioè presi per la
rete, attaccati a una piattaforma, senza più differenze, tutti uguali,
magari con uno stesso reddito universale di miseria, controllati e
cinesizzati come il Grande Impostore vuole. Se ci fosse qualcuno in
grado di parlare oggi nel nome della fede direbbe che tutto ciò è
diabolico, perché diavolo significa separare, dividere.
C’è qualcuno che teme di tornare alla vita normale perché sa che
l’incantesimo si spezzerebbe, il consenso di gregge, automatico e
impaurito, verrebbe meno, la vita tornerebbe aperta. C’è qualcuno che
ritarda sine die la prigionia universale perché sa che tragedie ci aspettano per il lavoro, la società, le famiglie, l’economia
e non è stato predisposto nulla di concreto e di adeguato. C’è qualcuno
che prolunga questa condizione per stremare i cittadini, devitalizzarli
e abituarli e intubarli, e farli appena uscire ma con la minaccia che
se non fate i bravi tornate in castigo. Terrorismo mediatico e sanitario.
“Impresari della paura”,
vi ricordate? Ogni giorno e ogni giornalone rovesciavano su Salvini e
sulla destra nostrana e internazionale, accuse di fondare il loro
consenso sulla paura. Paura degli sbarchi, dei migranti, dei rom; impresari della paura.
Come definire ora il governo in carica, le sue task force e tutto il
carrozzone di esperti e comunicatori, se non grandi fabbriche della paura?
Incutere terrore nella gente per tenerla prigioniera in casa, privarla
delle libertà più innocue e più elementari, fare un lavaggio del
cervello in massa per spaventarli sui rischi che si corrono solo ad
allentare la sorveglianza da regime poliziesco che stiamo vivendo. Con
divieti insensati su chi incontrare e chi no, sui luoghi, le case, dove
la cautela non c’entra ma è solo coazione, Comandamento. Impresari del
terrore.
Mai viste tante auto di polizia e carabinieri in giro, sono spariti i
problemi di mezzi, personale, carburanti… Agli angoli delle strade vedi
soldati coi mitra che sorvegliano sul pericoloso popolo italiano, come
se ci fosse da abbattere pericolosi terroristi in vena d’uscire di casa.
Ti barrichi in casa per il terzo mese consecutivo e devi subire
l’aggressione del video con quell’indegno volantinaggio di propaganda e
terrore dei tg: “non abbassare la guardia”, “mantenere alta la
tensione”, non è finita la galera; se allentiamo appena, arriva sicura
come la morte una tempesta di contagi. E via di questo passo, ogni
servizio, ogni intervista, ogni
passaggio in studio ti vomita un solo, ossessivo messaggio. Anche
dall’estero le notizie e le immagini sono filtrate per ammaestrarci.
Vedi comitati tecnico-scientifici che non sono stati capaci di prevedere
un beneamato tubo, neanche le previsioni più ravvicinate, non sono
stati in grado di dare indicazioni di alcun genere e ora ci prospettano
ben 92 scenari: ma tra tutti, i tg, i governi, gli esperti compiacenti,
ci sparano solo i più agghiaccianti per spaventarci e costringerci in
casa.
Tutto come prima, e se non vi comportate bene, peggio di prima. Bande
di virologi che in due mesi di vetrina quotidiana non hanno concordato
su nessuna profilassi e non hanno saputo dire altro che ripetere il
rimedio primitivo del duemila avanti Cristo: state a casa, lontani dal
prossimo, lavatevi le mani. Grazie, non c’era bisogno di loro per
sentirci dire quello che una qualunque nonna analfabeta era in grado di
dire. Dalle istituzioni, dagli organismi “preposti”, nessuna terapia o
prevenzione socio-sanitaria, in più di due mesi. Solo un incubo
militante, state a casa, vi spariamo a vista, vi facciamo tornare a casa
carichi di
meraviglie, vi sorvegliamo coi droni e gli elicotteri tipo “Apocalypse
now” e noi i vietcong. In casa fate onanismo sul virus, per distrarvi
sparatevi un bel filmone sul contagio: vi racconta ciò che state
vivendo. Siete già nella leggenda, nella fiction… Rallegramenti.
Intendiamoci. Non tutti coloro che ci prescrivono e osservano queste
norme sono in mala fede, c’è chi ne è davvero convinto e argomenta bene.
Né è in discussione la necessità delle precauzioni, ma quelle
necessarie, ragionevoli, come distanziarsi e mascherarsi, andare il meno
possibile e più coperti possibile nei luoghi pubblici, magari
controllare le condizioni di salute (ciò che nessuno ci ha mai fatto).
Ma star da soli all’aria aperta, passare isolati da una casa all’altra
non provenendo da nessuna zona di rischio, uscire, bagnarsi o saltellare
per conto proprio in luoghi appartati, vedere una persona anche se non è
congiunto, riprendere con tutte le precauzioni le attività lavorative,
sono rischi calcolati, che si devono correre se non vogliamo che i danni
per la prevenzione diventino superiori ai danni sanitari. Un manifesto
firmato da tanti, in primis da Vittorio Sgarbi, ha denunciato questo
regime liberticida; un flash-mob di cittadini contro le violazioni della
Costituzione è stato fatto ieri mattina a Bologna. Ma vige la legge
marziale. Filate a casa, da soli, coda tra le gambe.
(Marcello Veneziani, “Gli impresari del terrore”, da “La Verità” del 3 maggio 2020; articolo ripreso sul blog di Veneziani).
Rete per l'Autorganizzazione Popolare - http://campagnano-rap.blogspot.it
Pagine
- Home
- L'associazione - lo Statuto
- Chicche di R@P
- Campagnano info, news e proposte
- Video Consigliati
- Autoproduzione
- TRASHWARE
- Discariche & Rifiuti
- Acqua & Arsenico
- Canapa Sativa
- Raspberry pi
- Beni comuni
- post originali
- @lternative
- e-book streaming
- Economia-Finanza
- R@P-SCEC
- il 68 e il 77
- Acqua
- Decrescita Felice
- ICT
- ECDL
- Download
- हृदय योग सारस
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento