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Venerdi 6 marzo, al
palazzo occupato in viale della Province 196 ci sarà una assemblea
cittadina a Roma convocata da Potere al Popolo. E’ stato scelto il tema
della struggente canzone di Gigi Proietti – Nun je dà retta Roma – per
indicare la visione alternativa e di rottura sul futuro di una città che
viene definita nel documento di convocazione “Bellissima ma dannata”.
Le contraddizioni
sociali nella metropoli romana si acutizzano e sulle elezioni comunali a
Roma nel 2021 sono già cominciate le grandi manovre che indicano una
forte politicizzazione della scadenza amministrativa. Con l’assemblea di
venerdi Potere al Popolo apre un percorso di confronto con le realtà
sociali e politiche che hanno una visione alternativa e non subalterna
delle soluzioni per Roma.
Qui di seguito la presentazione dell’assemblea e più sotto il documento di Potere al Popolo su Roma.
******
Viviamo in una città bellissima ma dannata.
Negli ultimi dieci anni sono stati
tagliate oltre l’80% delle risorse per le politiche abitative, per le
scuole, le strade, il verde pubblico, il trasporto locale e le attività
culturali. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
Questi tagli sono il risultato di
una classe politica che ha scelto di non toccare determinati interessi
in città, che ha diminuito la spesa pubblica e sociale accettando gli
antipopolari vincoli di bilancio e ha rinunciato a rinegoziare il debito
di Roma.
Quattro anni fa, la proposta della
Raggi aveva convogliato quel malcontento e quella rabbia verso le
politiche di destra e sinistra nella promessa di un cambio di passo,
riscuotendo un forte consenso dai quartieri popolari. Oggi dobbiamo
constatare che quell’ipotesi è totalmente fallita, per incapacità della
giunta di opporsi ai veri poteri forti e di praticare un’alternativa
reale. La vita per le persone che abitano Roma non è certamente
migliorata.
Crediamo sia arrivato allora il
momento di prendere parola in prima persona, perché ad oggi non ci
rappresenta nessuno. Siamo stanchi della solita politica che negli anni
ha abbandonato ogni ipotesi di reale cambiamento della società e che
parla solo di “voto utile”. Vogliamo un cambiamento che metta al centro
la gestione pubblica dei servizi essenziali diffusi sul territorio.
Contro le privatizzazioni, pretendiamo re-internalizzazioni e un piano
di assunzioni straordinario.
Più del 90% degli abitanti di Roma
risiede ormai fuori dai quartieri centrali. Roma è soprattutto questo,
la periferia di sé stessa.. Dobbiamo mettere al centro la questione
della redistribuzione della ricchezza, nessuno deve essere escluso.
Crediamo che non si possa più tollerare una politica che investe
solamente nei quartieri centrali per attrarre investimenti nel turismo,
risorse che poi finiscono quasi interamente in mano privata.
Nel percorso verso le elezioni
comunali di Roma, in molti annunciano di rappresentare un’alternativa,
ma ci propongono solo una “variazione sul tema”, senza discontinuità nel
favorire i soliti interessi, a destra e a sinistra.
Come siamo presenti nella battaglia
politica di tanti territori sul piano nazionale, così vogliamo
contribuire a rappresentare una vera opposizione ed una alternativa in
questa città. Per noi non è una sfida elettorale, è una sfida politica.
Dare una risposta di cambiamento
reale oggi deve assolutamente rompere con malcapitate alleanze in nome
di un antifascismo troppo labile per essere vero, perché i fascisti
strumentalizzano il disagio sociale raccogliendo i danni seminati da chi
ha governato finora con politiche antipopolari. La malattia non può
essere la cura.
Siamo le precarie, i giovani, gli
studenti, le lavoratrici e i lavoratori Siamo gli abitanti dei
quartieri, persone che faticano a trovare una stabilità in una città
messa così male. Sappiamo che ci sono tanti come noi che non si
rassegnano a questa pacificazione sociale e politica. Tanti che come noi
lottano e resistono all’avanzare delle disuguaglianze sul proprio posto
di lavoro, nel proprio quartiere, contro le speculazioni ambientali e
contro gli sfratti. Tanti che come noi provano a valorizzare i loro
quartieri con attività sociali e con il recupero degli spazi comuni,
sottraendoli all’abbandono
.
Accettando questa sfida,
invitiamo tutte le forze sociali che condividono la necessità di
confrontarsi su questa prospettiva a partecipare a un’assemblea pubblica
cittadina. Venerdi 6 marzo, ore 19, via delle Province 196
Il documento di Potere al Popolo per Roma
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