http://www.controlacrisi.org
Questa pandemia non lascerà il mondo e noi stessi come eravamo prima.
Sta tirando fuori da noi quello che siamo realmente (come individui,
corpi sociali, comunità) e sta, in fin dei conti, mettendo a nudo tutti i
limiti, le ipocrisie, le ingiustizie del nostro modello sociale,
politico e culturale che, con buona pace di chi finge ancora di non aver
capito, si chiama capitalismo.
Il fatto che la sua ultima barbara
forma (quella del neoliberismo più o meno globalizzato) abbia
chiaramente preso nel tempo il sopravvento, mette a nudo tutta la
pericolosità di quei sistemi sociali, economici e politici che lo hanno
assunto nelle sue forme più estreme.
Quelle forme saranno
inevitabilmente travolte anche se, francamente, non so se ne usciremo
con il rafforzamento della consapevolezza collettiva che ci porterà
sulla via dell'alternativa o se con un imbarbarimento ulteriore di cui
non voglio nemmeno immaginare le forme.
Per ora osservo e intravedo
(sempre meno indistintamente) salire nel nostro Paese la consapevolezza
della posta in gioco: vi rendete conto? Dopo anni di smantellamento del
pubblico e degli investimenti stiamo chiedendo a gran voce di rafforzare
la sanità pubblica, la scuola, i servizi .... dopo anni di urla per il
nemico alle frontiere che ci invadeva scopriamo, improvvisamente, che
siamo noi gli untori e che è inutile fare i blocchi alle frontiere (dove
sono le frontiere? a Codogno? a Huan?) e tanto meno schierare gli
eserciti... dopo anni di scie chimiche e di "uno vale uno" e di feroce
polemica coi vaccini, siamo tutti a chiedere alla scienza un vaccino per
risolvere il problema e dirci una parola "autorevole" e rassicurante.
Non
so come ne usciremo ma so che quanti di noi si sono battuti in questi
anni per i diritti, la funzione del pubblico, la democrazia, le
politiche di investimento, le scelte di riconversione ambientale ed
ecologica sono portatori dentro di se degli anticorpi positivi per
uscirne positivamente e in avanti. Dovremmo farci sentire con più forza e
prepararci, soprattutto, a costruire sulle macerie che la crisi
economica e politica che si prepara ci lascerà.
A proposito di
politica .., mentre sento salire le condizioni per una nuova coscienza
popolare, vedo la politica (almeno quella delle forme pubbliche del
palazzo) sempre più distante e in difficoltà. Sopratutto vedo le destre
di questo Paese che, spiazzate e intontite da quello che sta accadendo
(e che accidenti! proprio ora che ci preparavamo a governare! Non vale!
Ritorniamo al teatrino messo in piedi con Renzi, presto!), si dimostrano
per la zavorra politica e culturale che sono. Dietro un dichiarato
"orgoglio della nazione", li sento sparare ogni giorno "ci vuole di più,
ci vuole di più ... non basta ...". Che misera classe dirigente piena
di slogan roboanti e senza idee per il futuro!
Non ho sentito fin qui
uno di loro (non dico Salvini che della destra ha scelto di cavalcare
l'anima becera) ma nemmeno un intellettuale (c'è?), dire parole chiare
sulle responsabilità del modello di sviluppo e di società in cui le
politiche di uno sviluppo senza etica, della privatizzazione e dello
smantellamento dello Stato sociale ci ha portati e su cosa dovremmo fare
domani.
Li ho sentiti dire che è colpa dei cinesi che mangiano i
topi mentre è sempre più chiaro che questa epidemia l'avevamo in casa da
tempo e la incubavamo nei tanti territori e comunità ecologicamente e
socialmente fragili. Li ho sentiti dire tutto e il contrario di tutto
solo per tenere la voce alzata e non scomparire dalla scena (sempre meno
ascoltati mi sembra).
Non sento ancora parole chiare nemmeno dalla
sinistra tutta impegnata a dare di se una immagine responsabile senza
dire come dovremmo cambiare strada dopo che il PD nei decenni è stato il
maggior interprete delle politiche antisociali e anti ecologiche e, per
dire la verità, sento un silenzio assordante di quella parte della
maggioranza che fino a ieri ha saputo solo gridare "Onestà! Onestà!" ...
Eh già! e ora come la mettiamo? il virus colpisce tutti: onesti e
delinquenti. Semmai la differenza la fa la condizione sociale ed
economica di chi una casa ce l'ha e può starci chiuso dentro e chi vive
sotto i portici o nelle bidonville delle periferie o fra chi può pagarsi
il tampone e sospendere la sua vita sociale per qualche tempo e chi non
ha altra scelta che aspettare o continuare a vivere cercando di mettere
insieme il pranzo con la cena sperando di non essere positivo.
Ma,
forse, nei confronti dei grillini sono troppo impietoso. In fondo, nel
loro lucido caos, una cosa positiva la hanno azzeccata: ci hanno
consegnato un presidente del Consiglio che si sta dimostrando
all'altezza del compito e della situazione. Un "uomo della società
civile" che sta facendo il suo lavoro pur in mezzo a mille
contraddizioni (come avrebbe potuto essere altrimenti per un evento cosi
nuovo e imprevedibile?) provando a tenere insieme responsabilità,
fermezza, senso dello Stato, progressività nel percorso che punta
(evidentemente) a stimolare consapevolezza nella comunità ... della qual
cosa sono comunque piacevolmente soddisfatto: in fondo c'è vita e c'è
ancora speranza.
Rete per l'Autorganizzazione Popolare - http://campagnano-rap.blogspot.it
Pagine
- Home
- L'associazione - lo Statuto
- Chicche di R@P
- Campagnano info, news e proposte
- Video Consigliati
- Autoproduzione
- TRASHWARE
- Discariche & Rifiuti
- Acqua & Arsenico
- Canapa Sativa
- Raspberry pi
- Beni comuni
- post originali
- @lternative
- e-book streaming
- Economia-Finanza
- R@P-SCEC
- il 68 e il 77
- Acqua
- Decrescita Felice
- ICT
- ECDL
- Download
- हृदय योग सारस
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento