Infortunio mortale nello stabilimento della Opas di Migliarina di Carpi, nel modenese, uno delle più importanti aziende di macellazione carni in Italia. Intorno alle 20 di martedì 10 marzo, un operaio di 41 anni è rimasto incastrato negli ingranaggi del macchinario che stava pulendo. Originario del Ghana, l’uomo era assunto da una cooperativa esterna del mantovano. Secondo le ricostruzioni, i colleghi, appena si sono resi conto di quanto stava succedendo, hanno spento le macchine e provato a soccorrerlo. Hanno allertato anche il 118, ma i medici, una volta arrivati sul posto, non hanno potuto fare nulla per salvarlo.
Poche ore dopo i sindacati hanno proclamato un’intera giornata di sciopero, denunciando le condizioni di lavoro e la scarsa sicurezza, in particolare per gli operai assunti in appalto. La sigla autonoma del Si Cobas, da diversi anni attiva nel distretto alimentare emiliano e in quello del facchinaggio, ha organizzato una mobilitazione provinciale, invitando gli iscritti ad astenersi dal lavoro e a radunarsi davanti allo stabilimento di Carpi. Secondo il Si Cobas, l’operaio “era talmente isolato che nessuno lo ha visto né sentito ed è stato ritrovato solo dopo molto tempo”.