Diciamo
subito che questo è un comportamento di rottura con qualsiasi dovere di
solidarietà comune di fronte all’epidemia e chi lo compie è un vero
sciacallo.
Le
aziende devono mettere i dipendenti in cassa integrazione , che il
governo è impegnato a concedere ovunque anche dove c’è un solo
dipendente.
Inoltre
è giusto che le imprese in difficoltà ricevano aiuti. Ma solo se non
licenziano.
Se invece buttano in mezzo alla strada le persone, allora
quelle imprese devono essere trattate come avvelenatori sociali, non
devono avere neanche un centesimo di aiuto e ricevere i più tassativi
controlli di ispettori del lavoro, guardia di finanza, ispettori
sanitari. Se un ‘azienda licenzia va denunciata alla Procura della
Repubblica per procurato allarme e danno sociale.
Lo
stato chiede sacrifici ed il rispetto della solidarietà sociale. Lo
imponga alle imprese subito., ha tutti i mezzi per farlo e il governo la
smetta di annunciare provvedimenti che poi rinvia. E Confindustria
Confcommercio e compagnia prendano posizione invitando a non licenziare o
tacciano per sempre.
Le imprese rispettino la Costituzione e l’umanità.
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