giovedì 4 ottobre 2018

Oggi l'interrogatorio di Mimmo Lucano, che dichiara: "Mi accusano di reato di umanità. Forse la Costituzione la rispetto più io di tanti che si nascondono dietro il rispetto delle regole". Cresce il clima di mobilitazione per sabato prossimo

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"Non ho nulla da nascondere e da non dire, tutto quello che so lo dico, tutto". Così, rivolto ai giornalisti, entrando nel Tribunale di Locri, il sindaco di Riace Mimmo Lucano. Ha detto anche che non si sarebbe mai aspettato le tante attestazioni di solidarietà che gli sono arrivate. 
Dopo l'interrogatorio, uscendo dal tribunale Lucano ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Mi accusano di reato di umanità. Forse la Costituzione la rispetto più io di tanti che si nascondono dietro il rispetto delle regole". E sull'accusa di aver organizzato dei matrimoni combinati per far restare i migranti in Italia, ha detto: "Salvare anche solo una persona dalla strada, vale 15 anni da sindaco".
Intanto, sta crescendo il clima di mobilitazione per quanto riguarda la manifestazione di sabato prossimo. La Cgil nazionale ha deciso di partecipare all'iniziativa. 
A farlo sapere è stato ieri il segretario confederale della Cgil, Giuseppe Massafra. Decine sono state ieri le dichiarazioni di solidarietà provenienti dal mondo Cgil e dalle organizzazioni di volontari come quella dell’Auser che si occupa di anziani e invecchiamento attivo.
In solidarietà con il sindaco e in difesa del modello Riace il comunicato unitario di ieri firmato da Anpi, Arci, Cgil, Articolo 21, Libera e Rete della pace: Riace, un piccolissimo paese quasi spopolato della profonda Calabria, è diventato un simbolo nel mondo. Il modello Riace è semplicemente la straordinaria dimostrazione che si può costruire un efficace sistema di accoglienza diffusa, che l’integrazione rappresenta una importante occasione di sviluppo per il territorio, che costruire una società inclusiva ed accogliente è un vantaggio per tutti. Un’utopia contro la quale negli ultimi mesi aveva fatto già balenare le sue accuse il Ministro dell’Interno: la colpa di Riace sarebbe quella di aver accolto troppo, anche oltre le decisioni delle commissioni prefettizie. Sta di fatto che i finanzieri stamattina hanno arrestato, ai domiciliari, l’uomo-simbolo di quella esperienza, il sindaco Mimmo Lucano, con l’accusa – tra l’altro – di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

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