Ogni anno tonnellate di suolo fertile e ricco di biodiversità, vengono riversate su strade, ferrovie, infrastrutture provocando danni per oltre 100 milioni di euro.
Il suolo agrario è una risorsa esauribile, ed una volta perso non viene più rigenerato.
Per informazioni sulla tecnica della semina diretta LINK
seminadiretta.org
La semina diretta contrasta l’erosione superficiale bloccando la perdita di suolo fertile.
Siamo ormai prossimi alle semine del grano.
I terreni sono stati arati e ripassati.
L’agricoltore ha preparato il letto di semina che dovrà ospitare i semi del cereale.
Già, il letto di semina.
La definizione, molto appropriata, evoca
suoli ben livellati, uniformi, omogenei, tirati a nuovo, che
l’esperienza e la maestria dell’agricoltore ha potuto modellare creando i
paesaggi autunnali tipici delle aree vocate a grano.
Colline morbide con colori caldi che vanno
dal beige chiaro fino al nero più scuro passando attraverso le infinite
sfumature di marrone.
Tutto bellissimo se non fosse per un particolare.
Il “letto di semina” presenta una zollosità
del terreno ridotta ai minimi termini, finalizzata ad ospitare i semi
del grano non più grandi di 1 cm.
L’agricoltore ha dovuto passare più volte
sul terreno, con attrezzature differenti, per ridurre le grandi zolle
delle arature a particelle più piccole di un guscio di noce.
Questo particolare assume un’importanza drammatica in occasione delle precipitazioni tipiche del nostro autunno.
In caso di pioggia infatti, l’acqua che
impatta il letto di semina inizia a ruscellare verso valle portando con
se le piccole zolle di terra.
Basta una pendenza minima del 1%, tipica
della pianura, per provocare l’azione erosiva dell’acqua: immaginiamo
cosa può succedere con le pendenze del 20 o del 30% delle colline del
centro sud Italia.
E non sono necessarie le bombe d’acqua le
cui conseguenze sono, purtroppo, sotto gli occhi di tutti, ma basta una
pioggia nella media per provocare ingenti perdite di suolo.
Ogni anno perdiamo in media 10 tonnellate per ettaro di suolo fertile, un dato drammatico se pensiamo che in autunno si seminano 2.000.000 di ettari circa di cereali.
C’è un solo modo per arginare la perdita di suolo per erosione superficiale: la semina diretta.
La tecnica agronomica della semina diretta,
tenendo fermo il terreno, difende il suolo fertile contrastando
l’erosione superficiale e riportando fertilità e biodiversità al suolo
agrario.
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