A Roma è in corso alla FAO la 45esima
edizione del Comitato per la Sicurezza Alimentare delle Nazioni Unite
(CFS). Si tratta dello spazio di decisione politica internazionale più
importante, in cui i governi prendono decisioni sulle politiche
internazionali della produzione alimentare.
usb.it
Giovedì 18 ottobre, il
Meccanismo della Società Civile (CSM) ha organizzato un panel, che ha
preceduto la sessione plenaria del CFS, nel quale ha discusso della
connessione tra la migrazione e il diritto al cibo. Il panel è stato
aperto dalla Relatrice Speciale delle Nazioni Unite Hilal Elver, che ha
da poco concluso un rapporto proprio sulle condizioni dei lavoratori
agricoli, e ha incentrato il suo intervento sui risultati della ricerca
concernente la situazione dei/delle lavoratori/trici agricole migranti.
Grazia Valentino, del Consiglio per la ricerca in agricoltura, ha fatto
un’analisi dell’economia agraria è ha parlato insieme ad ActionAid sulla
condizione delle lavoratrici agricole migranti nel foggiano sui dati
del lavoro delle donne migranti in quelle zone, attraverso interviste
sul campo, e in Italia, attraverso un'analisi secondaria dei dati.
Nasmin Choudhury, rappresentante del settore giovani del CSM, ha portato
l’esperienza asiatica, mentre l’ambasciatrice del Messico ha parlato
della situazione globale dei migranti, delle loro difficoltà, della
perdita dei diritti dei lavoratori messicani sfruttati nei campi
statunitensi.
Gli organismi internazionali concordano sulla generale
perdita dei diritti umani.Patrick Segal Konde, nel suo intervento a nome
dell’Unione Sindacale di Base, ha fatto un’analisi dettagliata della
situazione dei lavoratori agricoli dal Nord al Sud dell’Italia, paese in
cui le persone continuano a vivere nella vulnerabilità più assoluta
senza nemmeno la minima traccia di diritti, a cominciare da quelli
sindacali. Vivono lontani dalle città e dai paesi, in una vera
segregazione fisica è sociale. USB ha fatto inoltre notare all’Assemblea
che esiste ed è tuttora in vigore una convenzione intergovernativa
adottata dall’ONU per la protezione dei migranti e delle loro famiglie,
convenzione che però non è mai stata ratificata dall’Italia e
dall’Europa. È un punto estremamente importante perché la convenzione è
uno strumento essenziale per le rivendicazioni e le vertenze dei
braccianti sfruttati e schiavizzati. L'agricoltura mondiale è florida,
come hanno testimoniato i 300 rappresentanti di oltre 12 milioni di
contadini, pescatori e comunità indigene, ma i lavoratori continuano a
essere sfruttati e vivono nella miseria più assoluta. L' USB lotta per
rendere sempre più visibili le loro rivendicazioni affinché siano
garantiti i diritti sindacali e la giustizia sociale.
Coordinamento Lavoratori Agricoli Unione Sindacale di Base
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