Venerdì
3 novembre ricorre il sessantesimo anniversario della morte di Giuseppe
Di Vittorio, bracciante, comunista, deputato, fondatore della Cgl
unitaria, presidente della Federazione Sindacale Mondiale. L’Unione
Sindacale di Base, che nella Fsm rappresenta l’Italia, lo ricorderà
sabato 4 novembre nella sua terra con un convegno a Foggia sulle lotte
bracciantili.
Quelle lotte alle quali Di Vittorio prese parte fin da giovanissimo, da quando cioè all’età di sette anni per mantenere la famiglia fu costretto a prendere nei campi il posto del padre, morto per un incidente sul lavoro. A 12 anni il piccolo Giuseppe vide i suoi compagni di lavoro cadere sotto il fuoco della polizia che voleva reprimere lo sciopero dei lavoratori della terra proclamato nella sua Cerignola. Nel cuore cioè di quella Puglia che ancora oggi vede i braccianti impegnati quotidianamente nella lotta per i diritti dei lavoratori, che si sovrappongono ai diritti umani troppo spesso negati a una categoria fatta esclusivamente di migranti.
Quelle lotte alle quali Di Vittorio prese parte fin da giovanissimo, da quando cioè all’età di sette anni per mantenere la famiglia fu costretto a prendere nei campi il posto del padre, morto per un incidente sul lavoro. A 12 anni il piccolo Giuseppe vide i suoi compagni di lavoro cadere sotto il fuoco della polizia che voleva reprimere lo sciopero dei lavoratori della terra proclamato nella sua Cerignola. Nel cuore cioè di quella Puglia che ancora oggi vede i braccianti impegnati quotidianamente nella lotta per i diritti dei lavoratori, che si sovrappongono ai diritti umani troppo spesso negati a una categoria fatta esclusivamente di migranti.