giovedì 3 settembre 2015

Migranti, l'emergenza tra "marcia scalza" e messa in discussione del regolamento di Dublino

controlacrisi fabio sebastiani
Una 'marcia scalza' per denunciare il dramma degli immigrati. E' l'iniziativa promossa al Lido di Venezia in occasione della mostra del cinema. Tra i primi firmatari dell'appello per la 'Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi' che si terrà venerdì 11, dalle 17, al Lido, figurano tanti attori, registi e giornalisti. Dopo la solidarietà più o meno spontanea che sta caratterizzando l'azione della società civile, anche in Europa sembra muoversi qualcosa. E anche a livello istituzionale ormai è una rincorsa continua dell'emergenza.

Ieri Paolo Gentiloni, Laurent Fabius e Frank-Walter Steinmeier hanno firmato una lettera congiunta e un documento inviati all'Alto rappresentante Federica Mogherini in vista dell'informale Esteri di venerd e sabato prossimo a Lussemburgo che già aveva all'ordine del giorno l'immigrazione ed il possibile passaggio alla "fase 2" della missione navale europea antiscafisti.
Il regolamento di Dublino ha "difetti" e quindi occorre "rivedere il sistema d'asilo" e "riflettere su una risposta adeguata con l'obiettivo di raggiungere una giusta distribuzione dei profughi in Europa", è il senso della richiesta comune,che ribadisce l'urgenz di un agire unitario sulla crisi dei rifugiati.

Tra le firme dell'appello della "marcia scalza": Lucia Annunziata, don Vinicio Albanesi, Marco Bellocchio, Elio Germano, Gad Lerner, Valerio Mastrandrea, Giusi Nicolini, Marco Paolini, Norma Rangeri, Roberto Saviano, Andrea Segre, Toni Servillo, Sergio Staino, Jasmine Trinca e Daniele Vicari.
"In centinaia cammineremo scalzi fino al cuore della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica -si legge in una nota-. Ma invitiamo tutti ad organizzarne in altre città d'Italia e d'Europa. Per chiedere con forza i primi tre necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali:
1. certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature;
2. accoglienza degna e rispettosa per tutti;
3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti;
4. Creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino. Perché la storia appartenga alle donne e agli uomini scalzi e al nostro camminare insieme".

Anche per la leader della Cgil Susanna Camusso, "è' fondamentale cambiare il regolamento di Dublino, anche perchè vedo tornare in Europa cose simbolicamente drammatiche come i numeri sulle braccia o muri che si alzano: tutte simbologie che nel nostro continente dovrebbero davvero allarmare". Parlando dell'emergenza migranti, a margine della Festa dell'Unità di Bologna, Camusso, inoltre, ha aggiunto che "bisognerebbe cominciare con l'avere una regia, perchè mi pare stia succedendo di tutto ed il contrario di tutto, con il rischio che si torni indietro anche sull'idea della libera circolazione in Europa".

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