controlacrisi fabio sebastiani
Una
'marcia scalza' per denunciare il dramma degli immigrati. E'
l'iniziativa promossa al Lido di Venezia in occasione della mostra del
cinema. Tra i primi firmatari dell'appello per la 'Marcia delle Donne e
degli Uomini Scalzi' che si terrà venerdì 11, dalle 17, al Lido,
figurano tanti attori, registi e giornalisti. Dopo la solidarietà più o
meno spontanea che sta caratterizzando l'azione della società civile,
anche in Europa sembra muoversi qualcosa. E anche a livello
istituzionale ormai è una rincorsa continua dell'emergenza.
Ieri Paolo
Gentiloni, Laurent Fabius e Frank-Walter Steinmeier hanno firmato una
lettera congiunta e un documento inviati all'Alto rappresentante
Federica Mogherini in vista dell'informale Esteri di venerd e sabato
prossimo a Lussemburgo che già aveva all'ordine del giorno
l'immigrazione ed il possibile passaggio alla "fase 2" della missione
navale europea antiscafisti.
Il regolamento di Dublino ha "difetti" e
quindi occorre "rivedere il sistema d'asilo" e "riflettere su una
risposta adeguata con l'obiettivo di raggiungere una giusta
distribuzione dei profughi in Europa", è il senso della richiesta
comune,che ribadisce l'urgenz di un agire unitario sulla crisi dei
rifugiati.
Tra le firme dell'appello della "marcia scalza": Lucia
Annunziata, don Vinicio Albanesi, Marco Bellocchio, Elio Germano, Gad
Lerner, Valerio Mastrandrea, Giusi Nicolini, Marco Paolini, Norma
Rangeri, Roberto Saviano, Andrea Segre, Toni Servillo, Sergio Staino,
Jasmine Trinca e Daniele Vicari.
"In centinaia cammineremo scalzi
fino al cuore della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica -si
legge in una nota-. Ma invitiamo tutti ad organizzarne in altre città
d'Italia e d'Europa. Per chiedere con forza i primi tre necessari
cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali:
1. certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature;
2. accoglienza degna e rispettosa per tutti;
3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti;
4.
Creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il
regolamento di Dublino. Perché la storia appartenga alle donne e agli
uomini scalzi e al nostro camminare insieme".
Anche per la leader
della Cgil Susanna Camusso, "è' fondamentale cambiare il regolamento di
Dublino, anche perchè vedo tornare in Europa cose simbolicamente
drammatiche come i numeri sulle braccia o muri che si alzano: tutte
simbologie che nel nostro continente dovrebbero davvero allarmare".
Parlando dell'emergenza migranti, a margine della Festa dell'Unità di
Bologna, Camusso, inoltre, ha aggiunto che "bisognerebbe cominciare con
l'avere una regia, perchè mi pare stia succedendo di tutto ed il
contrario di tutto, con il rischio che si torni indietro anche sull'idea
della libera circolazione in Europa".
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giovedì 3 settembre 2015
Migranti, l'emergenza tra "marcia scalza" e messa in discussione del regolamento di Dublino
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