sabato 5 luglio 2014

Taranto, mortalità infantile +21%. Il dossier Ilva sempre più complicato.


Un aumento della mortalità infantile del 21%. Il dato dell’Istituto superiore di sanità lascia senza parole. I bambini di Taranto, nella fascia d’età che va da zero ai quattordici anni, stanno morendo con una incidenza di un quinto maggiore rispetto agli altri bambini della Puglia.
controlacrisi.org fabrizio salvatori
E del resto è così anche per gli adulti. Quindi, chi sosteneva cause “pregresse” legate alle patologie della popolazione di Taranto sta sbagliando completamente il tiro. Il cancro Ilva è ancora all’opera. O, per dirla in altre parole, dal 27 luglio 2012, giorno in cui la Procura ha sequestrato l'Ilva “nulla e' stato fatto” (Bonelli, consigliere comunale dei Verdi): non solo non sono state fatte le bonifiche esterne ma non sono stati nemmeno collocati i filtri a maniche sui camini “perche' non ci sono soldi”.
''PeaceLink - annuncia il portavoce Alessandro Marescotti - inviera' un apposito rapporto con questi dati alla Commissione Europea perche' venga accelerata la procedura di infrazione per invoca, applicando l'articolo 8.2 della direttiva 75/2010 che prevede il fermo degli impianti che non rispettano l'Aia in caso di gravi problemi sanitari''.
Per l’Ilva, intanto, si aprono le porte del passaggio di proprietà. Il prestito ponte di cui si è fatto garante il governo proprio in questi giorni servira' all'azienda per fronteggiare la situazione economica nella seconda parte dell'anno, mentre per il partner il ministro Guidi ha parlato di cordata, lasciando intendere che oltre ad un gruppo straniero - al momento il piu' accredidato sembra essere quello franco indiano Arcelor Mittal – dovrebbero esserci anche imprenditori siderurgici italiani. Il ministro avrebbe quindi definito oneroso il piano industriale consegnato dall'ex commissario Enrico Bondi, sostituito dal Governo con Gnudi un mese fa. Piano che tra costi per l'Autorizzazione integrata ambientale, oneri per la sicurezza e investimenti
industriali, prevedeva un impegno globale di spesa di 4 miliardi di euro sino al 2020 con la suddivisione in due fasi temporali: sino al 2016, data in cui il commissariamento dell'Ilva in base alla legge dovrebbe finire, e dal 2017 al 2020 con i nuovi azionisti in campo.
Sul fronte sindacale, infine, c’è da registrare che Fim, Fiom e Uii hanno revocato lo sciopero nazionale con manifestazione a Roma. Al suo posto ci saranno ma proteste locali a Taranto e Genova. Un nuovo incontro è previsto per il 16 luglio. La vicenda Ilva sarà oggetto di confronto e discussione nel prossimo Consiglio dei Ministri che dovrà mettere a disposizione del neo Commissario tutti gli strumenti necessari per poter accedere in tempi rapidi al prestito ponte con le banche e garantire, fino alla fine del 2014, la continuità produttiva, l'applicazione del piano ambientale, la salvaguardia degli stipendi ai lavoratori del gruppo e il pagamento dei fornitori. Fim, Fiom, Uilm dal canto loro, si legge in una nota, "hanno ribadito la preoccupazione sulle prospettive generali del Gruppo e la necessità di rendere esplicite sia la strategia del Governo che il mandato del Commissario Gnudi" E questo perché' "i possibili scenari ed i potenziali sviluppi della vicenda non consentono di avere ulteriore tempo a disposizione".

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