Idee elementari per risparmiare miliardi e bombe su Gaza.
di Jacopo Fo
La pioggia battente, pare voler sottolineare lo sconvolgimento climatico e il fatto che agire è ineluttabile e urgente.
Ma nonostante il tempo (in fondo per essere novembre non è poi così male) qui le attività impazzano. Praticamente ogni giorno si propongono tecnologie e metodi di gestione che produrrebbero risparmi o utili per miliardi.
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Ecco alcuni esempi:
Le potature dei giardini comunali e il taglio della vegetazione lungo le strade non producono denaro dalla vendita della biomassa ottenuta ma un costo: questi vegetali sono considerati rifiuti da smaltire in discarica.
La Senatrice Puppato ci ha parlato di una sua proposta di legge che la faccia finita con l’obbligo, per le imprese che producono scarti di produzione organici e non tossici, di conferirli in discarica. In pratica, nelle norme vigenti gli scarti organici e non tossici se fanno parte di un processo che viene considerato industriale devono essere obbligatoriamente conferiti in discarica. Non c’è modo di certificare che NON si tratta di uno scarto industriale! L’assurdo l’ha sperimentato un agricoltore che voleva produrre biogas dal letame e si è sentito dire che quando la merda entra nel digeritore è uno scarto organico ma quando esce, siccome ha prodotto elettricità è uno scarto industriale.
Ci sono poi i rifiuti degli ospedali che a smaltirli costano da 1,5 e 2 euro al chilo (pannolini, bende ecc). Il Converter è una macchina di piccole dimensioni, che può essere sistemata in ogni ospedale, che tritura e sterilizza questi scarti e che quindi possono essere smaltiti come normali rifiuti organici a pochi centesimi al chilo o utilizzati per il compostaggio, diventando addirittura una risorsa. Non esiste come al solito, una stima ufficiale di questo costo che potremmo valutare comunque oltre i 200 milioni di euro all’anno buttati dalla finestra.
Non sfruttiamo la potenza inarrestabile delle correnti marine e poco il fatto che in molte parti d’Italia il sottosuolo bolle. Una risorsa che oggi possiamo sfruttare producendo direttamente elettricità (il 31, alle 17:00 ELECTRA THERM: presentazione della “Green Machine” per produrre energia elettrica a partire da acqua calda a 75 °C. In diretta streaming come tutti gli altri incontri, tutti i giorni su www.alcatraz.it).
In mezzo a questi discorsi incentrati sulle tecnologie, durante la Tavola rotonda sulla solidarietà internazionale (progetto Teknes), Loredana Menghi (La Nuova Ecologia) si è collegata in streeming con Mery Calvelli, volontaria nella Striscia di Gaza. E mentre si parlava le bombe hanno fatto irruzione a Ecofuturo, con tutti che sono restati a bocca spalancata, sconvolti: si sentivano le esplosioni, le urla “Stanno bombardando una casa qui di fronte!” poi un altro scoppio e la comunicazione si è interrotta. Nessuno riusciva più a parlare o muoversi.
Siamo qui, a fare quel che possiamo per un futuro migliore e ci chiediamo perché si sia arrivati a trasformare questo pianeta meraviglioso in un macello. Come facciamo a spiegare che la violenza è orribile e ingiustificabile, come facciamo a spiegare che ci sono risorse in abbondanza sufficienti per tutti e che basta un poco di ragionamento e di efficienza per smetterla con la pratica della morte e della distruzione?
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