mercoledì 23 luglio 2014

Parola di Renzi. Matteo Renzi, siamo a un bivio. Pronti a liberare 43 miliardi di euro da settembre per le infrastrutture

RENZI"Oggi siamo a un bivio, secco: c’è una parte dell’Italia che pensa che siamo spacciati, e una parte che pensa che se facciamo le cose giuste, in 10 anni saremo i leader d'Europa".

Lo afferma il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso della presentazione della Brebemi, spiegando che c'è una parte del Paese che ha la "nostalgia come elemento filosofico della propria proposta politica, quella di chi dice che si stava meglio quando si stava peggio".
"Abbiamo un'opportunità. A settembre arrivano 300 miliardi di euro che in qualche modo dalla Bce vengono messi a disposizione delle banche. Questa è la partita chiave per le nostre imprese, per il nostro mondo imprenditoriale e di conseguenza per l'occupazione. O siamo in grado di garantire che questi denari siano davvero al servizio dell'economia o non usciremo mai dalla crisi".
Renzi spiega che "l'esperienza di sindaco mi porta a dire che c’è bisogno di fare un racconto diverso. Guardo i numeri: l’Italia ha tutte le condizioni per uscire da questo momento di difficoltà. Però bisogna avere il coraggio di dire che la risposta la diamo noi. Poi andiamo in Europa a negoziare". Il premier tira dritto sulle riforme e mette in conto anche qualche tranello dei frenatori: potranno "fare qualche scherzetto sul voto segreto al Senato, ma andremo alla Camera e cambieremo" il testo. "Potranno rallentare, potranno fare in modo che si stia ad agosto a lavorare, e non è un male, potranno rallentare di qualche tempo. Ma non ci fermeranno".

Il Governo vuole "mettere in campo un’operazione sulle infrastrutture che, soltanto sbloccando i vincoli, libererà 43 miliardi di euro da settembre, solo intervenendo con un’opera di rimozione degli ostacoli". Renzi precisa che sarà prevista "una procedura di ascolto ad agosto" sulle necessità di intervento, poi "saremo pronti a partire dal 1* settembre con 43 miliardi pompati, una sorta di angioplastica per l'economia italiana".
Renzi illustra poi il programma dei 1000 giorni. Sul lavoro "siamo nelle condizioni di cambiare le regole. Non è pensabile che le regole europee siano diverse - sottolinea il premier - Dobbiamo avere le stesse regole che hanno i tedeschi e che danno la possibilità di investire soprattutto sulla formazione professionale". Sul Fisco, "con la delega vogliamo cambiare il rapporto fra il cittadino e la P.A. L'invio della dichiarazione precompilata cambia la filosofia, ma soprattutto segna il tentativo di dire che non serve che l'Agenzia delle Entrate vada a rincorrere la gente che ha il macchinone, quando oggi può controllare tutto con i sistemi informatici e tecnologici". Sulla P.A. "partendo dal mettere i dirigenti in grado di essere motivati, premiati se fanno bene, mandati a casa se fanno male". Sulla giustizia, con un obiettivo "molto semplice: ci sono 5,2 milioni di processi civili fermi, come arretrato, e sono 943 i giorni del processo civile. Noi vogliamo arrivare a 2 milioni e portare il tempo del processo civile in Italia a quello di Germania, Francia e Usa". Secondo Renzi, "alla fine di questo percorso l'italia sarà messa nelle condizioni di tornare a correre".
BREBEMIÈ la prima autostrada italiana realizzata in project financing. Ideata nel 1996, realizzata nel 2014, l'opera è considerata fondamentale per la nuova viabilità autostradale della Lombardia e dell'Italia, in un'area fortemente popolata come quella fra Brescia, Bergamo e Milano. Lunga 62,1 chilometri, l'A35 ha 15 svincoli di cui 6 con caselli e dispone di una dotazione tecnologica conforme ai più elevati standard di sicurezza europei. Il costo complessivo dell'opera è stato di 1,6 miliardi di euro, senza contributi a carico dello Stato. L'intero stanziamento è stato finanziato per il 21% esclusivamente con i mezzi propri messi a disposizione dai soci e per il 79% attraverso il ricorso al debito.

Nessun commento:

Posta un commento