mercoledì 23 luglio 2014

Classe Operaia. Bologna, vittoria dei facchini Granarolo. Legacoop e Consorzio SGB dovranno riassumerli.

PICCHETTIErano stati licenziati - secondo il sindacato perché lottavano per migliorare le condizioni di lavoro - e poi avevano ricevuto una richiesta di risarcimento per un milione e 950mila euro per i danni causati dagli scioperi e dai continui picchetti. Una lunghissima lotta che alla fine ha dato ragione ai 51 facchini della vertenza Granarolo: i lavoratori infatti prestavano servizio nella logistica legata alla multinazionale del latte.


Una lunghissima vertenza, costellata di ripetuti blocchi e numerose manifestazioni, conclusasi con l'accordo raggiunto in Prefettura a Bologna. "La lotta paga", esulta il sindacato di base.
"Dopo 15 mesi dal loro licenziamento ed una estenuante lotta dei 51 lavoratori- recita il comunicato dei Si.Cobas che hanno seguito la vertenza - si è firmato l'accordo che prevede la soluzione entro il 31 agosto per i 37 lavoratori che fanno capo alla Legacoop": nello specifico, si parla del reintegro di 22 lavoratori, mentre nove erano già entrati in base all'accordo di un anno fa e sei saranno incentivati in vario modo all'esodo. Un accordo sulla carta "che dovremo far rispettare", aggiunge il comitato, affinchè non siano "promesse da marinaio".

Intanto, continua la nota, "fino al 31 agosto del 2014 è stata attivata la cassa integrazione in deroga" e domani "si procederà alla firma dei verbali di conciliazione economica" per il pregresso richiesto dai lavoratori. Le aziende interessate, continua il comitato, "rinunceranno ad ogni pretesa economica (secondo i loro calcoli un milione e 950.000 Euro) per i danni provocati dagli scioperi".
Inoltre, recita sempre il comunicato, le aziende hanno annunciato il "ritiro delle denunce fatte dalle aziende presso le istituzioni competenti a carico delle persone che a vario titolo hanno partecipato attivamente alle proteste legate alla presunta vertenza". Analogo comunicato è stato rilasciato dal prefetto Ennio Mario Sodano.
Sulla lotta dei facchini legati alla Granarolo si era aperto a Bologna un dibattito aspro tra Wu Ming e lo scrittore Carlo Lucarelli.

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