dinamo press
Con la minaccia di uno sgombero alle porte in piena estate continuano le attività al Teatro Valle Occupato. Il 31 luglio una lunga maratona di musica e parole verso il 32 luglio: il nostro tempo non finisce adesso, è appena cominciato.
Il 29 luglio ci siamo riuniti al Teatro Valle, in un'assemblea aperta atutta la città e molto partecipata, per valutare gli esiti dell'incontro del 28 luglio con l'assessore alla Cultura Giovanna Marinelli, la presidente della commissione cultura Michela Di Biase e con i rappresentanti del Teatro di Roma, Marino Sinibaldi e Antonio Calbi, in veste di mediatori.
All'assembleaè intervenuto anche Marino Sinibaldi, che ha ribadito il pienoriconoscimento culturale e artistico dell'esperienza del Teatro ValleOccupato e la volontà del Teatro di Roma di non disperderne ilpatrimonio vivo. Ha inoltre condiviso la necessità di un chiaroriconoscimento politico della Fondazione Teatro Valle Bene Comune,che rappresenta una proposta giuridicamente innovativa di uscitadall’illegalità verso una forma di istituzione partecipata.
Accogliamo positivamente le parole e la disponibilità al dialogo manifestata dapiù parti in queste ore. Tuttavia la tempistica propostadall'Assessorato per questa delicata transizione e la mancatadefinizione dei passaggi verso la nascita del Teatro Partecipatocomplicano il percorso e la chiarezza di un possibile accordo.
Invitiamole istituzioni di questa città a dare un segnale concreto affinchèquesto dialogo non rimanga solo una promessa e diventi un impegnoreale: la disponibilità a fissare da subito gli incontri neiquali compiere il passaggio di transizione tra la situazione attualee il futuro Teatro Partecipato.
La storia complessa, ricca e innovativa di questa esperienza èpatrimonio di tutti e necessita una cura e un tempo idoneo per farmaturare il dialogo appena iniziato.
A seguito di queste considerazioni, esortiamo l'Assessore GiovannaMarinelli a non chiudere l’opportunità di reale interlocuzione chesi è aperta, grazie al reciproco riconoscimento e alla sensibilitàdimostrata rispetto al valore della difesa dei beni pubblici.L’assemblea ha espresso di comune accordo la necessità di unincontro pubblico all’indomani della scadenza del 31 luglio conl’assessore Marinelli, come conferma della sua piena disponibilitàa trovare delle soluzioni avanzate.
Un impegno pubblico e operativo può allontanare le minacce di unosgombero violento delle forze dell’ordine e creare le condizioniper un confronto responsabile e sereno.
In questi giorni e oltre il 31 luglio il Teatro Valle, su proposta dell'Assemblea, rimane aperto: chiudere uno spazio di libertà non può essere la condizione richiesta per l’avvio di un’interlocuzione.
Anzi spalanca le porte. Proprio per garantire che l’interlocuzionerimanga aperta, inizia la RESISTENZA ARTISTICA. I mezzi che abbiamo adisposizione sono gli stessi che hanno reso formidabili questi treanni: l’arte, la creatività, la bellezza, la partecipazione piùampia possibile. Da subito inizia una performance ininterrotta fattadi lezioni aperte, laboratori, eventi culturali, tavoli di lavorofino alla lunga notte del 31 luglio.
Il Teatro Valle Occupato è una lotta di tutte e di tutti: per la cultura libera e accessibile, per nuovi diritti di cittadinanza, per istituzioni più democratiche e partecipate.
Oggi ore 11 Tavolo di lavoro per scrivere una proposta di Convenzione dapresentare alle istituzioni
Ore 15 Tavolo di progettazione di una Summer School del Valle insieme ai ricercatori
Giovedì 31 luglio La lunga notte verso il 32 luglio: 24 ore ininterrotte di attività
L'assemblea della Fondazione Teatro Valle Bene Comune
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