sabato 5 luglio 2014

Ecco le 70 bombe nucleari in Italia Venti ordigni americani nella base bresciana di Ghedi. Che i caccia della nostra Aeronautica possono sganciare in ogni momento. Altri 50 nei bunker Usa di Aviano. Una presenza che costa cara. Con rischi, problemi di spesa e accordi tenuti segreti.

{}C'è un angolo della provincia di Brescia dove la Guerra Fredda non è mai finita. Negli hangar dell'aeroporto di Ghedi ci sono ancora oggi caccia italiani pronti al decollo per andare all'attacco con bombe nucleari sotto le ali. Incredibile? Non è la sola rivelazione sull'arsenale atomico attivo nel nostro Paese. Una ricerca della Fas, Federation of American Scientists , documenta come l'Italia custodisca il numero più alto di armi nucleari statunitensi schierate in Europa: 70 ordigni su un totale di 180. E siamo gli unici con due basi atomiche: quella dell'Aeronautica militare di Ghedi e quella statunitense di Aviano (Pordenone). 


L'Espresso di Stefania Maurizi
Due primati che comportano spese pesanti a carico del governo di Roma: spese che, a 25 anni dalla fine della Guerra fredda e degli incubi nucleari, appaiono ingiustificabili.

Eppure le forze armate italiane sono fiere di essere al fianco della potenza Usa nella missione atomica, tanto da aver festeggiato da poco le “nozze d'oro” di questa alleanza: i 50 anni dell'arrivo delle testate nucleari a Ghedi. Un anniversario celebrato con tanto di torta alla panna con le bandierine e una targa commemorativa che loda queste armi terribili “per avere protetto le nazioni libere del mondo”.

Ufficialmente, questo arsenale in Italia non esiste: né il governo di Washington né quello di Roma hanno mai ammesso la loro presenza. E nella targa commemorativa appena inaugurata non si accenna neppure ad esse: si parla genericamente di “missione Nato”. Il riserbo che, però, circonda questi armamenti presenti sul suolo italiano è un classico segreto di Pulcinella. Che viene demolito dall'esperto americano di armamenti Hans Kristensen, direttore del “Nuclear Information Project” dell'organizzazione “Federation of American Scientists” con sede a Washington DC, che ha appena pubblicato un rigoroso studio sulle armi nucleari Usa presenti nella base di Ghedi.




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