Rita Bernardini, la segretaria di Radicali
italiani Rita Bernardini, ha iniziato da questa notte uno sciopero della
fame contro l’emergenza sanitaria nelle carceri italiane.
controlacrisi.org fabrizio salvatori
La
richiesta, rivolta a Governo e Parlamento, è quella di un intervento
immediato per scongiurare le morti in carcere, e di fare chiarezza sulle
cure negate ai detenuti molti dei quali incompatibili con lo stato di
carcerazione, sull’applicazione del 41-bis inflitta “perfino a detenuti,
come Bernardo Provenzano, per i quali le Procure della Repubblica di
Palermo, Caltanissetta e Firenze hanno dato parere favorevole alla
revoca del 41 bis", sottolinea Bernardini.
Nel dossier di 56
pagine che il 22 maggio scorso, con le firme di Laura Arconti, Deborah
Cianfanelli e di Radicali italiani è stato trasmesso al Comitato dei
ministri del Consiglio d'Europa, un capitolo fondamentale riguardava la
salute in carcere, tema che ha concorso in modo determinante alla
condanna inflitta all'Italia dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo
(sentenza Torreggiani). Secondo quanto rilevato dalla Societa' italiana
di medicina penitenziaria (SIMPSE), in cella contraggono malattie il
60-80% dei detenuti'. Carceri definiti come veri e proprio lazzaretti: i
tossicodipendenti, che sono il 32%; il 27% dei detenuti che ha un
problema psichiatrico, il 17% ha malattie osteoarticolari, il 16%
cardiovascolari e circa il 10% problemi metabolici e dermatologici. Tra
le malattie infettive e' l'epatite C la piu' frequente (32,8%), seguita
da Tbc (21,8%), Epatite B (5,3%), HIV (3,8%) e sifilide (2,3%)".
“Nelle ultime ore, grazie a Ristretti Orizzonti – sottolinea
Bernardini - abbiamo avuto la notizia di due suicidi (uno a
Firenze/Sollicciano e un altro a Cagliari/Buoncammino) e di un
settantenne detenuto presso la casa circondariale di S. Maria C.V, morto
all'ospedale Melorio dopo che, 15 giorni fa, il Tribunale di
Sorveglianza di Napoli gli aveva negato i domiciliari". La richiesta a
Governo e Parlamento che si faccia chiarezza e si intervenga
immediatamente: 1. per scongiurare le morti in carcere; 2. Sulle cure
negate ai detenuti, molti dei quali incompatibili con lo stato di
carcerazione; 3. sulla tortura del 41-bis inflitta perfino a detenuti,
come Bernardo Provenzano, per i quali le Procure della Repubblica di
Palermo, Caltanissetta e Firenze hanno dato parere favorevole alla
revoca del 41 bis.
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