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Non
so bene se si possano paragonare alle ronde che organizzavano una volta
i leghisti, oppure siano qualcosa a qualcosa di più somigliante ai
guardiani della rivoluzione visto l’escatologia da strada a cui
dovrebbero essere destinati o ancora a nuove reclute, nuovi forestali
del più marcio stato clientelare: probabilmente saranno qualcosa che
unisce le tre cose in un insieme inquietante e ributtante. Ma un governo
che ha ormai perso la testa, se mai ne ha avuta una e sindaci o
presidenti di regione sceriffi che ormai nemmeno più si vergognano di
apparire come i mentecatti che sono, non potevano che dotarsi di una
loro milizia di disoccupati per essere il nerbo del nuovo autoritarismo
virale, sacerdoti e sbirri delle assurde regole del distanziamento
sociale. Sessantamila coglioni che potranno assembrarsi per operare
contro gli assembramenti degli altri 60 milioni: troppo stupido per non
essere vero.
Saranno contenti quelli vedevano in Salvini la fonte di tutti i mali e
ancora oggi stanno con Conte per non stare con Salvini, mentre i due
stanno assieme benissimo nel governo complessivo dell’arco
anticostituzionale che sta sfasciando lo stato di diritto. E tuttavia
questa trovata annuncia tempesta perché arriva dopo che le forze
dell’ordine hanno fatto capire di non essere troppo contente fare la
guardia agli apericena, davanti ai bar del dopo bomba o nelle spiagge
spettrali che sono il panorama della nuova e ambigua fase due, che
insomma hanno mandato un messaggio a Palazzo Chigi con tutto ciò che
questo può significare. Così il governo ha pensato di costituire una
propria milizia volontaria per la salute dello stato da costruire col
ricatto del salario: così invece di fare domani le cose che avrebbero
dovuto essere fatte ieri per sostenere i cittadini ha pensato a
trasformare sessantamila percettori del reddito di cittadinanza in
gendarmi terapeutici che comunque potranno anche trasformarsi in
truppaglia elettorale semmai si andrà in futuro a qualche elezioni,
Del resto il clima è quello fosco e cinereo che precede le catastrofi
storiche: adesso la grande preoccupazione che serpeggia tra governo e
informazione cortigiana, di cui Repubblica è un esempio inarrivabile, è
che il contagio diminuisca al punto che non si possa nemmeno testare il
vaccino e che il nuovo ordine terapeutico non riesca ad essere
instaurato fino in fondo. Così viene ripreso l’ allarme di un docente
di Oxford il quale si preoccupa che la pandemia svanisca e che Gates
venga privato del suo osceno gioco preferito. Del resto già in Usa non è
più possibile trovare sufficienti contagiati da mettere in piedi gruppi
credibili per sperimentare farmaci anti covid. La preoccupazione è che
tutta la narrazione crolli prima di essere riusciti ad affermare una
nuova idea di distanziamento sociale: per questo invece di essere
contenti si preoccupano che il virus scompaia dall’orizzonte politico.
Ecco perché hanno bisogno di creare le loro guardie Covid.
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