A causa dello smantellamento del SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE in
favore di una Regionalizzazione spinta istituita grazie alla modifica
del Titolo V nel 2001, mai come in occasione di questa epidemia/pandemia
( viste le dimensioni mondiali del contagio), possiamo dire che le
Regioni tutte hanno fallito, anche quelle meno colpite.
Meridianoitalia.tv Francesca Perri
In
primis la Lombardia, che tra l’altro è stata capostipite
nell’equiparare il Servizio Sanitario in Sistema Sanitario Regionale,
parificando il Pubblico al privato, cui tutte le altre Regioni si sono
adeguate per appianare il bilancio, con la scusa che il privato è più
funzionale e meno sprecone! No, il privato punta solo al profitto e per
un medico, questo è inaccettabile, non deve esserci profitto in Sanità,
ma solo guadagno in termini di Salute per la popolazione tutta. Del
resto,la riprova si è avuta in occasione di questa epidemia, poichè il
privato ha contribuito ben poco, non avendo per la gran parte
Rianimazioni e non avendo messo a disposizione le proprie strutture e il
personale per i casi meno critici, ma che necessitavano di una
sorveglianza attiva, ben al di là di una telefonata di monitoraggio
della Temperatura Corporea.
Anche
l’Aziendalizzazione, introdotta nel 96, ha creato problemi nella
gestione della Salute Pubblica. Dietro l’apparente efficientamento
legato al termine Azienda, in realtà si sono annidati dei veri e propri
centri di potere, che non hanno migliorato nulla in termini di efficacia
e di efficienza, ma hanno accentuato le disparità, non solo fra le
Regioni, ma anche fra una città e l’altra e fra un territorio e l’altro
all’interno di una stessa Regione . Quando si capirà che la Sanità non è
un COSTO ma un INVESTIMENTO e quando si capirà che la Salute, secondo
la definizione dell’OMS, è uno stato di benessere psicofisico e sociale,
che se viene garantita, senza rincorrere la malattia, ci guadagna tutta
la collettività, sarà sempre troppo tardi .
La Salute, a mio modesto parere ,si collega a tutto :
1) AMBIENTE
2) CASA
3) ISTRUZIONE
4) LAVORO
5) ECONOMIA
1)
Ambiente : è ormai assodato che l’inquinamento causa e/o complica
diverse malattie, a cominciare da quelle respiratorie e indubbiamente
favorisce l’attecchimento di virus, batteri, micosi, muffe e sicuramente
il maggior focolaio di Coronavirus avuto in Lombardia non è estraneo al
problema dell’inquinamento.
2)
Casa : se non si ha a disposizione una casa decorosa, come si fa a non
contrarre malattie? Io credo di trovarmi , lavorativamente parlando, in
un osservatorio privilegiato, entrando nelle case della gente vedo cose
che altri non immaginano nemmeno , un esempio per tutti :come faccio a
curare un paziente affetto da BPCO (Broncopneumopatia Cronica
Ostruttiva), se questo paziente vive in una catapecchia con Salnitro
alle pareti ? Certo, curo il momento di riacutizzazione della malattia e
lo porto in ospedale per il prosieguo della terapia, ma poi, il
paziente torna in quella casa lì e dopo nemmeno un mese ,ripresenta la
stessa riacutizzazione e così via fino all’insufficienza respiratoria e
all’inabilità permanente! Quanto costerà allora questo paziente alla
collettività ? Non sarebbe meglio intervenire prima , (prevenire meglio
che curare in questo caso, non con medicine) cioè aiutando i pazienti a
trovare una casa decorosa, magari residenziale pubblica? E’ dagli anni
80 che non si fa un piano casa ! E ancora , come si fa a restare a casa
in caso di lock-down se una casa non ce l’hai?
3)
Istruzione : come si fa a far capire alle persone poco istruite che
l’alimentazione equilibrata, che i corretti stili di vita, influiscono
decisamente sullo Stato di Salute? Come fai ad apprezzare una buona
lettura, un buon film, il teatro, l’arte, una bella compagnia, che
aiutano a vivere meglio e che contribuiscono al benessere psicofisico di
ognuno, se non hai un’istruzione adeguata?
4)
Lavoro : come si fa a lavorare se hai una Salute “cagionevole”, come si
fa a produrre, dando il tuo contributo alla collettività? Come si fa a
lavorare in un ambiente dove non sono rispettate le leggi sulla
sicurezza dei lavoratori? A quante morti dobbiamo assistere perché siano
rispettate? A quanti infortuni, che portano a inabilità, dobbiamo poi
garantire assistenza ( o meglio assistenzialismo che quello sì grava
sulla collettività)? Possibile che gli organi deputati al controllo per
il rispetto della normativa sulla sicurezza siano sempre deficitari?
5)
ECONOMIA : ecco , ahinoi, se mai ce ne fosse stato bisogno, l’epidemia e
quindi lo stato di Salute della popolazione italiana e mondiale , ha
messo in scacco l’Economia: nel nostro paese e in altri della fascia
mediterranea, più fragili da tutti i punti di vista, certamente in
maniera più marcata e sappiamo già che aumenteranno le fasce dei poveri e
di quelli poco al di sopra della soglia di povertà. Questo è
inaccettabile.
6)
Lo Stato deve riprendere in mano le redini del SERVIZIO SANITARIO
NAZIONALE, con una gestione fatta non solo di leggi, la 833 del 78,
considerata dal mondo intero una delle migliori, ma di persone capaci e
competenti, non di nomina politica e irreprensibili sotto tutti i punti
di vista.
Oso
dire che questa epidemia sarebbe stata gestita meglio, sicuramente con
meno decessi e minor contagio, se il Servizio Sanitario fosse stato
Nazionale, rispettando la 833, intanto perché il territorio non sarebbe
stato depauperato, con la riduzione che riscontriamo attualmente, di
tutti i servizi, a cominciare dai Dipartimenti di Igiene e Prevenzione
,ridotti di numero e di organico tanto da non poter garantire il tampone
a tutti i pazienti “attenzionati” dai MMG , limitandosi al monitoraggio
quotidiano della Temperatura, non riuscendo a garantire gli opportuni
dispositivi individuali di sicurezza, per gli stessi operatori del
Servizio e impossibilitati a rifornire i MMG, che a loro volta si sono
visti costretti a dire ai pazienti” non venite in studio” se non per
questioni urgentissime. Quei MMG che sono invece andati a domicilio, ci
sono andati con le armi spuntate, mascherine chirurgiche spesso
comprate da soli e camici monouso, non impermeabili , molti si sono
contagiati e ammalati, altri ahinoi sono deceduti, anche per le cattive
informazioni contrastanti date dai vari esperti , che hanno
sottovalutato non solo la contagiosità del virus, ma anche la sua
virulenza.
A
due mesi dalla diffusione del contagio , dopo una serie di scambi di
informazioni, nazionali e internazionali, riportando anche esperienze su
piccoli gruppi di pazienti, ( Alessandria, Piacenza , Milano, Napoli,
Roma) si è arrivati a capire molto sull’azione del virus e si è arrivati
a capire che se si agisce precocemente con un trattamento domiciliare
all’insorgenza dei primi sintomi,anche con farmaci off label da parte
dei MMG, si riesce ad arginare l’azione del virus, evitando che il
paziente finisca in insufficienza respiratoria e quindi sia poi
trasportato d’urgenza col 118 in Rianimazione. Su questo inizio di
terapia precoce, alcune Regioni si ostinano a mettere il veto,
vincolando l’inizio del trattamento all’esito positivo del tampone (ma
quale, se non lo si riesce a fare in tempi brevi o addirittura se non lo
si riesce a fare per niente) e su prescrizione specialistica, inibendo
di fatto i medici a compiere un atto che per definizione è un atto
medico : la prescrizione, secondo scienza e coscienza ..
Errare
è umano, ma perseverare è diabolico, specie adesso che ci avviamo alla
fase 2, con la graduale riapertura di tutte le attività. O si spera che
con la bella stagione il virus attenuerà la sua virulenza?
In definitiva, nonostante i progressi della Medicina, puntando sempre al risparmio, fra cui la riduzione dei posti letto a 3,7 per mille abitanti (contro i 6xmille della Francia e l’8xmille della Germania), la riduzione dell’organico in tutti gli ospedali e in tutti i servizi territoriali e infine ultimo, ma non meno importante, l’accantonamento del Piano Pandemico (che prevedeva scorte di DPI, anche per il Rischio Biologico) avvenuto nel 2012 perché costava troppo e secondo alcuni “esperti” una roba del genere non sarebbe mai arrivata qui da noi , mi viene da dire che questa epidemia è stata gestita come la Spagnola del 1918 e come l’Asiatica del 1958! Inaccettabile!
In definitiva, nonostante i progressi della Medicina, puntando sempre al risparmio, fra cui la riduzione dei posti letto a 3,7 per mille abitanti (contro i 6xmille della Francia e l’8xmille della Germania), la riduzione dell’organico in tutti gli ospedali e in tutti i servizi territoriali e infine ultimo, ma non meno importante, l’accantonamento del Piano Pandemico (che prevedeva scorte di DPI, anche per il Rischio Biologico) avvenuto nel 2012 perché costava troppo e secondo alcuni “esperti” una roba del genere non sarebbe mai arrivata qui da noi , mi viene da dire che questa epidemia è stata gestita come la Spagnola del 1918 e come l’Asiatica del 1958! Inaccettabile!
Un
vecchio detto quanto mai attuale che si addice proprio alla SANITA’ :
chi più spende meno spende, rappresenta l’estrema sintesi di quello che
spero possa diventare un pensiero largamente condiviso in grado di far
cambiare rotta verso un Servizio Sanitario Nazionale, Pubblico, Gratuito
e Laico . Chissà se avremo capito la lezione, me lo auguro da medico e
da cittadino.
- Link: Appello_di_100_mila_medici_impegnati_nella_lotta_al_Covid.pdf
- 28-04-2020
- Autore: Francesca Anna Perri
- Emergentista 118 Roma
- Vicepresidente area centro-Italia per la SIS 118 (Società Scientifica Sistema 118)
- Sindacalista Anaao-Anmos
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