martedì 12 novembre 2019

Addio digitale Arriva il bonus per cambiare la tv

La Repubblica - 
Contributo di 50 euro
Da gennaio al via una nuova modalità di trasmissione e ricezione del segnale Il contributo anche per chi dovrà acquistare un nuovo decoder

Una piccola grande rivoluzione sta per entrare nelle nostre case, nei nostri soggiorni. Dal primo gennaio 2020 inizierà la transizione verso il nuovo digitale. Cambia la modalità tecnica con la quale viene inviato, e quindi ricevuto da noi, il segnale di film, programmi e tutto ciò che vediamo in tv. Sarà un processo lento, durerà fino al primo luglio del 2022.
Un po' come la precedente rivoluzione, quella che sancì l'abbandono del segnale analogico, completata il 4 luglio 2012. In termini tecnici, nel periodo di passaggio si abbandonerà il "Digital video broadcasting T1" per arrivare alla modalità di trasmissione "Digital video broadcasting T2".
In termini pratici, i nostri televisori dovranno essere adeguati con un decoder o, se si desidera, sostituiti. E il governo ha pronto un bonus di 50 euro come contributo per l'acquisto di un nuovo apparecchio.
L'aggiornamento si renderà necessario per poter usufruire del nuovo standard di trasmissione del segnale tv, vista anche la liberazione delle frequenze mobili indispensabili per la rete mobile 5G, quella che consentirà connessioni molto veloci con un notevole miglioramento della qualità visiva e dell'alta definizione. Con il nuovo standard, i televisori non adeguati saranno incapaci di captare i segnali.
I televisori già pronti. Al momento si calcola che circa 18 milioni di famiglie, se le attuali frequenze venissero spente oggi, non sarebbero in grado di vedere i canali digitali terrestri. Sono pochissimi i televisori "principali", quelli usati ogni giorno dalle famiglie italiane, pronti al cambio. È dal primo gennaio del 2017 che le reti di distribuzione dell'elettronica hanno l'obbligo di vendere tv già Dbt2 Ready, ma per chi ha in casa apparecchi antecedenti al 2017 è probabile che ci sia bisogno di una spesa supplementare.
Come controllare se la nostra tv è adeguata. Non si è obbligati a cambiare l'apparecchio: se la tv non è idonea alla ricezione del segnale, cosa che si può verificare controllando se non compaia la dicitura DVB-T2 o H265/HEVC, basterà adeguarla acquistando un decoder.
Il bonus. In previsione del cambiamento, già il governo Gentiloni aveva istituito un fondo triennale da 151 milioni di risorse per erogare un bonus per l'acquisto di nuovi apparecchi. Alla fine della settimana scorsa si è riunito un tavolo al ministero per lo Sviluppo economico durante il quale si è deciso, come prima cosa, di sollecitare gli operatori a una comunicazione che renda più facile il passaggio. Per quanto riguarda le spese per l'adeguemento, ecco venire in soccorso il bonus che partirà da dicembre, dopo la pubblicazione di un decreto previsto a breve in Gazzetta ufficiale.
Chi potrà avere il bonus. I beneficiari del contributo di 50 euro devono essere residenti nel territorio italiano, appartenere alla I e II fascia ISEE, categorie che, in assenza del contributo pubblico, non sarebbero in condizioni di ricevere il nuovo segnale. In questo modo vengono agevolati coloro che arrivano a una soglia ISEE, rispettivamente, di 10.632,94 euro e di 21.265,87 euro, con aumenti progressivi in funzione del numero di componenti del nucleo familiare. Ogni cotributo sarà fruibile una sola volta per nucleo fino a fine 2022. Sarà uno sconto praticato direttamente dal venditore al momento dell'acquisto.
Ian McKinnell/getty images I numeri 50 euro Il bonus Disponibile per i residenti in Italia e nella fascia ISEE I e II 18 mln Le famiglie È il numero di quanti non vedrebbero la tv se il cambio avvenisse oggi


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