martedì 30 aprile 2019

Acea, il “Tevere da bere” e gli sprechi della rete idrica


Acea ha inaugurato il primo “potabilizzatore” del Tevere con una procedura tanto rapida quanto ambigua. Intanto milioni di litri di acqua di sorgente si perdono lungo la rete idrica. Per chiarire i punti critici di quest’ultima opera di Acea, e mettere azienda e amministrazioni pubbliche davanti alle loro responsabilità nella gestione di una risorsa scarsa e preziosa come l’acqua potabile, il Coordinamento Romano Acqua Pubblica invita tutte e tutti alla riunione tematica “Il Tevere non ce lo beviamo!” il 7 maggio a Scup
In quanti sanno che a dicembre scorso Acea ha inaugurato in gran segreto il potabilizzatore dell’acqua del Tevere? Un impianto da milioni di euro (7,5 secondo l’azienda, 12 secondo altre fonti) che preleverà l’acqua del Tevere in zona Fidene-Castel Giubileo, subito a valle del depuratore di Roma-Nord che fu sequestrato nel 2011 a causa di gravi sversamenti nel Tevere di fanghi non depurati. L’impianto, una volta in funzione, immetterà nella rete potabile di Roma 500/lt al secondo di acqua del “Tevere da bere”.

Conosciamo il seme e come germina

https://tuttosemi.com


Nessuna descrizione della foto disponibile.Il seme è' vivo, è' una entità' vitale, che risponde agli stimoli esterni, programmata ad attivarsi con le condizioni idonee; può' vivere quindi germinare e portare a compimento le fasi di vita fino all'ultima (riproduzione) e può' anche lasciarsi morire (non germinare), se le condizioni non sono idonee.
Temperatura ottimale = crescita ottimale - dal seme alla pianta. 
Come germoglia un seme?
Basi di 'biologia spicciola' e per niente noiosa .... speriamo 
Quali sono le fasi di germinazione dei semini che avete tra le vostre mani?
Andiamole a vedere nel dettaglio, crediamo che più di una persona sia curiosa del 'mistero' racchiuso in una cosina piccola ed immobile come un semino.
Intanto facciamo conoscenza del nostro amico seme che è formato da;

Cannabis terapeutica.

Ne parliamo con l'anestesista e terapista del dolore Marco Bertolotto, direttore del Centro di terapia del dolore di Asl2 Savonese, a Genova presente presso Synlab Il Baluardo.
 
Salute Sanità Pubblicato il 29 apr 2019 youtube.com
 

Command Line con SLMGR.VBS

https://www.carlovicardi.it

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Lo script SLMGR.VBS esegue molteplici operazioni e può anche essere eseguito manualmente da un amministratore di sistema per la gestione delle licenze.

La sintassi del comando è la seguente:

slmgr.vbs /ipk xxxxx-xxxxx-xxxxx-xxxxx-xxxxx
Installa il product key e tramite la connessione ad Internet effettua l’attivazione della licenza

slmgr.vbs /dli
o
slmgr.vbs /dlv
Visualizza i dettagli della licenze e le informazioni del sistema operativo

slmgr.vbs /xpr
Visualizza la scadenza della licenza in uso. Questo comando è utilizzato quando si stanno gestendo le licenze tramite un KMS Server

slmgr.vbs /upk
Disinstalla il product key della licenza attualmente installata nel sistema operativo

Windows, Virus, soluzione

post originale di Augusto Scatolini

Hai Windows, se usassi GNU/Linux non avresti questi problemi,
devi (vuoi) andare su qualche sito web pericoloso (anche pruriginoso)
hai paura (giustamente) di prenderti una dozzina di virus
CHE FARE?
Installa NOX Player che è un emulatore di Android 4
Installa Chrome , Firefox, Opera o anche Edge e naviga senza problemi


Debito pubblico, come siamo diventati uno Stato che può fallire.

Avvocato e scrittore
Di poi, ciò può portare a un rialzo febbrile dei tassi a cui lo Stato si rifinanzia, a una insostenibilità degli stessi e, teoricamente, a un suo default.
Ripeto: a un suo default, cioè a un suo fallimento, disavventura che avevamo sempre considerato, quantomeno in Europa e prima di Maastricht e di Lisbona, un’esclusiva delle aziende private confinata entro il recinto del diritto privato.
Debito pubblico, come siamo diventati uno Stato che può fallireOggi, invece, il fallimento di uno Stato è una prospettiva tutt’altro che impossibile ed è anche materia di diritto pubblico.
Da questo punto di vista, tutti i Carlo Cottarelli del mondo hanno tutte le ragioni del mondo. E sempre da questo punto di vista, un Fabio Fazio qualsiasi ha buon gioco nell’invitare Cottarelli al suo show per mettere in guardia gli italiani dal pericolo di una gestione delle finanze pubbliche non allineata alla cosiddetta golden rule dei dannati parametri.
E tuttavia, il dato di fatto di cui sopra si presta a un rilievo non smentibile neppure dal più fervente degli europeisti: la situazione tratteggiata, modellatasi per effetto della successiva stratificazione di accordi internazionali (i trattati, appunto) non esisterebbe se non avessimo accettato e sottoscritto l’articolo 126 del Trattato di Lisbona e il protocollo 12 allegato al medesimo (procedura per disavanzi eccessivi), se il nostro rappresentante al Consiglio europeo non avesse approvato il Regolamento 1466/97 antesignano del Fiscal compact, se non avessimo costituzionalizzato il pareggio di bilancio nell’articolo 81 della Costituzione, e infine se non avessimo accettato la logica “illogica” di vederci strappare una Banca centrale prestatrice illimitata di ultima istanza di moneta “domestica”: cioè di moneta nostra creata ab nihilo (come tutte le monete del mondo a partire dalla fine del gold exchange standard del 1971).

Disoccupati? Tutti a...Bergamo, viaggio nella provincia dove c’è lavoro ma mancano i lavoratori. ‘Più del 25% delle aziende ha difficoltà a trovarli’.





Risultati immagini per 100mila offerte di lavoro che cadono nel vuotoIl sistema produttivo bergamasco è in salute: l’export vola, la ripresa economica nel triennio 2013-2016 è stata la migliore della Penisola e la disoccupazione è tra le più basse delle 107 province (4,9%, dati Istat sull’anno 2018, in leggera crescita rispetto al 4,2% del 2017). Eppure gli imprenditori denunciano una difficoltà che appare incredibile in un Paese col 10,7% di disoccupazione (febbraio 2019) e col 32,8% di quella giovanile (15-24 anni) ma che ai piedi di Città alta suona come un’ovvietà: “Certo, qui è così da tempo. Più del 25% delle aziende ha difficoltà nel trovare lavoratori, tanto in termini di quantità che in termini di qualità”.

Il «pomodoro da serbo» non va irrigato e si conserva fresco sino a primavera.

https://greengalletti.blogspot.com

I pregi di questo tipo di pomodoro, coltivato da sempre nel sud Italia, fanno sì che trovi spazio negli orti familiari. Il problema sta nella difficoltà di reperire la semente. 

II «pomodoro da serbo» è un ortaggio intimamente legato alla cultura alimentare del sud Italia. In passato questo ortaggio rappresentava l'unica fonte da cui si po­tesse attingere per il consumo fresco di pomodoro nel periodo autunno-invernale.

Non ha bisogno di irrigazioni, né di interventi antiparassitari e si conser­va allo stato fresco fino a primavera.

Questo pomodoro si trova prevalente­mente nelle regioni meridionali (Cam­pania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sici­lia) dove viene coltivato in piccoli ap­pczzamenti a partire dal livello del mare sino ai 500 metri di altitudine.

Di questo pomodoro si conoscono di­versi tipi che si differenziano principalmente per la forma (rotondeggiante, ovoidale, piriforme) e per il peso (che può aggirarsi dai 10 ai 25 grammi del frutto) sempre di colore rosso intenso. 

5 ortaggi da piantare che non hanno bisogno d’acqua

https://www.pollicegreen.com

Non tutti hanno grandi disponibilità di acqua negli orticelli. A volte invece il problema è il tempo che si ha a disposizione da dedicare all’orto e all’annaffiatura delle sue piante. Il problema si può risolvere scegliendo delle colture che non necessitano di grandi quantità di acqua e che resistono anche se non annaffiate per tanto tempo. Ecco 5 ortaggi da piantare che non hanno bisogno d’acqua:

1. Patate

Le patate sono uno degli ortaggi che necessita di pochissima acqua. Sono tuberi e quindi crescono sotto terra e con una buona pacciamatura riusciranno ad avere l’acqua di cui hanno bisogno solo grazie alle piogge. 

Il capitalismo non sarà mai verde

https://www.globalproject.info

Daniel Tanuro

Il capitalismo non sarà mai verde

11 / 4 / 2019
Abbiamo tradotto dal portale francese Grozeille.co un’intervista a Daniel Tanuro, studioso ed ecologista belga autore, tra le altre cose, del libro L'impossibile capitalismo verde (ed. it. Alegre 2011), considerato una delle opere fondamentali del cosiddetto “eco-socialismo”. Traduzione di Anna Clara Basilicò.
Il movimento per il clima, la cui comparsa in Francia risale effettivamente a dopo le dimissioni di Nicolas Hulot, comincia a prendere forza. Se le prime marce per il clima, sul finire del 2018, si limitavano spesso a sostenere principi morali assolutamente vaghi, quelle che oggi accompagnano gli scioperi settimanali dei/delle giovanissimi/e si dichiarano ufficialmente «anticapitaliste» e si affiancano ad azioni di disobbedienza. È in corso una sana radicalizzazione.

SOLO UNA RIBELLIONE POTRÀ PREVENIRE UN’APOCALISSE ECOLOGICA

http://www.decrescitafelice.it

Nessuno sta venendo a salvarci. Una disobbedienza civile di massa è essenziale per forzare una risposta politica.
Monbiot Guardian traduzione
Se avessimo messo tanto impegno nella prevenzione della catastrofe ambientale, come  ne abbiamo speso per creare scuse per non agire, l’avremmo già risolta. Ovunque guardi, vedo persone impegnate in furiosi tentativi di respingere la sfida morale che ci si presenta.
La scusa più comune è questa: “Scommetto che i manifestanti hanno i telefoni/vanno in vacanza/indossano scarpe di cuoio”.  In altre parole, sembra che non ascolteremmo nessuno che non viva nudo in un barile, sopravvivendo solo di acqua torbida. Di certo, se tu vivessi davvero nudo in un barile, non ti ascolteremmo perché a quel punto saresti un hippie stramboide. Ogni messaggero e ogni messaggio da questo portato è squalificato per motivi o di impurità o di purezza.

EARTH DAY: FACCIAMO PACE CON LA TERRA

http://www.decrescitafelice.it

Risultati immagini per decrescita feliceLa nostra vita, la nostra alimentazione e la nostra specie sono aggrappate a pochi centimetri di suolo fertile. Quando si parla di terra si parla di agricoltura. Di contadini, di coltura e di cultura. Ma anche di scelte alimentari e produttive. E delle conseguenze di certi metodi e di certe produzioni.


8 miliardi. 7.698.965.948 per la precisione è la popolazione attuale della terra. Di queste, 1 persone su 3, opera in ambito agricolo. Ancora oggi i piccoli agricoltori producono l’80% del cibo consumato nei Paesi in via di sviluppo e il 49,5% della popolazione mondiale vive in aree rurali.
12% è la percentuale dei terreni mondiali utilizzata per produzioni agricole. Nel 2019 già 1 milione e mezzo di ettari di foresta sono stati distrutti per far spazio a nuove coltivazioni. In soli 4 mesi abbiamo generato oltre 12 miliardi di tonnellate di CO2. Di queste 5 miliardi provengono dal mondo agricolo.

Free Assange

Risultati immagini per free assange

Sbilanciamoci!


Se la sono bevuta alla grande!

Aumento dei salari e 28 ore settimanali nella metallurgia tedesca

http://contropiano.org

Il 6 febbraio, dopo settimane di trattative e interruzioni del lavoro seguite da centinaia di migliaia di lavoratori, il sindacato industriale tedesco IG Metall ha raggiunto un accordo con i datori di lavoro della regione industriale più potente della Germania, che comprende le sedi dei gruppi Daimler, Porsche e Bosch.

30 aprile. La Liberazione del Vietnam

http://contropiano.org

Il 30 aprile 1975 i Vietcong e i soldati dell’esercito del Vietnam del Nord entrano a Saigon, capitale del cosiddetto Vietnam del Sud, ponendo fine al regime fantoccio sostenuto dagli Stati Uniti.Un successo militare e, soprattutto, politico della lunga lotta di liberazione nazionale condotta dal popolo vietnamita il quale nel corso di un paio di decenni sconfisse prima il colonialismo francese e poi le forze di aggressione dell’imperialismo statunitense.

Il padre della propaganda: Edward Bernays.

https://ilariabifarini.com

L’individuo opera le sue scelte mosso da impulsi irrazionali e incontrollati. E’ compito di una minoranza di persone elette guidarlo “come un gregge di pecore va guidato”.
Annoverato dall’autorevole rivista americana Life tra i 100 uomini più potenti del XX secolo, acclamato unanimemente come il creatore dell’ingegneria del consensoEdward Louis Bernays è un nome poco familiare al pubblico europeo. Conosciuto forse a qualche curioso per la sua parentela con il padre della psicoanalisi, dello zio Freud il giovane Louis assimila velocemente e rielabora brillantemente la teoria di rivoluzionaria conoscenza dell’inconscio. Di estrazione ebraica e borghese si trasferisce giovanissimo nella New York dei primi del Novecento dove, abbandonata la strada prestabilita della prosecuzione dell’attività paterna, muove i primi passi nel mondo del giornalismo, per affermarsi in una veste di comunicatore del tutto inedita per i tempi.

Il riscaldamento globale aumenta le disuguaglianze economiche.

L'aumento delle temperature globali accresce le disuguaglianze tra paesi ricchi e paesi poveri. Lo dimostra una nuova analisi che ha incrociato i dati sugli effetti del riscaldamento globale nelle diverse regioni della Terra con quelli della variazione del prodotto interno lordo pro capite.

Il riscaldamento globale aumenta le disuguaglianze economichelescienze.it
Il riscaldamento globale tende ad accentuare le disuguaglianze economiche tra le nazioni. È la conclusione di uno studio pubblicato sui “Proceedings of the National Academy of Sciences” da Noah S. Diffenbaugh e Marshall Burke, entrambi della Stanford University.

Lo studio si inserisce in una corrente di ricerca che nell’ultimo decennio ha effettuato diverse analisi per quantificare l’impatto dell’aumento delle temperature globali medie su agricoltura, ecosistemi e salute umana. Particolarmente complessa ma di grande importanza, poi, è la valutazione dell’impatto economico del riscaldamento globale e dei suoi effetti sulle disuguaglianze tra paesi ricchi e paesi poveri.

I risultati degli studi effettuati finora confermano quello che si può facilmente intuire da considerazioni generali: i paesi più poveri hanno maggiore probabilità di subire gli effetti negativi del riscaldamento globale, in termini ambientali, e i loro abitanti in termini di qualità di vita, economia e salute.
Questo avviene in parte perché questi paesi e i loro cittadini hanno scarsi strumenti per difendersi dal fenomeno del riscaldamento globale e in parte perché vivono tendenzialmente nelle zone più calde della Terra, dove un ulteriore incremento della temperatura media può mettere in crisi la produttività lavorativa, in particolare quella agricola, e le condizioni di vita.

La Germania non acquista i caccia F-35. Irritazione di USA e NATO

https://www.lantidiplomatico.it


 
 
La Germania ha deciso di non acquistare i caccia di quinta generazione F-35 prodotti dalla statunitense Lockheed Martin. A riferirlo è il quotidiano Financial Times, che riporta come la decisione abbia causato reazioni negative negli ambienti NATO sulle due sponde dell’Atlantico. 

La decisione tedesca è stata vista da molti osservatori della difesa come un segnale da parte di Berlino di voler perseguire un "futuro sistema aereo da combattimento" franco-tedesco (FCAS) di prossima generazione. In precedenza, Parigi aveva espresso il timore che un ordine tedesco di acquistare l'F-35, considerato il velivolo più avanzato nella lista ristretta, avrebbe potuto rendere il progetto FCAS - per formare la spina dorsale delle forze aeree di entrambi i paesi dopo il 2040 - superfluo.

Come la CIA e i servizi segreti occidentali hanno addestrato e equipaggiato i jihadisti in Siria

https://www.lantidiplomatico.it


 

Il giornalista francese Maxime Chaix che di recente ha pubblicato il libro 'La Guerre de l’Ombre en Syrie' spiega il ruolo della CIA nella guerra in Siria


Uno studio dettagliato pubblicato il 17 aprile scorso nel portale GlobalGeoNews dal giornalista francese Maxime Chaix, autore di 'La Guerre de l’Ombre en Syrie', fornisce importanti informazioni sulle origini del ruolo importante giocato dagli Stati Uniti nella guerra contro Assad in Siria.

Altan

Altan

Segnali positivi sul mercato del lavoro. Cala la disoccupazione, aumentano gli occupati.

Dati Istat, in miglioramento tutti gli indicatori, +60 mila occupati a marzo, in progresso i contratti stabili.



Dal mercato del lavoro arrivano segnali positivi. L'ultima rilevazione Istat su occupati e disoccupati segnala che a marzo 2019 il tasso di disoccupazione è diminuito di 0,4 punti rispetto al mese precedente e di 0,8 punti rispetto allo stesso mese dello scorso anno, arrivando al 10,2%, il dato più basso da agosto 2018.
Le persone in cerca di occupazione sono 2.641.000 con un calo di 96.000 unità su febbraio e di 208.000 unità su marzo 2018.
La disoccupazione giovanile, tra le persone tra i 15 e i 24 anni, è scesa al 30,2%, il dato minimo da ottobre 2011.
L'Istat registra una riduzione di 1,6 punti rispetto a febbraio e di 2,5 punti su marzo 2018. Il tasso di occupazione in questa fascia di età è del 18,6% con una crescita di 0,9 punti su febbraio e di 1,1 punti su marzo 2018.
Gli occupati a marzo sono aumentati di 60.000 unità rispetto a febbraio (+0,3 punti) mentre sono cresciuti di 114.000 unità su marzo 2018 (+0,5 punti). Nel complesso a marzo risultavano occupate 23.291.000 persone. Il tasso di occupazione sale di 0,2 punti rispetto a febbraio al 58,9%.
L'aumento si concentra tra i minori di 34 anni (+69.000 unità) mentre sono stabili i 35-49enni e calano gli over 50.
Crescono su febbraio soprattutto gli occupati dipendenti "permanenti" ovvero con un lavoro stabile (+44.000).

"Numeri che testimoniano la solidità e la tenuta dell'economia italiana"

Contro la macchina seriale del “percepito”, il futuro è il socialismo.

Chi se magna pane e vino ha da esse giacobino
Così gridava il popolo dei lazzari napoletani, guidato dall’ultra reazionario cardinale Ruffo, nell’insurrezione contro la repubblica nel 1799. 




Oggi Bolsonaro, presidente del Brasile con dichiarate simpatie per Pinochet e le dittature fasciste, ha annunciato al suo insediamento che intende sradicare ogni forma di socialismo, nel nome del popolo.
Dalla Rivoluzione Francese in poi le forze reazionarie hanno sempre indossato la maschera del popolo, accusando i rivoluzionari, i progressisti, le sinistre diremmo oggi, di essere delle élites che possono permettersi di predicare l’eguaglianza dall’alto del loro intangibile privilegio.
Attenzione, il punto non è quanto sia vera questa accusa di ipocrisia ed elitarismo verso il progressismo rivoluzionario, a volte lo è stata, lo è. 
l punto è che le forze reazionarie usano le contraddizioni e le delusioni della lotta per l’eguaglianza per rivendicarne la fine. I reazionari degli ultimi duecento anni hanno sempre avuto una comune idea del popolo: quello che si accontenta e rispetta le gerarchie, che non vuol cambiare la società, che ubbidisce alla trinità reazionaria Dio Patria Famiglia.

"Chi ha paura se la prende con le donne".

Intervista con Dacia Maraini. Lo stupro di Viterbo "un altro segnale del vento d'odio che spira nel Paese.

La scrittrice Dacia Maraini vede nello stupro di Viterbo un altro episodio di un'escalation di odio culturale e politico che sta permeando ambiti sempre maggiori del nostro Paese. "Sta tornando l'antisemitismo in maniera disgustosa, per esempio. Ma da sempre, storicamente, il primo oggetto del razzismo, del disprezzo dell'altro sono le donne. Chi ha paura se la prende con le donne".

Lo stupro di Viterbo è l'ennesimo caso di violenza sulle donne. Che siano stati due esponenti di CasaPound cambia la natura dello sfregio?
Credo che questo sia un momento in cui si esalta l'odio. Sta tornando l'antisemitismo in maniera disgustosa. Ma da sempre il primo oggetto del razzismo, del disprezzo dell'altro sono le donne. Storicamente chi ha paura, chi è debole se la prende con le donne. Ci sono teorie dei padri della chiesa che vedono la donna come un pericolo. Siamo dentro una nevrosi collettiva con giovani che non riflettono, che non ragionano. C'è un vento di irrazionalità che purtroppo sta soffiando e le prime vittime sono le donne.

Michela Murgia vede un vento fascista nel nostro Paese. È d'accordo? Cosa possono fare gli intellettuali?
Gli intellettuali dovrebbero lavorare sulla consapevolezza civile. Un lavoro complesso, non è un fatto didascalico. Non credo nei messaggi, nelle cose semplici. La cultura affronta la complessità, la violenza è una forma di semplificazione. Ridurre l'altro a nemico, a oggetto, a preda è una semplificazione. Sì, tira un vento fascista in Italia. Una cosa è dire fascismo come fatto storico, ma se lo usiamo come aggettivo, sì. L'intolleranza, il rifiuto delle istituzioni dei nuovi politici al potere che dimostrano disprezzo per il Parlamento sono forme di fascismo. Parlano tanto di popolo, ma i luoghi dove dovrebbero rappresentarlo sono le istituzioni. Una tendenza c'è.

1° maggio 1947: la strage di Portella della Ginestra. La storia e la memoria

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Giuseppe Di Vittorio: discorso del primo maggio - festa dei lavoratori

1° maggio - Joe Hill

Joe Hill, nato Joel Emmanuel Hägglund (Gävle17 ottobre 1879 – Salt Lake City19 novembre 1915), è stato un sindacalista e compositore statunitense di origine svedese.
Hill è stato probabilmente uno dei più grandi cantori operai e sindacali di ogni tempo, oltre ad essere direttamente uno dei principali organizzatori e agitatori del movimento sindacale statunitense.

lunedì 29 aprile 2019

Olivia Sellerio - Malamuri - Da Il commissario Montalbano - Testo e traduzione

Novecento 1° e 2° parte

Domani su RAI Premium 5 ore e 20'

Moneta Positiva (non a debito)


Ecco la verità inconfessabile della guerra al Governo: La questione del deficit italiano sta scoperchiando la truffa europea del debito pubblico. (di Francesco Amodeo)

https://scenarieconomici.it


Il debito pubblico italiano non è cresciuto con il crescere della spesa – come i tecnocrati europei sostenuti dai disinformatori mediatici vorrebbero farci credere – bensì con il crescere degli interessi sul debito.
L’avanzo primario (differenza tra tutte le spese e tutte le entrate di uno Stato) che l’Italia ha realizzato negli ultimi 20 anni ci rende uno dei paesi che più ha risparmiato in Europa. Ma quel segno resta positivo fino a quando non si conteggiano gli interessi sul debito pubblico.

Signoraggio, "divorzio" e debito pubblico Facciamo chiarezza una volta per tutte

https://sinistrainrete.info

di Thomas Fazi

952691999c04260b45e40b8454ebfe07Sta facendo molto discutere il servizio di Alessandro Giuli sulle origini del debito pubblico italiano andato in onda qualche giorno fa all’interno del nuovo programma di Rai 2, “Povera Patria”. Secondo i critici – tra cui luminari dell’economia come Riccardo Puglisi, Mario Seminerio e, ça va sans dire, l’immancabile Luigi Marattin -, le colpe del servizio sarebbe sostanzialmente tre: di aver “propagandato” sulla televisione pubblica la presunta madre di tutte le bufale economiche: il signoraggio (ussignor!); di aver individuato nel cosiddetto “divorzio” del 1981 tra Banca d’Italia (BdI) e Tesoro la causa principale della successiva esplosione del debito pubblico italiano; e di aver insinuato – seppur indirettamente – che la soluzione al problema del debito pubblico sarebbe di tornare ad un regime simile a quello pre-divorzio, cioè di monetizzazione (più o meno parziale) del deficit/debito pubblico da parte della banca centrale.

Viterbo. Stupro di gruppo a Viterbo, arrestati consigliere comunale e militante di CasaPound

Pugni prima della violenza durata ore a una donna di 36 anni. Sequestrati dalla polizia anche i filmati dello stupro sul cellulare di uno dei due giovani. Anche l'altro è un iscritto all'organizzazione di estrema destra. Sui social aveva messo manifesto razzista in difesa delle donne. Di Maio e la ministra Trenta: "Balordi che la pagheranno cara". Salvini: "Castrazione chimica".

Stupro di gruppo a Viterbo, arrestati consigliere comunale e militante di CasaPoundVITERBO - Credeva di essere al sicuro, una festa privata tra simpatizzanti della stessa fede politica, il mondo dell'estrema destra di CasaPound. 
E invece due di loro, un militante e un consigliere comunale,  l'hanno fatta bere e quando ha cercato di reagire alle loro attenzioni l'hanno picchiata.


Un pugno, un altro, fino a stordirla, a renderla come un oggetto nelle loro mani incapace di difendersi. E a questo punto l'hanno violentata a turno per ore, ripresa col cellulare senza pietà mentre abusavano di lei.

Cannabis. Legalizzare la cannabis conviene. Di quante e quali prove abbiamo ancora bisogno?

Si può parlare di legalizzazione in Italia obiettivamente e senza doversi scontrare come fossimo allo stadio? 
Sembra difficile, i pregiudizi sono ancora troppi e soprattutto la disinformazione e l’ignoranza la fanno da padrone. 
Eppure si moltiplicano gli studi che cercano di analizzare i dati, i numeri e le statistiche per provare a contribuire ad aprire gli occhi dell’opinione pubblica che forse, come spesso accade, è più avanti rispetto alla classe politica che ci governa.


 
In questo momento di grande crisi per la nostra economia nazionale e per il nostro ambiente, è urgente e necessario cambiare radicalmente approccio e fare un’analisi costi-benefici seria e credibile sul tema della legalizzazione.  
Proviamo anche noi a buttare giù qualche suggestione utile al dibattito.

Partiamo dal mercato del consumo di cannabis: quante persone usano cannabis nel nostro Paese? 
Secondo il report annuale dello European Monitoring Centre for Drugs and Drugs Addiction (EMCDDA), il 9,2% degli italiani ha fatto uso almeno una volta di cannabis o derivati, la percentuale sale al 19% per i giovani adulti (15–34) e al 27,4% per i 15–16enni.
Nella UE, siamo secondi per consumo nella fascia 15–34 (sopra, solo la Francia), e al quattordicesimo posto su scala mondiale.
Ovviamente i dati possono essere soltanto stimati, visto che siano ancora in un ambito illegale che si muove su un mercato sommerso. 
La relazione annuale della Direzione Nazionale Antimafia nel 2014 calcolava che il mercato consumasse fra le 1.500 e le 3.000 tonnellate annue di cannabis (i numeri però si basano sui quantitativi di materia sequestrata).
Nella Relazione in Parlamento della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, le stime erano diverse perché si basavano invece sui dati ISTAT.
L’istituto di statistica stimava intorno ai 14,1 miliardi la spesa dei consumatori per droga (tutta) nel 2014.
Ma “solo” il 28,2%, che corrisponde a quasi 4 miliardi, rappresentava la spesa per la cannabis e derivati (per capirsi lo 0,25% del PIL del paese). Ma c’è anche un altro studio da prendere in considerazione, quello di AquaDrugs; condotto per il Dipartimento delle Politiche Antidroga, analizza i residui dei principi attivi delle varie droghe nelle acque e stima il consumo per circa 830.000 kg di cannabis annue.