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L’avvocato Christine Lagarde che oggi rappresenta il Fondo Monetario
Internazionale nel ruolo di direttrice generale, proviene da una
famiglia di media borghesia dei pressi di Parigi. La Madame Lagarde oggi
però viene contata tra le 100 donne più potenti al mondo e come sapete,
dove ce tanta luce, c’è anche qualche ombra.
Il Fondo Monetario Internazionale dopo lo scandalo di Dominique
Strauss-Kahn, quello che fu beccato adultero a New York (ma non solo lì,
del resto lui non ha mai nascosto il suo libertinaggio), aveva bisogno
di una figura più autorevole e meno ingombrante di Strauss-Kahn, . La
perfettina signora, con i capelli grigi, i suoi tailleur di Chanel e i
gioielli di Cartier, appariva ineccepibile per questo ruolo. Certo a noi
comuni osservatori ci sembrava più che strano che il FMI, volendo
essere un organizzazione sovranazionale, scegliesse ancora una francese,
anche se queste strane coincidenze ormai non ci sorprendono.
Va tenuto
conto che dopo le dimissioni di Strauss-Kahn, per presunte molestie
sessuali in confronto di una cameriera newyorchese, si doveva prendere
una decisione rapidamente in luglio 2011; quindi lasciamo il “Dubio pro
reo” in riguardo all’ennesima socialista transalpina in una funzione di
massimo potere.
Madame Lagarde ha certamente un profilo più che autorevole dopo
essere stata Ministro delegato al Commercio Estero nel governo de
Villepin dal 2005-2007, Ministro dell’Agricoltura e della Pesca nel 2007
e poi un triplice mandato da ministro dell’economia, industria e della
pesca del governo Sarkozy dal 2007 al 2011. Magari non privo di qualche
ombra appunto. Forse non tutti sanno che Madame è stata giudicata colpevole nella controversia che la vede imputata di abuso d’ufficio, eccovi l’articolo del Fatto Quotidiano in riguardo.
Un’indagine per cui è stata condannata dalla Corte di Giustizia per
negligenza, senza tuttavia ricevere una pena. Ed è questo che a noi (i
comuni osservatori di prima) appare più che sospetto, non solo ce una
condanna definitiva, ma si parla proprio di negligenza. Al
FMI questo profilo sembra idoneo per svolgere il compito di direttrice
generale? Sarà il motivo per cui Deutsche Bank non ha ricevuto letterine
in quanto la manipolazione di mercato sui nostri BTP nel 2012 oppure
per lo scandalo Panama Papers e i conti off-shore dell’anno scorso.
Comunque i due pesi e le due misure nel FMI non sono affatto cosa nuova,
anzi!
Analizziamo il “salvataggio“ greco da parte del FMI sotto guida della Lagarde e vedremo che gli errori di valutazione si susseguono in maniera spaventosa e con risvolti terribili per la Grecia,
ma soprattutto per la popolazione, costretta nella tenaglia del
commissariamento e dell’austerity di marca FMI. Cito la fonte: Finanz
und Wirtschaft Schweiz, non si sa mai…
La crisi greca comincia nel 2010 quando appare evidente, che anche un
taglio massiccio dei debiti non sarebbe bastato per riportare il paese
fuori zona rischio. Il FMI a questo punto non era ancora coinvolto
oppure non riteneva urgente il problema del debito sovrano greco, è
ancora in carica Dominique Strauss-Kahn. Comunque questo è stato
evidentemente una grave mal interpretazione dei dati macroeconomici
disponibili. Gi interventi del FMI cominciano solo nel 2012, erano già
passati più di un anno e mezzo, dai primi segni di debolezza. La Lagarde
a questo punto era in carica già da oltre un anno e ritengo che lei sia
la diretta responsabile per quanto segue!
In primavera 2012 finalmente viene eseguito il taglio dei debiti
verso i paesi UE e un allungamento delle scadenze di rimborso.
L’operazione viene effettuata con notevole ritardo ed evidentemente non
ha funzionato, in quanto le misure erano troppo timide per evitare il
default (tecnico perlomeno). Questo d’altronde è stato ammesso dallo
stesso Fondo Monetario nella lettera del 26 giugno 2015, che
inizialmente non era intesa per essere resa pubblica Presa di posizione FMI.
Comunque solo in questo momento il debito pubblico greco non era più
sostenibile, sempre secondo il FMI. Anche questa una valutazione errata
ovviamente, come ben noto. Strano, no?
Il Fondo Monetario, che è stato impiegato solo dopo iniziale
resistenza dei paesi UE nella risoluzione greca, è stato ritenuto un
organo competente visto la sua indipendenza e l’esperienza con altri
paesi nella morsa dei debiti. Però il Fondo ha fallito miseramente
perchè ha seguito le ipotesi di capacità di sostegno del debito più
ottimistiche, volute dalla UE, che si sono però rivelate irrealizzabili
ed irrealistiche.
Più cresce l’economia di un paese, meno è l’indebitamento in essere
misurato all’entrate, più alto l’esazione fiscale e meno vengono i costi
del welfare. Le stime di crescita ottimistiche lasciano quindi pensare
che i debiti potranno essere risoluti. Il grafico dimostra le stime di
crescita (sinistra) e le stime di avanzo primario (budget esentasse) per
la Grecia, secondo gli economisti del FMI degli ultimi anni, fino al
2015 (Fonte: Oxford Economics):
Le stime erano state sempre troppo ottimistiche e non di poco, anzi
in maniera enorme e in effetti il PIL greco del 2015 era di ben 32% più
basso delle stime del Fondo Monetario, previste inizialmente nel 2010,
ma poi mai corrette (ovvero peggiorate secondo i dati reali ormai
disponibilissimi). Qualcuno aveva fatto una riflessione sulle stime
sbagliate del FMI, mostrato che 9 su 10 queste sono un po’ sballate,
vero Prof. Rinaldi?
Stando ad economisti del taglio di Ashoka Mody, questo non è
semplicemente una mancata valutazione, ma becera opportunismo politico,
come afferma in un contributo al Think Tanks Bruegel! Lui accusa difatti
il Fondo Monetario di aver agito in pura malafede, incolpando
direttamente Madame Lagarde, che non solo doveva esserne al corrente, ma
più che altro direttamente coinvolta! Le parole di Mody sono un macigno
per il Fondo Monetario, specialmente visto che l’economista ne fu uno
dei suoi più importanti ricercatori.
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lunedì 11 febbraio 2019
Vi presento Madame Lagarde – la Luigi XIV dell’aristocrazia monetaria (di Tanja Rancani)
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