L'ammortizzatore destinato ai cento dipendenti di Novi Ligure, in attesa
che si concretizzino le offerte per lo stabilimento e si avvii la
reindustrializzazione. La proprietà turca non cede sul marchio.
repubblica.it
MILANO - Da domani inizia la cassa integrazione straordinaria per reindustrializzazione destinata ai cento dipendenti della Pernigotti di Novi Ligure (Alessandria).
E' l'esito dell'accordo firmato all'incontro al ministero del Lavoro,
secondo quanto riferiscono i sindacati. Per l'azienda, di proprietà del
gruppo turco Toksoz, erano presenti il direttore finanziario, il
direttore risorse umane e gli advisor legali. Inoltre partirà un piano
di politiche attive per i lavoratori. Entro fine marzo ci sarà un
incontro per verificare l'avanzamento del piano.
Al tavolo erano state confermate tre manifestazioni di interesse giunte
per la casa del cioccolato, con l'aggiunta di altri quattro possibili
investitori in attesa di effettuare un sopralluogo. L'advisor Sernet
avrebbe contattato 36 aziende. Tra quelle interessate, che chiedono
riservatezza, ci sarebbe un'azienda italiana specializzata nella
cioccolata che produce a marchio proprio e per conto terzi, con la quale
è in corso uno scambio di informazioni. Ci sarebbe poi una cordata di
investitori, alcuni dei quali del settore dolciario, e una cooperativa
sociale. Tutti e tre questi progetti occuperebbero 30-50 lavoratori.
La proprietà turca ha messo sul tavolo la propria indisponibilità a
cedere il marchio, unita alla mancanza di risorse per finanziare il
ricollocamento dei lavoratori sul territorio.
Ha manifestato invece la
disponibilità ad affidare agli acquirenti dello stabilimento la
produzione con contratti di fornitura a prezzi di mercato e a valutare
riduzioni nel prezzo dell'immobile in base al numero di lavoratori
riassunto.
I prossimi passi prospettati dalla società, dopo l'accordo sulla Cigs,
sarebbero la verifica degli incentivi alla reindustrializzazione e alle
politiche attive, in collaborazione con la regione Piemonte, e la
stesura del piano sociale. Intanto continuerebbero le visite dei
potenziali investitori allo stabilimento, alle quali seguirebbe la
verifica della loro solidità economico-finanziaria e la valutazione
delle loro proposte.
Raggiunto l'accordo, per la Flai Cgil si tratta di "una pagina triste
per lo stabilimento" cui deve seguire un incontro al Mise concretizzare
gli impegni sulla reindustrializzazione. Spiega il sindacato in una
nota: "Oggi firmiamo per dare un sostegno al reddito ai lavoratori, ma
ribadiamo la necessità di un incontro al Mise per dare un futuro
lavoratori e al tessuto produttivo del territorio, legato
indissolubilmente ad un marchio storico come Pernigotti. Chi vuole
chiudere deve cedere il marchio e consentire la continuità di un brand
così importante per tutelare la qualità e l'occupazione". Per la Uil
"non era quello che auspicavamo ma è un risultato positivo perché
abbiamo ottenuto la modifica della finalità della cassa che consente la
reindustrializzazione del sito e l'attivazione del politiche attive che
consente la rioccupazione dei lavoratori".
Rete per l'Autorganizzazione Popolare - http://campagnano-rap.blogspot.it
Pagine
- Home
- L'associazione - lo Statuto
- Chicche di R@P
- Campagnano info, news e proposte
- Video Consigliati
- Autoproduzione
- TRASHWARE
- Discariche & Rifiuti
- Acqua & Arsenico
- Canapa Sativa
- Raspberry pi
- Beni comuni
- post originali
- @lternative
- e-book streaming
- Economia-Finanza
- R@P-SCEC
- il 68 e il 77
- Acqua
- Decrescita Felice
- ICT
- ECDL
- Download
- हृदय योग सारस
mercoledì 6 febbraio 2019
Classe Operaia. Pernigotti, siglato l'accordo per la cassa integrazione.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento