All'ordine del giorno la lettera contraria all'opera spedita al governo.
repubblica.it JACOPO RICCA
Il consiglio comunale si prepara a sposare la linea No Tav. Lo hanno annunciato alcuni esponenti della maggioranza del Movimento 5stelle che sostiene la sindaca Chiara Appendino, al termine della riunione sull'ordine del giorno che sarà messo in votazione lunedì e che ricalca la lettera inviata al governo dagli oppositori all'alta velocità Torino-Lione qualche settimana fa.
All'incontro, cui hanno partecipato i tecnici No Tav, si è parlato dell'ordine del giorno che impegna sindaca e giunta a chiedere al governo di: “Valutare, in alternativa al Tav, la promozione dell'utilizzo dell'intera linea esistente tra Torino e Modane, sospendere qualunque operazione indirizzata all'avanzamento dell'opera finché non sia terminata l'analisi Costi-Benefici, ridiscutere gli accordi con lo stato francese e revocare la nomina dell'attuale direttore generale di Telt e abolire il ruolo di Commissario Straordinario del Governo per la Torino-Lione, e sospendere le attività dell'Osservatorio Torino Lione in attesa di ridefinirne gli obiettivi e le funzioni”.
Richieste che ricalcano quelle dei No Tav e che sarebbero il primo documento dichiaratamente contrario all'alta velocità votato dal consiglio comunale di Torino. L'unica altra presa di posizione ufficiale da quando i grillini sono al governo della città era stata infatti l'uscita dall'Osservatorio decisa quasi subito dopo l'insediamento da Appendino.Una presa di posizione destinata a riaccendere le polemiche non solo nella politica.
Anche gli imprenditori - dopo la manifestazione di settembre con il presidente Boccia di Confindustria e duecento industriali di tutto il Nord - sono pronti a nuove prese di posizione in difesa di un'infrastruttura senza la quale vedono Torino destinata a un binario morto.
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