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"Ecco perché la politica (e la Legge di bilancio) si occupa più dei primi che dei secondi", lo dice l'Istituto di studi e ricerca Carlo Cattaneo analizzando dati Istat.
All'interno della fascia "giovani" è interessante, e doloroso, notare come il blocco generazionale che va da zero a quattordici anni - fino al 1971 il più numeroso dei sei presi in considerazione - oggi è il penultimo con il 13,3 per cento del totale.
Insidiato da vicino dagli ultrasettantacinquenni.
Di più, dal 1991 ad oggi, parliamo quindi degli ultimi ventisette anni, i "giovani" sono diminuiti di 11,2 punti mentre gli "anziani" sono cresciuti del 7,6 per cento.
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