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Nella sala riunioni della parrocchia della chiesa di Sant’Andrea Apostolo di Osteria Nuova si sarebbe dovuto svolgere ieri pomeriggio l’incontro di presentazione del percorso partecipativo e dei suoi obiettivi.
Ben prima delle 18,30 erano ad attendere l’inizio dell’incontro molti abitanti del quartiere di Osteria Nuova, apparentemente calmi.
Ma quando, alla presenza dell’Assessore all’Ambiente del XV Municipio Pasquale Annunziata e di Massimo Di Maio dello staff dell’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale, la dott.ssa Marinella Sclavi, antropologa, di “Ascolto Vivo”, con sede a Milano, che realizza processi partecipativi, è stata interrotta e contestata da diversi cittadini.
Non è servito a calmare gli animi che sia riuscita a dire che quella dell’AMA è soltanto una “proposta” e che quello che il Comune intende avviare è un vero processo partecipativo che può quindi condividere come bocciare quella “proposta”.
Dopo che in modo chiaramente pre-organizzato diversi cittadini hanno esposto dei manifestini con la scritta “NO” e due striscioni più che significativi della protesta che è stata messa in atto, accompagnati da mille improperi provocatori (del tipo “quanto vi danno per gestire questa buffonata?”), le tre rappresentanti di “Ascolto Vivo” si sono viste costrette a far parlare una signora che ha posto l’accento sulla utilità o meno di un simile percorso di partecipazione, affermando che è il caso di parlarne se veramente ha il potere anche di bloccare il progetto in modo motivato, mentre non serve a niente se così non è.
Ha preso quindi la parola un rappresentante del Comitato di Quartiere che ha voluto leggere un documento che ha poi consegnato affinché rimanesse agli atti, fra scroscianti applausi.
Ha fatto fra l’altro riferimento ad una “progettazione partecipata”, senza sapere che è espressamente previsto all’art. 9 del “Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana”, approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 57 del 2 marzo 2006: il 2° comma prevede che “il processo di progettazione partecipata è promosso su richiesta della Giunta Comunale, dell’Assessore competente, del Consiglio Comunale, del Presidente del Municipio, del Consiglio Municipale”, mentre il successivo 3° comma dispone che “la progettazione partecipata … è raccomandata nei casi in cui la rilevanza e complessità dell’intervento consiglia un processo consensuale con gli attori del territorio”.
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