giovedì 27 ottobre 2016

Terremoto. Cosa ci diceva la faglia silente dopo Amatrice.

Scrivo a titolo personale, si intende. Responsabilità, oneri e onori ormai son sempre personali dopo il Processo Commissione Grandi Rischi de L'Aquila del 2009, visto che in primo grado equiparò la pena di tecnici e politici e la differenza era ed è tuttora solo nello stipendio e con la differenza che il lavoro vero lo svolgono i tecnici, che poi divengono anche "politici" quando si rendono conto che quelli veri son "politicanti" in temi di rischi naturali!

  Dirigente di ricerca‐tecnologo all’INGV, responsabile della Unità Funzionale “Geochimica dei Fluidi, Stoccaggio Geologico e Geotermia” della Sezione Roma Sismologia e Tettonofisica
cornacchie
Cornacchie della Piana di Castelluccio di Norcia sui paletti segna-neve fotografati un giorno prima del terremoto del 24 agosto 2016, come mai erano stati visti prima in 60 anni circa di vita del locale allevatore di cavalli

Mentre campionavamo sorgenti e gas nei suoli per vincolare meglio faglie e fratture nelle alture del Monte Vettore, all'indomani delle prime due forti scosse di Amatrice/Norcia del 24 e 25 agosto 2016, io e alcuni cittadini di Norcia e Spoleto, Andrea, Roberto e laureandi o neo-laureati - volontari nel darmi una mano con gli strumenti geochimici e la macchina da presa sulle spalle per intervistare cittadini dotati di pozzi o animali - guardavamo Monte Porche, bastione tra Monte Vettore e la Valle di Castelsantangelo sul Nera e giù verso Preci, e pensavamo: questo monte allungato è un elemento trasversale tettonico di direzione anti-appenninica, qui inizia un altro segmento sismogenetico, più a Nord, di quello che si è già mosso come unico segmento o duplice con le scosse del 24-25 Agosto.
Indaghiamo cosa c'è al di là - dicevamo - e perché le scosse sismiche di tipo aftershocks lì sembravano fermarsi in questi primi due mesi di sequenza sismica. In quella sella tra il Monte Vettore a sud est e la Val Nerina a nord ovest nel frattempo campionavamo le sorgenti in alta quota come quella di San Lorenzo per capire se vi fossero anomalie nei fluidi circolanti in queste zone di faglia attivate e mortali. Avevamo già verificato la forte anomalia idrologica alla sorgente termale sulfurea di Bagni di Triponzo, con natura essenzialmente co-sismica.

Vale a dire stavamo indagando, al di là di quella soglia, un segmento di faglia "silente" ma possibilmente sismogenetico e allora in un paper su Annals of Geophysics che ho sottoposto a metà ottobre 2016, ho iniziato a scrivere circa le relazioni tra terremoti, fluidi e faglie o anche dell'importanza del comportamento degli animali in quel settore al bordo umbro-marchigiano, dal titolo: Mt. Vettore Fault or Sibillini Thrust for the surface expression of the August, 24, 2016 earthquakes and what close future fault will move? Hints from geochemistry and "Earth beings Signals"at surface. First data", dopo quello già pubblicato per il terremoto umbro di Colfiorito del 1997-1998 (Quattrocchi F., 1999: In search of evidences of deep fluid discharges and pore pressure evolution in the crust to explain the seismicity style of Umbria-Marche 1997-98 seismic sequence (Central Italy). Annals of Geophysics, 42, 4, 609-636).
In tale recente lavoro sulla sequenza sismica Amatrice-Norcia 2016, sottoposto a quella rivista internazionale, scrivevo quindi relativamente ad anomalie geochimiche trovate in sorgenti calde e fredde e su comportamento anomalo di animali, in quel settore a cavallo dei due segmenti sismogenetici, incluso quello attivato il 26 ottobre alle 19:11 a Castelsantangelo sul Nera e successive scosse in atto; scrivevo che tali anomalie erano presenti along the "transverse" lineament following a NE-SE direction, westward the Monte Porche, as a transverse belt with respect to the activated segment Southeastward and to the "silent" - SEISMICALLY GAP located from Castelluccio sul Nera to Colfiorito Northwastward. This interesting "end-tip" of the activated seismic segment deserves special interest in our further studies, to understand if the adjacent Appenninic segment could move imminently, namely if it is close to be triggered or not (up to Preci - Visso), using seismogeochemical methods too.

Di che razza di disciplina mi occupo, oltre che di energia da sottosuolo a basso tenore di carbonio e geotermia? Di Sismo-geochimica, come definita da pionieri ricercatori USA, Giapponesi (si pensi al grande Hiroshi Wakita, capo dell'Earthquake Chemistry Laboratory mio maestro negli anni '90), e recentemente anche giovani da Taiwanesi (son appena tornata da Taiwan per condividere con loro - qualcuno ex mio studente a Erice - il più avanzato stato dell'arte sui geohazards in un paese come il loro che ha una decina di terremoti all'anno oltre magnitudo 4.0), da indiani, da italiani.
Sì anche italiani! Per un attimo verso gli anni 2000 i miei prototipi di stazioni sismogeochimiche multi-parametriche e multidisciplinari Ingv erano all'avanguardia anche rispetto al Giappone. Ora invece prevalgono stazioni mono-parametriche o commerciali, del tutto inutili quando non dannose a creare populismi, processi sommari, lucri privati e mancanza di credibilità per tutto il sistema.
Ora quindi in Italia è quasi del tutto smantellato il sistema iniziato da Enzo Boschi e da Renato Funiciello, vertici Ingv negli anni '90, chiamato "Geochemical Monitoring System", con prototipi di varie generazioni (GMS 1, GMS2 e GMS3) che ora sopravvivono solo all'Etna. Una gran fatica a mandare tutto avanti in 2-3 persone al massimo! E questo magari a fronte di altre discipline geologiche con decine e decine di ricercatori a disposizione e magari senza tutti quei pesi da portare sul Monte Vettore. Sempre grazie ai cittadini di Norcia e Spoleto di per avermi aiutato anche nel portare il peso degli strumenti!
La zona ormai la conosco come le mie tasche: nel 1986 iniziai la mia tesi di laurea in Scienze geologiche, con indirizzo "geochimica dei fluidi" in zona Rieti, Antrodoco, Accumuli, Arquata del Tronto, Cotilia, Acquasanta Terme, etc...con lo scopo di studiare i parametri sismogeochimici per lo studio dei precursori e dei transienti associabili a forti terremoti ed a faglie "attive", campionando acque, gas e fratture, lungo faglie e analizzando i metalli pesanti mobilizzati, il radon, l'uranio, i gas nelle acque delle falde acquifere dal Peschiera a San Vittorino-Cotilia in su, fino ad Acquasanta Terme, passando dai carbonati bianchi e rossi ai potenti banchi arenaceo-argillosi gialli e grigi della Formazione Marnoso Arenacea, fino all'Adriatico Marchigiano cercando le polle odorose di zolfo della piana dietro a Rieti verso Nord.
La zona era sismica allora come lo si vede ora e si decise di iniziare da quel settore, compresa la zona di Cerreto di Spoleto con la sua sorgente di Bagni di Triponzo, che subì anomalie con il terremoto di Colfiorito del 1997, descritto in un lavoro pubblicato su rivista internazionale (Quattrocchi F., Pik R., Angelone M., Barbieri M., Conti M., Guerra M., Lombardi S., Marty B., Pizzino L., Sacchi E., Scarlato P., Zuppi G.M. (2000). Geochemical changes at the Bagni di Triponzo thermal spring, during the Umbria-Marche 1997-98 seismic sequence. Journ. of Seismology, 4, 567-587).
Ho descritto in questi anni le mie difficoltà scientifiche, geoetiche, umane in quel settore sismogeochimico di nicchia, dove gli attacchi da parte di altre discipline più prettamente geofisiche sono stati presenti a più riprese e dove le speculazioni scientifiche ed i lucri privati nel monitoraggio geochimico ed idrogeologico, son state sempre dietro l'angolo. Magari son solo ricerche, ma presto potrebbero avere operatività con la Protezione Civile anche italiana oltre che taiwanese. Dipende ovviamente da numero di addetti, ora ridicolo, e dalle risorse in Italia.
Ho provato a dare una sintesi di opinione personale veritiera (VERITÀ = TRASPARENZA) dello stato dell'arte, qualche tempo fa, e nulla è cambiato alla data del terremoto di Accumuli 2016:
http://liberipensierieoltre.altervista.org/scienza-tecnologia/246-se-un-convegno-commemorativo-del-terremoto-di-avezzano-del-2015-si-aprisse-a-tutte-le-discipline-sismologiche-e-sismogeochimiche-parte-prima.html
http://liberipensierieoltre.altervista.org/scienza-tecnologia/247-se-un-convegno-commemorativo-del-terremoto-di-avezzano-del-2015-si-aprisse-a-tutte-le-discipline-sismologiche-e-sismogeochimiche-parte-seconda.html
http://liberipensierieoltre.altervista.org/scienza-tecnologia/263-il-mio-primo-lavoro-sullo-studio-dei-precursori-sismici-in-zona-rieti-antrodoco-accumuli-arquata-del-tronto-un-bilancio-di-25-anni-solo-in-ribasso.html
Al momento solo le case costruite bene e gli animali (vedi tabella sotto), sembrano poterci salvare da un terremoto: in un caso si tratta di "tentata prevenzione" e nel secondo caso "tentata previsione".
Stancante per la Protezione Civile se davvero si attivasse un congruo volume di ricerche sugli studi volti alla "tentata previsione", quella vera di "breve termine" non le speculazioni probabilistiche di medio-lungo termine, visto che poi divise, camionette e gagliardetti si dovrebbero poi muovere prima degli eventi calamitosi.
Non sarà un caso che la parola "previsione" è praticamente assente nel nuovo Decreto Legge su riordino della Protezione Civile sul tavolo della Camera e Senato in questi giorni, e nessun cenno si fa ivi alla "indipendenza" della ricerca associata alla Protezione Civile ed in generale alla Politica. Troppi casi ho affrontato nell'ultimo periodo e sto scrivendo un libro dal titolo "La Casta Debole delle Scienze della Terra tra terremoti, vulcani ed ambiente", facendo tesoro del bagaglio di esperienza vissuta che una cosa importante insegna: solo la massima condivisione delle informazioni ai cittadini si riesce a lavorare bene come sto facendo io con il citato Questionario "La Terra ti parla, impara ad ascoltarla", che mi permette di compilare tabelle come questa qui sotto, sulla relazione tra comportamento anomalo degli animali ed imminenti forti-moderati terremoti.

tabella
Comportamento anomalo degli animali poco prima di forti terremoti: I cittadini dicono che il questionario dovrebbe essere disponibile in rete.
A questo punto cerco di indagare se vi sono delle relazioni tra quello che sta accadendo in quei segmenti sismogenetici, attivati anche nelle ultime ore,e certe deformazioni asismiche evidenti, di tipo distensivo che stanno accadendo in zona Spoleto in Umbria ed in Garfagnana in Toscana... Perché se le faglie sismogenetiche attive son come tasselli di un domino, gli inneschi a cascata di esso possono arrivare anche molto lontano e lo stress distensivo con deformazioni asismiche può essere anche molto spread.

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