Ciampi era un giovane studente quando venne redatto il celebre Manifesto di Ventotene.
"Ricordo che un mio compagno di studi tedesco mi disse: Vinceremo altre battaglie, ma perderemo la guerra. Parole profetiche, compresi l'assurdità di quel conflitto. A Ventotene, nei momenti più drammatici della guerra, fu immaginata una nuova Europa, che ripudiasse divisioni e intolleranze e costruisse, piuttosto, nella democrazia e nella libertà, un sistema di sovranità condivisa fra i popoli".Oggi l'Unione viene minacciata dalla crisi economica, dai drammi dell'immigrazione, dalle violenze del terrorismo, dalla Brexit. Come reagire?
"È ovvio che l'impresa è ardua, ma forse è arrivato il momento di tradurre in pratica un concetto che ho già esposto in un recente passato. un'Europa a più velocità".Dal punto di vista politico, Ciampi ricorda un incontro del passato con il presidente finlandese Ahtisaari.
"Eravamo nel palazzo presidenziale affacciato sul porto di Helsinki e osservammo che l'Ue è come una baia che contiene un porto. Già nella baia si trova riparo dalle tempeste, ma per godere di una sicurezza piena, bisogna entrare nel porto, usufruire dei servizi offerti, a patto di accettare regole e controlli".Dal punto di vista economico, il messaggio dell'ex presidente è chiaro. "Serve un coordinamento delle politiche economiche, specialmente nell'Eurozona" dice, sottolineando che serve più Europa, anche con un ministro europeo dell'economia, per dare sostanza al progetto dell'euro.
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