Alla fine degli anni Novanta Zygmunt Bauman scrisse il libro “La società
dell’incertezza”. Sanciva la fine dell’epoca delle sicurezze e della
fiducia nell’avvenire.
L'Espresso Wlodek Goldkorn
Quella fiducia non era che un’illusione nata
dalla convinzione di essere i protagonisti di un ininterrotto processo
di progresso che a sua volta avrebbe dato a tutti gli esseri umani la
possibilità di diventare padroni del proprio destino. Comprese le forze
della natura.
Il sociologo polacco individuava vari tipi di protagonisti della
modernità: il pellegrino, colui che marcia verso l’avvenire; il flâneur,
l’uomo che osserva, ma senza illusioni. E poi, il vagabondo: il
migrante, figura minacciosa, contrapposto al turista, che viaggia, ma
sta di casa. Lo star di casa è rassicurante. In casa, abbiamo i nostri
mobili e i nostri oggetti, le nostre foto e i cimeli della memoria (che
nella postmodernità sta sostituendo la storia); a casa siamo capaci di
muoverci al buio. La casa è la certezza, perché (lo aveva intuito
Foucault) la modernità è una fabbrica di ordine e sicurezza.
Ebbene con l’avvento della postmodernità e il liquefarsi della società,
questa fabbrica è crollata (come stanno chiudendo le fabbriche vere). Il
turista baumaniano l’abbiamo visto in questi giorni di vacanza: andava
in barca per divertirsi, attraversava le frontiere senza difficoltà.
Nello stesso momento i vagabondi affondavano nelle barche e venivano
vessati alle frontiere.E cosa succede al turista quando per via di un terremoto crolla la sua
casa? Scopre, e con lui tutti noi, stupiti per il fatto che la modernità
non sia in grado di impedire gli eventi sismici, di essere simile al
vagabondo. Il terremoto ci mette davanti a quel disagio della modernità
che Freud chiamava “Unheimlich”, il perturbante, in tedesco, poi la
parola allude a un “fuori casa”. Ci turba vedere la facilità con cui da
borghesi con i nostri vizi e tic possiamo trasformarci in meri e
indifesi corpi in balia degli eventi. Scopriamo quanto la fine
dell’avvenire, ci restituisce al potere della natura. Come i migranti e i
terremotati.
Rete per l'Autorganizzazione Popolare - http://campagnano-rap.blogspot.it
Pagine
- Home
- L'associazione - lo Statuto
- Chicche di R@P
- Campagnano info, news e proposte
- Video Consigliati
- Autoproduzione
- TRASHWARE
- Discariche & Rifiuti
- Acqua & Arsenico
- Canapa Sativa
- Raspberry pi
- Beni comuni
- post originali
- @lternative
- e-book streaming
- Economia-Finanza
- R@P-SCEC
- il 68 e il 77
- Acqua
- Decrescita Felice
- ICT
- ECDL
- Download
- हृदय योग सारस
martedì 30 agosto 2016
Terremoto. Nell'era postmoderna, insicuri come migranti Cosa ci succede quando un terremoto fa crollare le nostre case, e con esse le nostre certezze?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento