Ancora
qualche mese fa le Associazioni del COMITATO REATINO PER IL DIRITTO
ALLA SALUTE inviarono a tutti i sindaci della provincia, al Sindaco di
Rieti quale Presidente della conferenza dei Sindaci della ASL Rieti,
alla Prefettura, al Presidente della Regione Lazio Zingaretti ed a tutti
i Capigruppo dei Partiti presenti in Regione, un appello affinché la
provincia di Rieti ed i rispettivi ospedali venissero ritenuti in “ZONA
DISAGIATA”, e pertanto in deroga ai provvedimenti di contenimento della
spesa pubblica.
COMITATO REATINO PER IL DIRITTO ALLA SALUTE
Abbiamo ribadito ciò che era sotto gli occhi di tutti:
1. che il Reatino si trova in una zona ad alto rischio sismico e idrogeologico
2. che la provincia di Rieti è tra quelle a più alto tasso di popolazione anziana
3. che la provincia di Rieti ha un territorio orograficamente montano e con collegamenti viari problematici
Sinora,
le varie Amministrazioni regionali, non hanno mai preso in
considerazione questi fattori e provveduto, di conseguenza, ad emanare
un decreto in deroga per “Zona Disagiata” per la provincia reatina, come
concesso, invece, per Monterotondo a 2 passi da Roma.
Nell’arco
di 15 anni all’Ospedale di Amatrice, infatti, sono stati chiusi la
Chirurgia e l’Ortopedia/Traumatologia, dopo investimenti milionari per
potenziarli, reparti che in questa tragica occasione potevano essere
preziosi. Invece, sono stati lasciati solo un piccolo pronto soccorso e
pochi letti di degenza, senza peraltro rendere la struttura antisismica.
Addirittura
per tenere “aperto” quel poco che restava dell’Ospedale “Grifoni” ci
sono voluti infiniti appelli e proteste pubbliche delle Associazioni e
la minaccia di secessione verso la Regione Abruzzo avviata dal Sindaco
di Amatrice Pirozzi.
Ora
che la struttura ospedaliera è inagibile, come scuole e altri edifici
pubblici, crediamo che si debba ripartire proprio dagli appelli dei
Sindaci di Amatrice ed Accumoli che stanno chiedendo a tutti i livelli
istituzionali e non l’impegno per ricostruire anche il senso di una
comunità così duramente colpita.
Questa
sia, quindi, l’occasione per fare immediatamente delle scelte
prioritarie per invogliare gli abitanti a restare nonostante tutto:
- Dichiarare la provincia di Rieti “Zona Disagiata” e sbloccare i finanziamenti necessari per la ricostruzione degli edifici strategici e dei luoghi simbolo delle comunità locali, a partire proprio dall’Ospedale “Grifoni” di Amatrice, con criteri antisismici rendendolo in grado di servire tutti i piccoli centri montani della provincia di Rieti e delle regioni limitrofe.
- Verificare subito l’idoneità antisismica degli ospedali De’ Lellis di Rieti e del “Marini” di Magliano, nonché degli edifici scolastici dove i nostri figli dovrebbero studiare in tutta sicurezza e tranquillità.
- Verificare lo stato dell’arte sul rispetto dei piani locali di protezione civile e, seguendo le indicazioni della I° consulta del Comune di Rieti, avviare un primo censimento degli edifici a rischio sismico di tutti i Comuni.
Al
contempo, analogamente alla scuola locale crollata seppur costruita
recentemente, accertare le responsabilità dei gravi danni subiti
dall’ospedale Grifoni di Amatrice che lo hanno reso inagibile proprio
nel momento in cui avrebbe dovuto svolgere il ruolo di soccorso in
questa catastrofe sismica.
LE
SOTTOSCRITTE ASSOCIAZIONI REATINE COLGONO L’OCCASIONE PER ESPRIMERE
VICINANZA ALLE FAMIGLIE DELLE VITTIME DEL TERREMOTO E PER RINGRAZIARE
TUTTI COLORO CHE A TITOLO ISTITUZIONALE O VOLONTARIO STANNO PARTECIPANDO
ALLE OPERAZIONI DI SOCCORSO E SOSTEGNO ALLA POPOLAZIONE.
PER IL SOSTEGNO ALLE NOSTRE ATTIVITA’ DI AIUTO AI TERREMOTATI CONTATTARE:
3398233736 (Paola) - 3483431837 (Antonio)
ALMAR Rieti
AMAR Rieti
ADRA ITALIA CHIESA EVANGELICA Rieti
ARCI Rieti
CITTADINANZATTIVA TRIBUNALE DEL MALATO
ASSOC. MALATI DI RENI
POSTRIBU’
ASSOC. S.C.M. Rieti
ASS. PARTECIPAZIONE
Nessun commento:
Posta un commento