"Come facciamo per la salute del nostro corpo, così l'Italia dovrebbe fare per il proprio territorio: prevenire, prima che curare. Che cosa ci impedisce di farlo? Risposta: la colpevole rincorsa al falso sviluppo fatto di devastanti Tav, Ponti sullo Stretto, opere pubbliche da farsi nell'interesse non dei cittadini ma delle imprese".Una difesa del territorio e dei suoi cittadini, quella auspicata da Settis, che dovrebbe avvenire anche a scapito dei vincoli di bilancio imposti dall'Europa e recepiti in Costituzione.
"Nonostante l nuovo articolo 81 della Carta, stravolto dal governo Monti, resta in piedi "la primarietà del valore estetico-culturale, che non può essere subordinato ad altri valori, compresi quelli economici, ma deve essere capace di influire profondamente sull'ordine economico- sociale", secondo più d'una sentenza della Corte Costituzionale (per esempio 151/1986). E se questo è vero per i monumenti, lo è a maggior ragione per la salute e la vita dei cittadini. Non posso credere che il governo calpesterà questi valori".
Nessun commento:
Posta un commento