martedì 26 agosto 2014

Intervista a Claudio Lolli "In Italia c'è sempre una vecchia piccola borghesia".


In occasione del suo prossimo concerto a Parma, il 30 agosto presso la festa di Liberazione, Claudio Lolli risponde ad alcune domande sul suo percorso artistico, sulla politica italiana e su quella internazionale. Questo sarà il tuo primo concerto a Parma, cosa sai di questa città?
Di Parma so che ha un terrificante sindaco del Movimento 5 Stelle, non molto di più.
controlacrisi.org carlo eridan
Nelle tue canzoni parli di sinistra, capitalismo, borghesia, lotta di classe:qual è la situazione secondo te al giorno d’oggi per quanta riguardo soprattutto lo stato di salute della borghesia italiana e a che punto sia la lotta di classe dei più deboli per maggiori diritti?
Non mi pare che tale lotta stia andando molto bene. Penso che anche di fronte a tale situazione sia necessaria una riflessione tenendo conto degli evidenti mutamenti avvenuti in questi anni. Mi pare difficile oggi parlare di classe operaia nel senso in cui ne parlavamo venti o trent’anni fa. Bisogna capire cosa sta accadendo alla classe operaia e in cosa si riconosca, poiché pare non si riconosca sempre nella sinistra ma vi sono state derive molto diverse o per lo meno ci sono state. Per quanto riguarda la borghesia essa c’è sempre, sempre piccola poiché l’Italia non ha avuto neanche una grande borghesia illuminata.

Quali sono stati i cantautori che ti hanno ispirato quand’eri giovane e quali sono oggi i cantautori che oggi apprezzi?
Per quanto riguarda la mia gioventù, io ascoltavo molto i cantautori francesi:Jacques Brel, Léo Ferré … Anche diversi americani e inglesi come Donovan o Leonard Cohen. Questi direi che sono coloro che, almeno secondo me, hanno contribuito a formarmi di più. Per quanto riguarda il presente non seguo molto l’evoluzione della musica popolare italiana, se c’è qualcuno che è riuscito a trovare qualche cosa nel mio lavoro per ispirarsi ne sarei contento ma non saprei indicarti chi.

Ma esistono ancora la sinistra e la destra?
Io credo che esistano ancora ma che vadano ridefinite. Credo non sia possibile darle per scontate sulla base di definizioni risalenti a quaranta o cinquanta anni fa.

Si può ancora parlare di comunismo e di lotta di classe in Italia, è ancora attuale questo tema o si deve andare oltre? Possono ancora esservi dei partiti che si rifacciano a tale ideologia e cosa credi dovrebbe fare la sinistra in Italia?
Se la sinistra continua ad accontentarsi di dare una testimonianza storico-museale fino a sparire sia dalle istituzioni che dalla vita politica con le sue continue scissioni, non penso che essa continuerà ad avere un senso.

A Parma si è commemorato recentemente l’assassinio di Mario Lupo, militante di Lotta Continua ucciso dai fascisti di Ordine Nuovo, credi vi sia ancora un pericolo dovuto ai neofascisti in Italia?
Non mi sembra, almeno nel senso di attentati o di scontri di piazza, nonostante rimangano comunque un pericolo per la comunità.

Come ti spieghi la crescita dei movimenti fascisti in Italia e in Europa negli ultimi anni?
Me la spiego col disastro dell’Europa, con l’attuale situazione economica, con la massiccia immigrazione che viene sfruttata dai fascisti per suscitare la rabbia nella classe media nei confronti degli stranieri. A livello europeo poi vi è una crescita dei nazionalismi e dei populismi che sono terreno fertile per la destra europea.

Stiamo assistendo in questo periodo all’ennesima operazione “antiterrorismo” messa in atto da Israele per cacciare i Palestinesi dalla loro terra. Pensi che stia avvenendo un genocidio sulla Striscia di Gaza o che si stia combattendo una guerra?
Posso dirti che la politica israeliana è assolutamente intollerabile e specie non riesco a capire come le posizioni antisioniste si possano scambiare oggi come posizioni antisemite. Vi è questo “equivoco” che continua e che blocca tutti i dibattiti, se uno si esprime contro i massacri che gli israeliani operano in Palestina passi subito come antisemita. Penso che tale questione, per quanto riguarda almeno il dibattito italiano, andrebbe chiarita.

Oggi non esistono più guerre nazionali o eserciti ma si combatte usando semplici mercenari che agiscono per potenti multinazionali, cosa ne pensi di questa situazione?
Credo che tutta la situazione mediorientale e anche la situazione nell’est Europa sia in ebollizione, non ci sono più eserciti, né stati, è una situazione del tutto nuova e dobbiamo cercare di capire e analizzare ciò che sta avvenendo nel mondo.

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