domenica 31 agosto 2014

Ambiente e Diritto alla vita. Terra dei Fuochi, centinaia di incendi al mese. Ma le istituzioni non ci sono.

Il territorio della cosiddetta terra dei fuochi è completamente fuori il controllo delle forze dell’ordine e di ogni istituzione preposta. È sufficiente consultare il portale www.laterradeifuochi.it o la sua pagina Facebook, utilizzata dai residenti, per trovarsi di fronte a un quadro apocalittico.

di Ideatore e responsabile di www.laterradeifuochi.it
I territori a nord di Napoli e a sud di Caserta sono tempestati da centinaia di incendi illegali di rifiuti speciali al mese. Decine le segnalazioni e testimonianze dei residenti. Richieste di intervento alle forze di polizia non evase. Vigili del Fuoco in carenza di organico non sempre tempestivi nel rispondere alle centinaia di chiamate soprattutto notturne. Denunce fatte da anni e depositate nelle Procure che non intervengono a dovere su ogni livello di responsabilità. Assenza di Intelligence nelle operazioni di contrasto finora messe in campo. Insomma, istituzioni come dilettanti allo sbaraglio. Dai magistrati ai prefetti fino agli amministratori locali (Regione e Comuni) e governativi. Questo il quadro drammatico della situazione a ben 8 mesi dal Decreto, e dopo che si sono spesi in prima persona ben 8 ministri della Repubblica degli ultimi 3 governi (Monti, Letta, Renzi), 2 primi ministri (Letta e Renzi) e ultimo tra tutti, il Capo dello Stato Giorgio Napolitano. 

I ministri coinvolti in ordine sono stati Cancellieri, Clini e Balduzzi del governo Monti, poi Lorenzin, De Girolamo, Orlando, Alfano del Governo Letta, e ancora Orlando, Galletti e Alfano sotto il governo Renzi.
Ricordiamo, inoltre, che sono passati quasi due anni dalla nomina di un commissario ad acta incaricato dal ministero dell’Interno (vice prefetto Donato Cafagna) e 4 mesi dall’invio di 100 uomini dell’Esercito Italiano.
Recentemente la Prefettura ha diffuso dati confortanti parlando di una diminuzione degli incendi di rifiuti speciali, ma essi non corrispondono assolutamente alla realtà. Malgrado tutto questo, l’avvelenamento da roghi di rifiuti speciali continua, anche peggio di prima.

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