E' nata l'Associazione LibreItalia, interessante progetto per promuovere e supportare LibreOffice in Italia
LibreOffice è una suite per l'ufficio open source sempre più completa e funzionale in grado di offrire una valida alternativa a Microsoft Office. Preinstallata in Ubuntu e molte altre distribuzioni Linux, LibreOffice viene utilizzata quotidianamente da molti utenti, aziende ed enti pubblici ecc con Windows e Mac, in futuro inoltre potremo utilizzarla anche insmartphone e tablet Android.
Si stima che l'utilizzo di LibreOffice in tutti i sistemi della pubblica amministrazione italiana potrebbe far risparmiare ben oltre 600 milioni di euro di soldi pubblici che potrebbero essere investiti per migliorare le scuole, infrastrutture varie ecc. Per promuovere e supportare LibreOffice nel bel paese i membri italiani di The Document Foundation hanno annunciato la nascita della nuova Associazione LibreItalia.
Si stima che l'utilizzo di LibreOffice in tutti i sistemi della pubblica amministrazione italiana potrebbe far risparmiare ben oltre 600 milioni di euro di soldi pubblici che potrebbero essere investiti per migliorare le scuole, infrastrutture varie ecc. Per promuovere e supportare LibreOffice nel bel paese i membri italiani di The Document Foundation hanno annunciato la nascita della nuova Associazione LibreItalia.
L’Associazione LibreItalia punta a diffondere l'uso di LibreOffice in Italia,cercando di promuovere l'utilizzo di formati standard "aperti" per i vari documenti come ad esempio ODF (Open Document Format) recedente adottato dal Governo del Regno Unito.
Per maggiori informazioni sull'Associazione LibreItalia consiglio di consultarel'annuncio ufficiale da questa pagina.
Colgo l'occasione per congratularmi con tutti i membri italiani di The Document Foundation per l'iniziativa, ringraziando Italo Vignoli per la segnalazione.
Home LibreItalia
Per maggiori informazioni sull'Associazione LibreItalia consiglio di consultarel'annuncio ufficiale da questa pagina.
Colgo l'occasione per congratularmi con tutti i membri italiani di The Document Foundation per l'iniziativa, ringraziando Italo Vignoli per la segnalazione.
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