Buone nuove dal fronte pinguinizzazione dell'universo mondo in arrivo direttamente dalla Svizzera.
Il Canton Ginevra, il più occidentale dei Cantoni svizzeri il cui territorio è confinante con la Francia e avente come capoluogo Ginevra, sta passando a Ubuntu tutte le scuole pubbliche primarie e secondarie.
Attualmente il processo è stato completato in tutte e 170 le scuole pubbliche primarie (che raccoglie bambini dai 4 ai 12 anni) mentre la migrazione per le 20 scuole secondarie (per studenti dai 12 ai 15 anni) è prevista per il prossimo anno scolastico.
Tutte le scuole primarie di Ginevra hanno un PC in ogni classe che può essere utilizzato da insegnanti e studenti per accedere ad internet, inviare e-mail e utilizzare giochi e applicativi educativi. Questi PC sono stati configurati in modo tale da avere tre tipi di sessioni: una per il lavoro "amministrativo" del maestro, e due per ciascuna delle fasce di età dei bambini.
Alcune delle scuole secondarie hanno già uno o due laboratori di informatica che utilizzando un mix di PC: alcuni sono equipaggiati con Ubuntu, altri con sistemi operativi proprietari. La scelta di mantenere alcuni con sistemi operativi proprietari è dovuta alla necessità di poter utilizzare un software per l'apprendimento delle lingue che gira solo su Windows (forse non conoscono wine n.d.r.).
La migrazione ai sistemi operativi GNU/Linux è frutto di un lavoro iniziato nel 2011. Durante questo lasso di tempo si è proceduto a creare un inventario dei PC presenti nelle scuole e al contempo sono state trovate o create alternative per tutte le applicazioni da utilizzare. La lista completa delle applicazioni comprensiva di mini guida all'uso è reperibile all'indirizzo http://petit-bazar.unige.ch/guide-utilisation-ubuntu.pdf
Ovviamente, come in ogni piano di migrazione che si rispetti, sono stati organizzati dei corsi di formazione per gli insegnanti con strumenti online quali forum etc (questo mi ricorda la migrazione di Monaco di Baviera). Gli insegnati delle scuole secondarie sono poi altresì tenuti a fornire una introduzione al software libero e open source ai propri studenti.
Per quanto riguarda la parte office i responsabili della migrazione hanno scelto di affidarsi aLibreOffice. La migrazione a LibreOffice ha però causato alcuni inconvenienti sopratutto sotto il fronte interoperabilità con i documenti precedentemente creati con il software proprietario. Per aiutare la transizione il team ha raccomandato agli insegnati di installare LibreOffice anche nei loro PC casalinghi e di creare file in formato PDF per i documenti da stampare a scuola.
Un progetto davvero interessante, sia perché consente agli studenti di conoscere alternative libere aiutandoli a non farsi ingabbiare nella gabbia del software proprietario, sia perché è una migrazione che interessa un numero considerevole di alunni: nell'anno scolastico 2012/2013 sono stati ben 32.501 gli studenti delle scuole primarie ed 13.048 quelli nella fase obbligatoria della scuola secondaria.
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