venerdì 3 gennaio 2014

Storie di malapolizia in “Presa Diretta”

 


Storie di malapolizia in “Presa Diretta”
Si parlerà delle vicende di Federico Aldrovandi, Stefano Cucchi, Gabriele Sandri, e di altri casi analoghi di malapolizia, spesso mortale. Sarà infatti dedicata alle “morti di Stato” la prima puntata della nuova stagione di Presa Diretta, il programma diretto da Riccardo Iacona, per il lunedì sera di Rai 3. “La puntata – afferma Iacona in una intervista all'Ansa – è tutta dedicata agli abusi che lo Stato nelle sue varie articolazioni infligge a cittadini inermi: Sandri, Aldrovandi, Cucchi, Uva. Ma vi racconteremo anche le storie dei meno conosciuti: Michele Ferrulli, morto a Milano durante un fermo di polizia mentre ballava per strada con gli amici, Riccardo Rasman, rimasto ucciso durante un’irruzione della polizia nel suo appartamento dopo essere stato legato e incaprettato col fil di ferro, Stefano Brunetti, morto il giorno dopo essere stato arrestato col corpo devastato dai lividi, Marcello Lonzi, ucciso in carcere da un “forte infarto” col viso aperto dai tagli e la mandibola spezzata. Infine ascolterete le voci dei “sopravvissuti” come Paolo Scaroni, finiti in coma per due mesi durante le cariche della polizia agli ultras del Brescia, Luigi Morneghini, sfigurato dai calci in faccia di due agenti fuori servizio e delle altre vittime che ad oggi aspettano ancora giustizia”.

 Tutti casi che secondo Riccardo Iacona pongono la società e la politica di fronte a un problema che non si può ignorare. “Quante sono invece – continua Iacona – le storie di chi non ha avuto il coraggio di denunciare e si è tenuto le botte, le umiliazioni pur di non mettersi contro le forze dell’ordine e dello Stato? Noi pensiamo di vivere in un Paese democratico dove i diritti della persona sono inviolabili, è veramente così?. È da vicende come queste che si misura il grado di civiltà di una nazione. Ascoltandole salta all’occhio il livello di impunità che esiste tra le forze dell’ordine e dello Stato, soprattutto se pensiamo a tutte quelle che invece non conosciamo, che non sono state rese note. Davanti a queste situazioni serve una risposta a livello politico, che inchiodi le persone alle proprie responsabilità e non permetta che ai processi si coprano a vicenda”. L’appuntamento con la trasmissione di “Presa diretta” sarà lunedi 6 gennaio in prima serata. Un augurio di buon lavoro al coraggio di Riccardo Iacona e al raro, sopravvissuto giornalismo d'inchiesta.

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