giovedì 30 gennaio 2014

Il bidone F35, lo dice anche il Pentagono

www.controlacrisi.org

E' stato reso noto ieri un rap­porto del Pen­ta­gono (gra­zie al sito www.altreconomia.it) che sostan­zial­mente ci dice che i cac­cia­bom­bar­dieri F35 fanno abba­stanza schifo. Con lin­guag­gio tec­nico e diplo­ma­tico il rap­porto segnala che “le per­for­mance sono imma­ture… e che le solu­zioni indi­vi­duate sono inac­cet­ta­bili per le ope­ra­zioni di com­bat­ti­mento” (meno male…). Poi il Pen­ta­gono annun­cia che sono stati fatti dei test sull’affidabilità dell’aereo e che sulle tre varia­bili prese in con­si­de­ra­zione, siamo messi male: non supe­rano il 30% dei risul­tati attesi. Ma non è finita: “i tassi di manu­ten­zione per la gestione di pro­blemi degli aerei sono stati tre volte supe­riori rispetto alle soglie richie­ste”. Tra i pro­blemi tec­nici più pre­oc­cu­panti, ci sarebbe la gestione piena di falle del soft­ware dell’aereo, il peso ecces­sivo dei veli­voli e i caschi dei piloti costo­sis­simi, ma che fanno vedere imma­gini distorte e tra­bal­lanti. E poi c’è il pro­blema dei tem­po­rali e dei ful­mini: in quel caso è meglio che gli F35 riman­gano sulla pista di decollo.

Insomma, un disa­stro. E intanto l’Italia con­ti­nua nella pro­du­zione di aerei che pro­ba­bil­mente non avranno — for­tu­na­ta­mente — alcuna spe­ranza di volare in mis­sione. Avremo but­tato così miliardi di euro per un’operazione sba­gliata e senza senso e con veli­voli che hanno dif­fi­coltà anche a decol­lare. Sul rap­porto del Pen­ta­gono il governo fa finta di niente ed il mini­stro Mauro risulta irre­pe­ri­bile. Abbiamo imme­dia­ta­mente pre­sen­tato una inter­ro­ga­zione urgente, per ora senza risposta.

Que­sto rap­porto del Pen­ta­gono è l’ennesima tegola sugli F35. Eppure il governo ita­liano con­ti­nua imper­ter­rito nella rea­liz­za­zione del pro­gramma vio­lando la stessa mozione par­la­men­tare appro­vata dalla sua mag­gio­ranza a giu­gno: infatti altri tre veli­voli sono stati acqui­stati a set­tem­bre, nono­stante quella mozione avesse impe­gnato il governo a sospen­dere altri acqui­sti fino ad un nuovo pro­nun­cia­mento del par­la­mento, che ovvia­mente non c’è più stato.

E così, nei pros­simi anni spen­de­remo altri 13 miliardi di euro per degli aerei che ser­vono a fare la guerra e a por­tare ordi­gni nucleari, ma che pro­ba­bil­mente — e for­tu­na­ta­mente — dovranno rima­nere a terra fino a che non saranno risolti i pro­blemi tec­nici. 13 miliardi, una enor­mità di soldi, men­tre avremmo biso­gno di quei finan­zia­menti per fare cose più utili: com­bat­tere la disoc­cu­pa­zione, met­tere in sicu­rezza le scuole, pro­muo­vere le ener­gie rin­no­va­bili. Una fol­lia che il governo fa pas­sare sotto silen­zio, facendo un favore all’industria mili­tare nazio­nale, alla Loc­kheed e alla casta delle gerar­chie mili­tari ita­liane. Tra l’altro, a causa di tutte le man­che­vo­lezze tec­ni­che evi­den­ziate dal rap­porto del Pen­ta­gono, il pro­gramma subirà degli enormi ritardi e costrin­gerà a com­prare o uti­liz­zare veli­voli sosti­tu­tivi per le mis­sioni ope­ra­tive. E natu­ral­mente le inte­gra­zioni di carat­tere tec­nico aggiunte al ritardo della fase pro­dut­tiva pro­dur­ranno ine­vi­ta­bil­mente un aumento dei costi. In Ita­lia c’è chi con­ti­nua a pen­sare che que­sto pro­gramma di cac­cia­bom­bar­dieri F35 sia deci­sivo per le nostre forze armate e una manna per l’occupazione. Le nostre forze armate potreb­bero farne tran­quil­la­mente a meno e i posti di lavoro creati vera­mente mode­sti. Con gli stessi soldi — se inve­stiti in un pro­gramma nazio­nale di pic­cole opere e in un piano del lavoro nei set­tori stra­te­gici del nostro sistema indu­striale — si potreb­bero creare decine di migliaia di nuovi occu­pati. Eppure si con­ti­nua, inu­til­mente, e con uno spreco enorme di risorse che di fronte a que­sta crisi dovreb­bero essere desti­nate ad altro.

Renzi non dice una parola e i suoi depu­tati del Pd alla Camera votano rego­lar­mente con­tro tutte le pro­po­ste per fer­mare i cac­cia­bom­bar­dieri. Anche sugli F35 l’intesa con Ber­lu­sconi è piena e senza incri­na­ture. Ma non è ancora finita e, pre­sto, finita l’indagine con­ci­tiamo sugli F35, il par­la­mento se ne tor­nerà a occu­pare; e allora il governo delle medie intese non potrà più fare finta di niente. 

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