mercoledì 29 gennaio 2014

Lazio. BRACCIANO: DEARSENIFICATORE "LEGA" SOTTO PROCESSO, "CITTADINI DI BRACCIANO IN MOVIMENTO" CHIEDONO "LA TESTA" DI DUE ASSESSORI

La lettera del Comitato: "è a dir poco incredibile osservare che una struttura, già di proprio attesa così a lungo e costata fior di quattrini, sia abbandonata al rischio di atti vandalici".
immagineosservatorelaziale.it Redazione

Bracciano (RM) - Marco Tellaroli del Comitato "Cittadini di Bracciano in Movimento" ha chiesto le dimissioni dell’Assessore all’Ambiente e ai Lavori Pubblici a mezzo lettera aperta indirizzata al sindaco Giuliano Sala e per conoscenza ai consiglieri del Comune di Bracciano. Nella lettera si fa riferimento al video servizio giornalistico realizzato dal signor Luca Pagni (YouTube all’indirizzo http://youtu.be/rAGgeJAWQUc) che sostanzialmente fa vedere come gli impianti di dearsenificazione siano abbandonati a se stessi e possano anche essere facilmente contaminati da persone ma anche da animali. Il comitato chiede, dunque, la revoca delle deleghe attribuite al Consigliere Comunale Remo Eufemi, in materia di Trasporto Urbano e Mobilità, Verde, Parchi, Giardini Pubblici e Decoro Urbano, Emergenza Arsenico e Fluoruro sull'Acquedotto e la revoca delle deleghe attribuite al signor Ivano Michelangeli, Assessore ai Lavori Pubblici, Acquedotto, Pubblica Illuminazione e Cimitero, per manifesta negligenza nell’assolvimento dei propri mandati.
"È già motivo di scandalo per la popolazione la lentezza con cui codesta Amministrazione Comunale - si legge nella lettera del Comitato  "Cittadini di Bracciano in Movimento" - ha ottemperato agli obblighi di cui al Decreto Legislativo 2 febbraio 2001, n. 31; è a dir poco incredibile osservare che una struttura, già di proprio attesa così a lungo e costata fior di quattrini, sia abbandonata al rischio di atti vandalici.
Com’è possibile osservare nel video, la struttura di recinzione è quanto di meno sicuro possa essere posto a guardia delle apparecchiature: il cancello di recinzione del lotto è spalancato al momento di arrivo del giornalista, tant’è che è sua cura accostarlo prima di allontanarsi dal sito; il cancelletto della recinzione è tenuto da una breve catenella trattenuta da un lucchetto. Le valvole sono a portata di mano fin dall’esterno della recinzione, il quadro elettrico è addossato alla recinzione, varie tubazioni afferiscono da ogni lato, una di esse è rotta in superficie.

L’impressione è che tutta l’opera di recinzione sia stata realizzata con sciatteria e approssimazione: testimone sia il fatto che è stato necessario aggiornare la recinzione con un rammendo posticcio, per dare un minimo di contenimento ad alcuni grossi tubi sul lato sinistro rispetto a chi entra - contenimento del tutto inutile, dal momento che essi sbordano ampiamente e sono letteralmente a portata di mano di qualsiasi malintenzionato.
Per quanto fin qui esposto, il Comitato Civico avanza la richiesta di provvedere alla rimozione dei responsabili dell’opera; e chiede al signor Sindaco maggiore attenzione nella gestione di una questione che tanto ha fatto temere e tanto si è fatta attendere nella soluzione".

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